Aspetta l’inverno




Recensione di Mirella Facchetti


Autore: Francesco Aloe

Editore: Aliberti

Genere: Narrativa

Pagine: 252 nella versione a stampa

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Estate 2014. I Mondiali di calcio, una Bologna piovosa ma torrida già a giugno. Un giovane scrittore che cerca di sfuggire allafa del suo minuscolo appartamento di San Lazzaro andandosene in giro per la città, senza meta. Un vecchietto che staziona, come tanti, su una panchina. Lincontro, le parole del vecchio al giovane: strane, surreali, misteriose. Comincia così il nuovo romanzo di Francesco Aloe, già autore del toccante “Lultima bambina dEuropa”. Un intreccio di generi, fra il noir e la commedia surreale, che stupisce per la freschezza inventiva, le sospensioni liriche e il senso di mistero. Il tutto sotto laffettuosa tutela di un nume quale Gustavo Rol, il grande sensitivo torinese che affascinò, tra gli altri, Albert Einstein, Mussolini, Federico Fellini, e la cui figura aleggia benevolmente sulla storia dei protagonisti, conducendola verso imprevedibili orizzonti.

 

Recensione

“Aspetta l’inverno” è un libro assolutamente affascinante, un mix di generi che viene colorato con spruzzate poetiche da parte dell’autore.

Il lettore fa la conoscenza di Francesco, un giovane scrittore che, nella sua Bologna, si sta godendo la vita mentre scrive il suo nuovo romanzo. Lo vede in compagnia di Mario, detto Marione, suo grande ed unico amico e lo segue mentre fa la conoscenza di Sarah di cui, a poco a poco, si innamora.

Ma questi ingredienti, che potrebbero far pensare a una classica e tranquilla commedia, vengono sconvolti dalla presenza di un “vecchio” che irrompe nella vita del protagonista, incrinandola nelle sue fondamenta.

Ed ecco, allora, che alla commedia si mescolano sprazzi di “fantascienza”: chi è questo vecchio?

Cosa vuole da lui?

Cosa c’entra Gustavo Rol, sensitivo, morto tempo prima?

E mentre Francesco è sempre più turbato da questa strana presenza, ecco che il romanzo si trasforma, si fa cupo e trascina il lettore nella sofferenza di un altro protagonista, lo porta nel suo passato, un passato che lo ha segnato per sempre. Così alla fantascienza subentra la denuncia sociale, la denuncia di abusi nei confronti dei minori.

L’alternarsi di generi, si accompagna ad un altalenarsi di emozioni: è difficile non immedesimarsi in Francesco nella sua voglia di salvare chi gli è vicino e nel raggiungimento della consapevolezza che non si può salvare chi è stato piegato dalla vita e si è arreso alla stessa.

E’ un romanzo d’amore, d’amicizia, di denuncia, è un romanzo che cresce d’intensità durante la lettura e che è in grado di provocare forti emozioni.

 

 

 

 

 

Francesco Aloe


Francesco Aloe, classe 1982, è studioso di letterature moderne e autore di romanzi. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Letterature moderne, comparate e postcoloniali. Vertigine (Lettere Animate, 2008) è il suo primo thriller, tradotto anche in spagnolo e uscito con una nuova edizione italiana nel 2016. Seguono Il vento porta farfalle o neve (Edizioni Ambiente, 2011) e Lultima bambina dEuropa(Alter Ego Edizioni, 2017). Nel 2016 ha ideato la collana Versante Est, che dirige per la casa editrice Delos Digital. Per Compagnia editoriale Aliberti dirige le collane E-stories e Love.

 

 

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