Uscita di sicurezza




Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Ryan Gattis

Traduzione: Katia Bagnoli

Editore: Guanda

Genere: Thriller

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. «Tutti questi soldi. Sembra che mi vogliano dire qualcosa: non riuscirò mai a farla franca. La posta in gioco è troppo alta. I proprietari di questi soldi verranno a cercarli. E lo faranno molto presto.»

Los Angeles, 2008. Ricky Mendoza Jr., alias «Ghost», è uno scassinatore professionista dal passato turbolento – una giovinezza da eroinomane, il dramma di una malattia al cervello e gli spettri di un amore mai dimenticato – quando la DEA decide di ingaggiarlo per aprire le casseforti dei narcotrafficanti, i padroni incontrastati dei sobborghi losangelini. Ghost fa scattare i meccanismi di apertura e aiuta gli agenti a ripulire. Senza mai fare domande. Ma il 2008 è l’anno zero di una crisi senza precedenti: la Lehman Brothers sta finendo a gambe all’aria e il crollo dei subprime inizia a soffocare le famiglie più indigenti. In un contesto simile, scassinare casseforti è un’occasione per fare giustizia: rubare ai ricchi per dare ai poveri, anche a costo di inimicarsi i Signori della droga di L.A. e complicare i piani di redenzione di Rudy «Glasses» Reyes, un ex trafficante ora al soldo della DEA…Ambientato in una Los Angeles spettrale, Uscita di sicurezza è un thriller vibrante, capace di raccontare l’etica dei nostri tempi attraverso il mondo sordido del crimine e le sue contraddizioni.

Recensione

Los Angeles è una città molto propizia al noir ed al thriller. Fondata dagli spagnoli alla fine del Settecento con il nome di El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de los Ángeles, nella sua lunga storia L.A. ha visto percorrere le sue strade da tanti detective e poliziotti creati da maestri del genere come Raymond Chandler, James Ellroy, Michael Connelly, Robert Crais, Robert Ferrigno e molti altri.

Ryan Gattis racconta la sua Los Angeles da un punto di vista particolare, quello dei trafficanti di droga e in un momento storico di rottura, quello della grande crisi del 2008 dovuta allo scoppio della bolla immobiliare che sconvolse la vita di milioni di famiglie americane.

L’ambientazione temporale è fondamentale perché proprio la depressione economica e psicologica dovuta al crollo dei mutui sub-prime e all’effetto domino che si ripercosse su tutta la nazione crea i presupposti che muovono le azioni di Ricky Mendoza detto “Ghost”, scassinatore professionista ingaggiato dalla DEA, l’agenzia antidroga statunitense.

Ghost deve aprire le sofisticate casseforti dei boss della droga nel corso delle perquisizioni degli agenti e ogni tanto mette in tasca qualche manciata di dollari.

La vita è stata crudele con lui, con un passato di tossicodipendente, sofferente per un  tumore al cervello e con un grande amore svanito nei dolori della malattia,

Una domenica di settembre decide di dare un cambiamento radicale alla sua vita per trovare i soldi che consentano al suo mentore Frank di pagare il mutuo per gli immobili che la banca vuole fare ipotecare e quando riesce a racimolare la somma sufficiente non si ferma perché vuole salvare più persone possibile.

Quel giorno deve aprire una cassaforte piena di soldi e di droga e tenta il colpo grosso  rubando la maggior parte del contante.

Questo furto mette in moto una caccia all’uomo adrenalinica narrata in prima persona da Ghost e da Rudolfo Reyers detto “Glasses” luogotenente del boss dei narcotrafficanti Rooster che si mette alla ricerca di Mendoza.

L’alternarsi dei pensieri dei due uomini che si trovano apparentemente su due trincee diverse, rende trascinante la narrazione di questi due giorni senza respiro in cui si susseguono i colpi di scena in un intrigante gioco di specchi.

Sia Ghost che Glasses cercano la loro personale “uscita di sicurezza” ma sarà per loro sarà decisamente molto differente, come diverso ma convergente era il loro ruolo nei loro schieramenti

Pur estremamente diversi nei caratteri e nelle traiettorie di vita i due uomini di origine messicana hanno incrociato un punto di svolta decisivo che ha cambiato il loro modo di essere e di pensare.

Per Ghost il momento cruciale è stata proprio la crisi economica “Il mese scorso un tizio del nostro gruppo si è impiccato dopo che la banca gli ha chiesto il rimborso del prestito” “so che questa storia dei mutui sub-prime rovinerà un mucchio di gente. Intere famiglie. Sarà uno tsunami.” dice Mendoza al boss Rooster che lo ingaggia per aprire le casseforti razziate durante la rivolta di Los Angeles del 1992.

Anche la sua passata storia d’amore con Rosie, figlia di Frank è un trauma troppo grande per lui e la rievoca anche ascoltando di continuo una cassetta musicale che la ragazza gli ha registrato e le cui canzoni punteggiano l’intero libro come una vibrante colonna sonora, suonata da band punk rock come i “Bad Religion”, “Penniwise” “The Vandals” perché “grazie a loro mi sono reso conto che il punk parlava la mia lingua senza che nemmeno lo sapessi. Il punk non veniva dallo stesso posto da cui venivo io, eppure sapeva quanto io ero incazzato prima ancora che lo sapessi io”.

Glasses invece entra in crisi a causa “delle “narco-cocinas” che sono il genere di cucine che quelli del cartello adoperano per far sparire la gente. Dopo aver torturato e ammazzato qualcuno, dicevano, i cartelli disintegravano i corpi con il calore del fuoco”.

“Uscita di sicurezza” è un thriller potente e crudo dalle tante sfumature cromatiche di “quel colore che si vede quando il nero della notte se ne va e quel che resta è un grigio scuro che rasenta il viola.”

 

Ryan Gattis


Vive e lavora a Los Angeles, dove è membro di UGLARworks, una crew di arte urbana. Il suo primo romanzo, Giorni di fuoco (Guanda, 2016), è il frutto di una documentazione di due anni e mezzo, in cui Gattis ha incontrato direttamente i protagonisti delle drammatiche giornate del 1992.