Una madre perfetta




Recensione di Katia Montanari


Autore: Kimberly Belle

Traduzione: Lucilla Rodinò

Editore: Newton Compton Editore

Genere: Thiller

Pagine: 320

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

 

 

Sinossi. Quando Kat Jenkins viene svegliata nel cuore della notte da un agente di polizia, il suo peggior incubo diventa realtà: suo figlio Ethan, di soli otto anni, è scomparso nel nulla durante una gita scolastica dopo uno strano incendio. Sconvolta per l’accaduto, Kat si precipita sul luogo, ma è tardi: le autorità sono già di ritorno dopo che le ricerche si sono rivelate vane. Le tracce di Ethan, infatti, si perdono nella foresta alle pendici delle montagne. Stef Huntington è una donna influente nella comunità e la sua posizione, i suoi soldi e la popolarità di suo marito, sindaco di Atlanta, l’hanno resa un punto di riferimento per tutte le mamme della scuola. Conosce Kat solo di sfuggita, ma ha sentito voci sul suo conto che si riferivano a un passato traumatico. Stef e Kat vengono da due mondi completamente opposti, eppure le loro strade stanno per incontrarsi. E la loro disperata ricerca della verità potrebbe presto trasformarsi in una corsa contro il tempo destinata a sconvolgere per sempre le loro esistenze.

 

 

 

Recensione

A Kimberly Belle non piacciono le storie semplici e ce l’aveva già dimostrato con il romanzo “Il matrimonio delle bugie”.

Anche la trama di “Una madre perfetta” è ricca, intricata, appassionante ma nello stesso tempo chiara e scorrevole. Cambi di prospettiva ben piazzati e continui colpi di scena riescono a mantenere alta la tensione per buona parte della vicenda.

Interessante la scelta dell’autrice di introdurre nella storia la componente dei giochi online che fanno ormai parte della vita di tanti ragazzi e non solo.

Alcuni eventi possono apparire poco probabili mentre al contrario l’analisi degli aspetti psicologici dei protagonisti è accurata e realistica.

Stef, rispetto a Kat, è una figura decisamente più complessa e a tratti contradditoria.

Il diverso status sociale e le esperienze di vita totalmente diverse delle due mamme le portano ad approcciarsi in modo diverso alle varie situazioni ma le ansie e le paure per i loro figli sono le medesime.

Entrambe ignorano aspetti della vita dei loro bimbi, entrambe hanno pecche e punti di forza e tutto ciò ci porta a pensare che “la mamma perfetta” in realtà sia solo un’utopia.

Unica pecca, se così si vuol chiamare, è che in due diversi passaggi ci si riferisce al figlio di Stef chiamandolo con il nome del bimbo scomparso e questo lascia un attimo interdetti ma appare subito evidente che sia un errore.

Nell’ insieme quindi siamo di fronte a un thriller avvincente, che ho letto in pochi giorni e che mi sento quindi di consigliarvi.

 

 

 

 

Kimberly Belle


Kimberly Belle è un’autrice bestseller internazionale, tradotta in dodici lingue. Il suo romanzo “Il matrimonio delle bugie” è stato semifinalista ai Goodreads Choice Awards, per la categoria Mystery & Thriller. I suoi libri sono apparsi nelle classifiche di «USA Today», «Wall Street Journal» e «Globe and Mail».

 

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