Bertuzzi & De Marco





Il “Questionario di Proust” in versione “intervista doppia”!
Francesca Bertuzzi  vs  Romano De Marco
 


1. Il tratto principale del tuo carattere
Francesca: L’ironia, è il modo in cui prendo la vita, il mio punto di vista, la mia forza.
Romano: Ansioso costruttivo con tendenza alla violenza vendicativa e spiccata predilezione alla pace universale.

2. Noir o thriller
Francesca: A bruciapelo dico noir ma oramai i generi si contaminano così profondamente che è difficile scindere.
Romano: A periodi. Attualmente ancora Thriller, ma sto maturando una forte propensione per un imminente ritorno al noir.

3. Chi sono i tuoi eroi
Francesca: Quelli che non si arrendono. Che ci provano. Che non trovano giustificazioni per non fare. Quelli che hanno la forza di rialzarsi nonostante la vita. I miei eroi sono stati i miei nonni durante e dopo la guerra. Mia madre impavida con due bambine piccole. I miei zii e la loro indiscutibile tenacia.
Romano: Marco Pannella, Jack Bauer, Francesco Totti.

4. Giuseppe Pontiggia o Joe R. Lansdale
Francesca: Ammiro molto Pontiggia, ma la mia passione per Lansdale è immensa.
Romano: Non scherziamo. Ovviamente Giuseppe Pontiggia.

5. Il tuo passatempo preferito
Francesca: A parte la lettura, il cinema e le serie… direi cucinare per gli amici.
Romano: Il sesso.

6. Racconto o romanzo
Francesca: Dipende molto dall’idea e dall’autore. Ma romanzo.
Romano: Dipende da chi scrive. Se sono davvero ma davvero bravi, racconto. Per tutti gli altri, il romanzo. Nel mio caso, sicuramente il romanzo.

7. In che libro vorresti vivere
Francesca: Non in un noir.
Romano: In Mucho Mojo di Lansdale. Vorrei essere Hap.

8. Se Marco Tanzi incontrasse Danny… 
Francesca: Credo che gli piacerebbe… A Danny, lui piace di sicuro 😉
Romano: La difenderebbe come solo lui sa fare.

9. Il tuo artista (attore, scrittore, pittore, musicista…) preferito
Francesca: Nabokov. La potenza della sua penna riverbera sulla società mondiale… come potrei non ammirarlo?
Romano: Attore: Ray Stevenson – Scrittore: Giuseppe Pontiggia – Pittore:  Piet Mondrian – Musicista: Green Gartside.

10. Cosa detesti
Francesca: La bruttura del male e la mediocrità dei suoi moventi.
Romano: I maleducati, i furbi, gli ignoranti, i presuntuosi. Insomma, la maggior parte del genere umano.

11. Omicidio su carta preferito
Francesca: Eh, qui la lista si perde nell’infinito database degli splendidi momenti passati su pagine incendiarie. Diciamo che mi piacciono gli omicidi catartici… Dove c’è una vendetta che dà il senso di equilibrio e giustizia. Ma solo su carta… La giustizia, per come la intendo io, nella società non può essere considerata tale se si macchia di sangue.
Romano: L’assassinio di Roger Ackroyd.

12. Illusione o disincanto
Francesca: Incanto.
Romano: Disincanto. Alla mia età, illusione vuol dire rendersi ridicoli.

13. L’incontro che ti ha cambiato la vita
Francesca: Quattordici anni fa, all’ENPA di Torino, quando ho messo un dito nella gabbia e un cucciolo di mastino si è attaccato al mio indice. Può sembrare assurdo… ma quello è stato l’innesco che ha cambiato la rotta della mia vita, privata e professionale. È una lunga storia. Però, sì, l’incontro con Huan, il mio cane.
Romano: Due autori, due grandi uomini: Raul Montanari e Sergio “Alan D.” Altieri.

14. Cane o gatto
Francesca: Ecco. Ho scelto i cani… ma non ci sarebbero differenze per me.
Romano: Cane, anche se non ne prenderò mai uno.

15. Se avessi qualche milione di euro
Francesca: Sarei ricca. Molto ricca!
Romano: Sistemerei i miei figli, farei della beneficenza, me la spasserei alla grande. Forse non in quest’ordine.

16. Mare o montagna
Francesca: Mare.
Romano: Montagna, anche se del mare non posso fare a meno. Ho bisogno che stia lì, fuori dalle finestre di casa mia. Mi dà sicurezza e mi apre orizzonti sempre nuovi.

17. Serie TV e film cult
Francesca: Breaking Bad. Full Metal Jacket.
Romano: Serie NYPD Blues, The Shield, Most wanted (quella degli anni 70 con Robert Stack), Vegas (quella degli anni 70 con Robert Urich), The new avengers.  Film OUTLAND (Atmosfera zero) e LIVE AND DIE IN L.A. (Vivere e morire a Los Angeles)

18. Il tuo primo amore
Francesca: Tenera, una gattina che viveva sotto casa mia.
Romano: Ada, Maddalena e Roberta alle elementari. Le cito tutte e tre perché non ricordo l’ordine esatto… Peraltro sono ancora tre gran belle donne, le incontro spesso in giro nel mio paese.

19. La canzone che fischi più spesso sotto la doccia
Francesca: Dolcenera, De Andrè.
Romano: Single di Danny Losito, nella versione remix Double Dee.

20. Pizza o sushi
Francesca: Sushi! Sushi! Sushi!
Romano: Sushi, ma quello del ristorante Morimoto di New York. Altrimenti va bene la pizza.

21. Cosa cambieresti nel tuo aspetto fisico
Francesca: I turbinati, sono delle cunette all’interno del naso, i miei sono ipertrofici (troppo grandi) e respiro per lo più grazie agli spray… Per il resto mi arrangio con quel che ho ;-)!
Romano: Il naso. Non lo sopporto.

22. Il tuo motto
Francesca: Resist To Exist!!!
Romano: Strike hard, strike fast (non è mio, ma c’è un mio libro in omaggio per il primo che ricorda di chi è…)

 

Di Francesca Bertuzzi:

Un piccolo paese delle Dolomiti, dove regna la quiete Un luogo perfetto per quattro ragazzine in vacanza. Finché qualcosa comincia a seminare terrore… Domegge di Cadore, luglio 2012. Rebecca, Stella, Livia e Valentina stanno giocando sulle rive di un ruscello. La loro adolescenza è limpida e spensierata, la vacanza che le aspetta è luminosa e piena di attese….

 

Di Romano De Marco:

La vita perfetta di Sandra Morrison è andata in pezzi il giorno in cui Alan, suo marito, è stato ritrovato morto in uno squallido parcheggio. Era seduto nella sua auto, con la gola tagliata e i pantaloni calati. La polizia non ha dubbi: un banale caso di omicidio a scopo di rapina, probabilmente un incontro finito male con una prostituta…

Era il miglior poliziotto di Milano. Ora, dieci anni dopo, Marco Tanzi è un clochard, che vive nei parchi e agli angoli delle strade, mimetizzandosi con il degrado di una città che non ha spazio per gli sconfitti. Capelli lunghi, barba incolta, vestiti sporchi, dell’uomo di un tempo rimane ben poco: un gigante di un metro e novantotto che annega nell’alcol il male di vivere. Nella sua discesa all’inferno ha abbandonato moglie e figlia, ha tradito il suo ex collega e migliore amico Luca Betti

Un tempo Marco Tanzi era considerato il miglior poliziotto di Milano. Poi la galera, gli anni da clochard, l’esilio volontario, fino alla riabilitazione e al ritorno.
La sua vita ora scorre su binari tranquilli, finché non gli viene chiesto di collaborare a un’indagine non autorizzata. La sua missione: infiltrarsi nel peggior carcere d’Italia per ottenere informazioni da un contabile della malavita e infliggere così un duro colpo alla ’ndrangheta che controlla il traffico di cocaina a Milano…