Recensione di Simona Sireus
Autore: Alex Lake
Editore: Neri Pozza
Pagine: 400
Genere: thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Julia, avvocato, e Brian, maestro, vivono in Inghilterra e hanno una bambina, Anna, di cinque anni che sparisce misteriosamente all’uscita di scuola in un pomeriggio nel quale la mamma, trattenuta da una cliente al lavoro, arriva a ritirarla con mezz’ora di ritardo.
Iniziano ore di angoscia per la famiglia nelle quali la polizia si prodiga alla ricerca della bambina che sembra letteralmente scomparsa nel nulla.
Trascorse le prime ore, ritenute determinanti per il ritrovamento delle persone scomparse, le speranze cominciano ad affievolirsi e il matrimonio dei genitori, già gravemente compromesso prima della tragedia, sembra irrimediabilmente rovinato.
Quello che accade è una delle più terribili paure che attanaglia qualsiasi genitore della nostra società nella quale i pericoli per un minore sono tanti.
Julia si colpevolizza per la sua negligenza e l’opinione pubblica non stenta a puntare il dito contro questa madre snaturata ed egoista che arriva in ritardo a ritirare la figlia a scuola e rompe il proprio matrimonio rinunciando alla custodia della bambina.
I mass media avvalorano queste teorie e l’immagine della donna è notevolmente danneggiata.
In realtà Julia, come molte donne, deve trovare un equilibrio tra la carriera e la famiglia, il cui fulcro è il suo rapporto con la figlia, e a volte per lei è difficile essere efficiente in ogni aspetto della sua vita, ma di sicuro non si ritrova dell’immagine che le hanno cucito addosso le maggiori testate giornalistiche.
La sua famiglia purtroppo non la sostiene: il rapporto con la suocera è solo un rapporto di facciata mentre quello col marito è sempre più minato dalla decisione della separazione.
Nei vari capitoli la vicenda si alterna narrata dal punto di vista della madre, e parallelamente da quello del rapitore che ha un piano ben preciso e vuole punire la donna per la sua trascuratezza sostituendosi a lei nell’educazione della figlia.
Dopo una settimana, inaspettatamente, Anna viene liberata, contro ogni logica, o per lo meno contro quelle comuni.
L’unica logica che viene seguita è quella del suo rapitore: il lupo.
La bambina viene rilasciata senza segni di violenza e non ha ricordi.
Ma quali saranno gli obiettivi del lupo?
Qual è la ragione che lo muove?
Il romanzo è ricco di stereotipi: figlio succube di madre manipolatrice, complicato rapporto tra suocera e nuora, social utilizzati con aggressività da utenti che si nascondono dietro l’anonimato.
Eppure miscelando questi ingredienti il risultato è ottimo: difficile smettere di leggere prima di arrivare al finale, anche se privo di un vero e proprio colpo di scena.
Questo significa che l’abilità dell’autore è grande poiché è riuscito a confezionare un thriller psicologico fornendo al lettore, parallelamente al poco dinamismo, una buona descrizione psicologica dei personaggi e utilizzandola sapientemente.
Alex Lake
è lo pseudonimo di uno scrittore inglese. E’nato nel nord-ovest dell’Inghilterra nel 1970 e ora risiede negli Stati Uniti.