Recensione di Nadia Beggio
Autrice: Patricia Walter
Traduzione: Elsa Ninni
Editore: Edizioni leAssassine
Genere: Thriller
Pagine: 254
Anno di pubblicazione: 2016 ed. italiana 2018
Sinossi. In un gelido mattino d’inverno Zoe si sveglia da un incubo e si rende conto di avere il corpo coperto di ferite ed ematomi, tuttavia non ricorda niente di ciò che le è successo. Il marito David sembra sparito senza lasciare traccia e subito dopo una voce contraffatta la minaccia di morte al telefono, se non dirà la verità sull’accaduto della sera precedente. Sconvolta e dolorante, Zoe cercherà con tutte le forze rimaste di venire a capo del mistero che si fa tuttavia sempre più fitto e che la porta a diffidare di chi le sta vicino.
Recensione
“Studiare statistica può essere una cosa da pazzi, ma aiuta a scrivere. Statistica vuol dire logica e qui c’è già un legame con la scrittura . L’importante in un thriller psicologico è infatti la logica: puoi alla fine riprendere tutti i fili della storia e spiegare in modo convincente i segreti senza tirare le conclusioni per i capelli.” (Patricia Walter)
“Il suo grido agghiacciante risuonò nell’oscurità, mentre precipitava nell’abisso. Il sangue le ronzava nelle orecchie e un vento gelido le soffiava sul viso. Impotente, agitava le braccia come se stesse remando per fermare la caduta inarrestabile…Sbadigliò. Il terrore che le aveva procurato l’incubo le paralizzava ancora le membra, ma quando si stiracchiò un dolore acuto le trafisse la spalla sinistra. Gemette…”
È una fredda mattina d’inverno quando Zoe si sveglia e, incredula, si ritrova con le braccia, le gambe e la faccia ricoperte da escoriazioni, lividi, graffi e ferite; le ferite sembrano fresche ma, per quanto cerchi di ricordare, nella sua testa c’è il vuoto assoluto. Ma che giorno è? La sveglia segna mercoledì, l’ultima cosa che Zoe ricorda risale a domenica… Mancano due giorni interi!
“Non si perde così la memoria e non ci si sveglia pieni di graffi e di lividi”
L’incubo che Zoe si ritrova a vivere a occhi aperti si chiama AMNESIA!
È un thriller psicologico accurato e ben calibrato e, parafrasando l’autrice, logicamente e senza incongruenze si arriva alla conclusione del romanzo. La scrittura è scorrevole e ogni capitolo crea la giusta tensione, così che le pagine volino, per la curiosità di scoprire cosa succederà a Zoe nel faticoso tentativo di ricostruire i due giorni che inspiegabilmente mancano nella sua memoria.
È un gioco di specchi, lo sviluppo della trama, in cui verità e menzogna si fondono e confondono, con un insieme di personaggi molto ben delineati: David, Jasmin, Nicole, Kreuss, Marco. Chi di loro è sincero? Chi di loro cerca di ingannare Zoe?
Patricia Walter con bravura dà voce a Zoe, una donna che, seppur ferita, dolorante e minacciata telefonicamente da una voce contraffatta, ha la caparbietà di cercare a tutti i costi la verità mettendo così a repentaglio la propria vita. L’autrice riesce a farci sentire lo stato d’animo della sua protagonista: l’angoscia nel cercare di dipanare il mistero che la opprime, la diffidenza verso tutto e tutti, i ricordi dolorosi del passato mai sopiti e, per finire, lo stupore e lo sconforto quando l’amnesia sparisce e tutto finalmente trova risposte.
“Zoe si lasciò andare sul cuscino. Le ferite e gli ematomi sarebbero guariti….Forse era arrivato il momento di curare anche la sua anima e di chiudere definitivamente con il passato.”
È molto interessante la collana Oltreconfine delle Edizioni LeAssassine, perché apre una finestra sul mondo tutto al femminile nel genere giallo-thriller. Leggere AMNESIA , scritto da una donna che vive e lavora in Germania, e con una protagonista donna, ci fa riflettere e pensare come ognuna di noi potrebbe reagire svegliandosi in compagnia di un’AMNESIA… La curiosità è femmina… Ma non è un libro solo per donne…
Patricia Walter
Patricia Walter, nata nel 1974, era già entusiasta dei libri nella sua prima infanzia e scrisse la sua prima storia all’età di sette anni. Ha studiato statistica a Monaco di Baviera e lavora nel settore assicurativo. Nel suo tempo libero, oltre a scrivere, pratica arti marziali, in particolare judo e kung fu. Nel Judo ha la seconda cintura nera ed è un istruttore volontario. Amnesia è il suo romanzo d’esordio.