Storie dalla Preistoria​




Recensione di Angela Giusti


Autore: Garnero Loredana

Editore: Buendia Books

Genere: Narrativa

Pagine: 60

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Il paleolitico è un periodo magico, non abbastanza indagato, che ha lasciato tracce di conoscenze, arte e sentimenti impensabili per tempi così remoti. Cinque racconti per risalire fino all’alba dell’umanità e alla sua anima più profonda, per sentirne l’arcano profumo.

Recensione

Difficile immaginare come potessero vivere, pensare, relazionarsi i nostri discendenti. Per farlo occorre molta fantasia e, ovviamente, uno studio approfondito del paleolitico, dei reperti archeologici e storici, che possono raccontare molto, ma non dirci tutto.

Immaginate di fare un salto di 30.000-20.000 anni addietro e di poter avere un occhio privilegiato all’interno di una comunità di uomini preistorici. Sappiamo che le donne erano dedite all’agricoltura  insieme ai più piccoli, mentre gli uomini erano dediti alla caccia. Sappiamo che, come la maggior parte dei primati, avevano sviluppato una forma di comunicazione ed erano esseri sociali. Sappiamo anche che si raccoglievano in comunità e avevano i loro rituali e loro tradizioni. Ma facciamo un passo in più: immaginiamo che, parimenti a noi, avessero delle sensazioni più complicate, come l’amore, il senso di colpa, la pulsione sessuale. È possibile che sentissero nel modo in cui noi sentiamo adesso?
Se è bello sapere, immaginare a volte può essere parimenti divertente, nella vita così come nella narrativa.

Storie della Preistoria fa esattamente questo: immagina partendo da un’immagine reale, il più delle volte una grotta, quello che avrebbe potuto essere e che, chissà, forse è stato.
Le spoglie del giovane sepolto con gli onori del capo, possono quindi essere del giovane andato in missione per pescare e tornato morto, la cui madre compiange alacremente e carica di sensi di colpa.
Nella grotta grande che ancora è possibile visitare a Finale Ligure forse un tempo ci ha davvero abitato il grande orso delle caverne, principale preda dell’uomo di Neanderthal, che nel racconto viene catturato per soddisfare sia il bisogno ludico che alimentare della tribù degli Altri.

Se su certe tematiche possiamo permetterci di fantasticare, per altre la storia ci viene incontro:  chi sono questi Altri che ritornano spesso nel testo e che vengono additati a più riprese per le loro differenze fisiche e comunicative? Ce lo dice la stessa autrice in una nota storica a fine testo: gli Altri sono i primi esemplari di Homo sapiens Homo sapiens, la razza che detronizzerà definitivamente l’uomo di Neanderthal, diretti discendenti dell’uomo moderno. In altre parole, i nostri antenati. Visti come diversi ma non necessariamente nemici, prenderanno piede fino a far scomparire del tutto la vecchia specie, come inevitabilmente succede. Ed il resto, sappiamo bene, è storia.

Cinque sono le storie della Preistoria, come echi lontani, ma non troppo, che esigono di essere ascoltate e che meritano il rispetto che si riserva agli “ anziani”.
Una scrittura diretta e fortemente descrittiva quella della Garnero, che apre una piccola finestra su un mondo che pare, ed è, lontanissimo, eppure suona dolcemente famigliare.

Loredana Garnero


Loredana Garnero ha insegnato lettere nella scuola secondaria a Torino, con particolare attenzione alle nuove disabilità, e ha organizzato soggiorni estivi per bambini e ragazzi in Piemonte e Liguria, soprattutto alle Manie. Appassionata da sempre alla preistoria, ha coltivato e condiviso coi suoi bambini la scoperta delle ricchezze archeologiche e culturali del Finalese. Ha vissuto per quattro anni tra le Manie e Voze, fino al 2015, e ha intrecciato con gli abitanti, i luoghi e le tradizioni locali affettuose relazioni poi confluite nelle testimonianze e nei ricordi riportati nei suoi primi due libri di narrativa, a cui è approdata dopo avere scritto alcuni saggi sul suo campo di lavoro: i Disturbi Specifici di Apprendimento.

 

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