Sorelle




Recensione di Sara Pisaneschi


Autore: Daisy Johnson

Traduzione: Stefano Tummolini

Editore: Fazi Editore

Genere: Narrativa

Pagine: 200

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. La più giovane scrittrice mai entrata nella rosa dei finalisti del Man Booker Prize, astro nascente della narrativa inglese, torna con un nuovo sconvolgente romanzo. Le sorelle adolescenti Luglio e Settembre sono strette da un legame simbiotico forgiato con una promessa di sangue quando erano bambine. Vicine quanto possono esserlo due ragazze nate a dieci mesi di distanza, a volte è difficile stabilire dove finisca l’una e cominci l’altra. Abituate all’isolamento, non hanno mai avuto amici: bastano a se stesse. Ma un pomeriggio a scuola accade qualcosa di indicibile. Qualcosa da cui non si può tornare indietro. Alla disperata ricerca di un nuovo inizio, si trasferiscono con la madre dall’altra parte del paese, sul mare, in una vecchia casa di famiglia semiabbandonata: le luci tremolano, da dietro le pareti provengono strani rumori, dormire sembra impossibile. Malgrado questo inquietante scenario, a poco a poco la vita torna ad assumere una parvenza di normalità: nuove conoscenze, falò sulla spiaggia… Luglio si accorge però che qualcosa sta cambiando, e il vincolo con la sorella inizia ad assumere forme che non riesce a decifrare. Ma cos’è successo quel pomeriggio a scuola che ha cambiato per sempre le loro vite? Ricco di tensione e profondamente commovente, il secondo romanzo della talentuosa Daisy Johnson penetra a fondo nelle zone più oscure dei legami affettivi, raccontando una conturbante storia d’amore e invidia tra sorelle che i fan di Shirley Jackson e Stephen King divoreranno.

Recensione

Inquietante. È il primo aggettivo che mi è venuto in mente da subito, ancora prima di iniziare a leggere il libro, già dalla sinossi. Ho iniziato con una certa trepidazione, devo dire.

Luglio e Settembre sono due sorelle adolescenti che vivono con la madre, una scrittrice e illustratrice di libri per bambini che le vedono spesso come protagoniste. Luglio e Settembre sono in simbiosi, inseparabili, sono una l’ombra dell’altra. Troppo piccole per la loro età, sembrano vivere fuori dal mondo, in uno spazio-tempo tutto loro. Sono nate a soli dieci mesi di distanza. Luglio è uguale alla madre e Settembre al padre, diversissime nell’aspetto, eppure quando sono insieme è quasi impossibile distinguerle. Non hanno amici, ma sembrano non averne bisogno. Bastano a loro stesse.

Quando una di noi parla, sentiamo tutte e due le parole muoversi sulla lingua. Quando una di noi mangia, sentiamo tutte e due il cibo che ci scivola in gola. Nessuna di noi due si stupirebbe se, aprendoci la pancia, scoprissero che abbiamo degli organi in comune, che i polmoni di una respirano anche per l’altra, che un cuore solo batte due volte, all’impazzata”

Passano il tempo a giocare tra di loro escludendo il mondo esterno. È Settembre la più grande e la più forte. È lei che prende iniziative, lei che difende la sorella da tutto e da tutti e che inventa giochi sempre diversi e misteriosi come il gioco “Settembre dice…” E Luglio fa, fa sempre. Anche il fattaccio che le ha portate lontano da Oxford, a vivere nella semi abbandonata Casa Accoglienza, è stata una sua idea. Il fattaccio da cui non si può fare ritorno. Il giorno che tutto ha cambiato.

Pausa nella lettura. Iniziano mille domande ad affollare la mia mente. Cosa è successo? Perché sono state allontanate? Perché la madre si comporta in modo così strano? Le ignora improvvisamente e anche i disegni che le ritraggono sono diversi da prima.

Ricomincio a leggere. I miei sospetti e le miei ipotesi da verificare o da confutare. Inquietante sì, ma ora si affacciano altri aggettivi: affascinante, ammaliante, doloroso. La casa che quasi sembra prendere vita e respirare al loro respiro. Il formicaio deserto. Il binocolo del padre. Il falò sulla spiaggia. Il giorno in cui si promette tutto quello che una persona può promettere.

La consapevolezza che non mi piacerà quello che sto per scoprire. La certezza finale che ci avevo capito ben poco, purtroppo e per fortuna.  Settembre dice…” e mi metto una mano sul cuore.

Sorelle è un romanzo di cui meno si parla e meglio è. Il rischio di svelarne i segreti è troppo alto. Va solo letto, possibilmente non al buio.

Sono ubriaca. Sì. E allora penso, come mi è successo tante volte, che Settembre è la persona che avrei sempre voluto essere. Io sono una forma ritagliata dall’universo, trapunta di stelle che continuano a morire – e lei è la creatura che riempie il vuoto che io lascio nel mondo.”

 

Daisy Johnson


Nata nel 1990, nel 2016 ha pubblicato la raccolta di racconti Fen, grazie alla quale ha vinto l’Harper’s Bazaar Short Story Prize, l’A.M. Heath Prize e l’Edge Hill Short Story Prize. Attualmente vive a Oxford. Fazi Editore ha pubblicato Nel profondo, il suo romanzo d’esordio finalista al Man Booker Prize, nel 2019.

 

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