Ti odio




Recensione di Mara Cioffi


Autore: Mirko Mignone

Editore: Echos Edizioni

Collana: Giallo e Nero

Genere: Thriller

Pagine: 206

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Ti odio. Due semplici parole. Due semplici parole che, se sbattute in faccia, possono gettare nel terrore. Ti odio è il messaggio che Fabiano si vede recapitare all’interno di una lettera lasciata nella sua cassetta della posta. Sino a quel momento non aveva mai pensato che qualcuno potesse nutrire quel cattivo sentimento verso di lui. Si ritrova perciò a fare i conti con una minaccia che non si ferma alle semplici parole, ma entra nella sua vita con prepotenza. Più che egli stesso, è ogni suo affetto ad essere potenziale vittima e nessuno può sentirsi al sicuro da un assassino che si muove nell’ombra senza lasciare traccia di sé. Riuscirà Fabiano a trovarsi faccia a faccia con chi ha trasformato la sua tranquilla esistenza in un incubo?

Recensione


Ti odio” è uno di quei romanzi che ti tiene sveglia fino a notte fonda pur di sapere come va a finire, un neo-pulp che sfocia nel mistero e che lascia che tu ti immerga nel thriller fin dalla prima pagina, immedesimandosi con il protagonista, Fabiano, che conduce una vita modesta, si alza presto tutte le mattine, va al lavoro in un grande centro commerciale e ha una ragazza che ama e che gli vuole bene.

Tutto cambia quando si vede recapitare una lettera con due semplici quanto strane parole: ti odio.

Fabiano deve fare i conti con una minaccia che entra di sana pianta nella sua vita e la stravolge. Daltronde, come può difendersi, come possono difendersi le persone intorno a lui, se lassassino non lascia tracce e agisce nellombra?

Una cosa che ho apprezzato molto nel romanzo è stata la tecnologia, perché a differenza di tanti altri autori che sembra quasi vogliano negarla e, a volte per comodità, a volte perché è più facile, rimangono ancorati al passato, introduce nella storia alcuni elementi moderni che danno la vera impressione di vivere una storia ambientata ai giorni nostri.

Altro punto a favore: la musica che ascolta Fabiano allinterno del romanzo, il metal dei Metallica e dei Vain che si ritrova raramente in un libro, specialmente di questo genere.

Io sono una grande fan del rock e del metal, perciò ho particolarmente apprezzato queste scelte musicali e il fatto che lautore le condividesse con i lettori.

Lo stile è piuttosto aulico, ma brillante e scorrevole e non mi è affatto dispiaciuto, anche se solitamente preferisco uno stile più “easy.

Menzione speciale per la copertina, opera della pittrice Cristina Ozenda, una latta di vernice rosso sangue, spezzata soltanto dal pennello poggiato su di essa, che lascia colare il colore anche sulla superficie sottostante, rendendo ben chiaro cosa andremo a trovarci di fronte una volta iniziato il romanzo.

Non voglio spoilerare nulla, ma vi consiglio davvero di leggerlo, non ve ne pentirete 😉

 

 

 

Mirko Mignone


è nato a Genova, città in cui vive. É un grande appassionato di musica heavy metal e di tutto ciò che riguarda la Grecia. Ha pubblicato il romanzo Amar Egeo – Fratelli Frilli Editori, che ha ispirato una mostra di sue fotografie e il racconto Caronte tra noi allinterno della raccolta Sei un mito 4.0. Classici ri-visti e (s)corretti – ERGA.

 

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