Vittima innocente




Recensione di Giulia Manna


Autore: Winnie M Li

Editore: Newton Compton

Genere: Narrativa

Pagine: 414

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Vivian, una ragazza di origini asiatiche, vive a Londra ma si allontana dal caos cittadino ogni volta che può. Girare il mondo la appassiona. Johnny è un quindicenne irlandese, socialmente emarginato e con un passato difficile. È cresciuto in una famiglia nella quale la violenza era all’ordine del giorno ed è l’unico modo che conosce di relazionarsi agli altri. Vivian ama esplorare luoghi a lei sconosciuti, venire a contatto con culture diverse dalla sua. È giovane ed è abituata a cavarsela da sola. Ma tutto cambia quando, in un luminoso pomeriggio primaverile, a Belfast, la strada di Vivian incrocia quella di Johnny: il loro incontro culmina in un orribile atto di violenza. Dopo quel terribile episodio, le vite di Johnny e Vivian non saranno mai più le stesse. Perché le conseguenze di quello che è successo avranno inevitabili ripercussioni sugli anni che verranno. E sono inimmaginabili.

Recensione


Se dovessi definire questo libro solo con tre parole allora userei: tremendo, viscerale e vivo. L’autrice ha purtroppo vissuto un’esperienza simile e mentre narra la storia di Vivian Tan, il suo incubo fa da sottofondo.

Veloce, crudo, pieno di dettagli, non cerca l’autocommiserazione e nemmeno l’approvazione per le sue scelte, ma la forza interiore per andare avanti ed accettare che purtroppo ormai è successo.

Non è solo la storia è di una trentenne americana, residente a Londra da anni che durante una breve vacanza a Belfast viene avvicinata e stuprata da un ragazzetto durante un’escursione in un parco.

Non è nemmeno quella del suo violentatore John Micheal Sweeney, quindicenne socialmente emarginato cresciuto in un ambiente domestico violento, instabile e che è stato costretto forse prematuramente ad allontanarsi dalla madre e dalle sue sorelle.

Non si limita neanche al solo confronto tra le versioni di una vittima e le giustificazioni del suo stupratore.

 La narrazione è accompagnata da un’analisi frenetica a 360 gradi dell’intera vicenda. Della vita della vittima prima, durante e dopo lo stupro. Stesso trattamento anche per lo stupratore, per la società e sistema giudiziario.

L’autrice passa sotto la lente d’ingrandimento quello che è successo, quello che forse poteva essere evitato facendo scelte diverse e quello che senza compromessi, poteva avere conseguenze molto più gravi. Confronta la scelta di non denunciare, dove la solitudine e la vergogna prendono il sopravvento, con quella più difficile, ma forse più giusta e più liberatoria.

Si percepisce  l’incessante lotta con l’accettazione del proprio destino, per poi ricadere nei sensi di colpa e cercare di nuovo di rialzarsi.

Winnie M Li


Winnie M Li è una scrittrice e produttrice. Laureata a Harvard, ha scritto guide turistiche, prodotto film indipendenti, organizzato festival del cinema e sviluppato progetti di ecoturismo. Dopo la laurea in Scrittura creativa e un dottorato di ricerca in Media e Comunicazione alla London School of Economics, ha lavorato per vari media e festival artistici. Vittima innocente è il suo primo romanzo, pluripremiato e in corso di pubblicazione in 11 Paesi.