Un respiro nell’acqua




Recensione di Katia Montanari


Autore: Alice Blanchard

Traduzione: Elisabetta De Medio

Editore: Corbaccio

Genere: Thriller

Pagine: 321

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Sono passati sedici anni. Savannah, la sorellina minore di Kate Wolfe, è stata brutalmente uccisa. Sedici anni in cui Kate è costretta a fare i conti con i sensi di colpa che la assalgono senza darle tregua. È stata egoista e ha messo in pericolo sua sorella. Non la consola sapere che l’assassino è da tempo rinchiuso nel braccio della morte, in attesa dell’esecuzione. Apparentemente Kate, in qualche modo, è riuscita a ritrovare un equilibrio: adesso è una giovane e stimata psichiatra infantile che lavora all’ospedale di Boston e la sua vita va avanti come tante altre. Almeno finché una delle sue pazienti non si suicida. Esattamente nello stesso giorno in cui viene portata in ospedale una ragazzina psicotica la cui madre vuole a tutti i costi che venga affidata a lei, Kate, e a nessun altro. Quel giorno il mondo di Kate si sgretola un’altra volta. Teme di non essere in grado di prendersi cura della ragazza. Anzi, non vorrebbe averci nulla a che fare. Ma poi si accorge che la giovane paziente conosce molti particolari del suo passato che non dovrebbe sapere. E contemporaneamente un detective in pensione la contatta per esporle una sua teoria: secondo lui Savannah non è stata una vittima isolata, ma solo la prima di una serie. Forse colui che attende in prigione non è l’assassino. Forse là fuori c’è un serial killer, pronto a rovinare altre vite. Quella di Kate prima di ogni altra…

Recensione

La mente umana è una rete di emozioni, pensieri, sensazioni e inganni in cui è facile rimanere impigliati.

Lo scoprirà Kate, la protagonista di questo romanzo, che dovrà compiere un duplice viaggio nel suo passato; sia fisico, perché dovrà tornare in luoghi della sua infanzia per confrontarsi con vecchie e nuove conoscenze; sia emozionale, perché dovrà far emergere sentimenti soffocati per anni e riviverli alla luce di nuove consapevolezze.

È un libro ben scritto. La trama, che all’inizio sembra semplice e lineare, si infittisce sempre di più finché il lettore perde ogni certezza e si ritrova con Kate a brancolare nel buio.

Attraverso le vicende dei vari protagonisti viene affrontato il problema delle malattie mentali da diversi punti di vista. Le famiglie spesso sono in difficoltà a gestire patologie di cui non comprendono né l’origine né gli sviluppi, trovandosi sopraffatte da un vortice di dolore e rabbia che può arrivare a condurle alla distruzione.

Perfino gli specialisti, a volte,in questo romanzo, si ritrovano in anfratti della mente a loro sconosciuti, e ingannevoli.

Il tema della pena di morte viene sfiorato con molta professionalità dall’autrice, in modo da indurre il lettore alla riflessione, ma senza una vera e propria presa di punizione da parte sua.

Il viaggio con Kate è stato quindi per me davvero avvincente e ho trovato il finale di forte impatto una piacevole sorpresa.

Alice Blanchard


Alice Blanchard è nata e cresciuta nel Connecticut, e ha studiato scrittura creativa e cinema all’università di Boston. Nel 1995 la sua raccolta di racconti “The Stuntman’s Daughter” è stata molto apprezzata dalla critica, ma il grande successo è giunto con “Tenebre”, tradotto in sette lingue e venduto in oltre mezzo milione di copie in tutto il mondo, tanto da essere scelto dal “New York Times” come uno dei libri dell’anno. Vincitrice di numerosi e prestigiosi riconoscimenti, Alice Blanchard vive a Los Angeles con il marito.