Recensione di Fiorella Carta
Autrice: Mo Hyder
Traduttrice: Adria Tassoni
Genere: Thriller
Pagine: 384
Editore: Longanesi
Anno: 2001
Sinossi. In un’area industriale semi abbandonata della periferia londinese vengono scoperti i cadaveri di cinque donne mutilate e seviziate. Scattano immediatamente le indagini che vengono affidate al giovane ispettore Jack Caffery. Egli comprende all’istante che i delitti sono opera di un maniaco: le vittime sono state infatti sottoposte a procedure chirurgiche amatoriali per la riduzione del seno e sono state pettinate e truccate in modo da ricordare delle bambole. La morte tuttavia non è stata causata dalle orrende ferite, bensì da un’iniezione letale; inoltre il killer ha inserito nel petto delle vittime e cucito accanto al cuore un uccellino vivo, simbolo e firma del suo macabro operato.
Recensione
Un thriller, anzi un’autrice, consigliatami da un amico, una trama che non ammetteva il mancato acquisto.
Birdman è un esordio, pubblicato vent’anni fa, non è da meno rispetto ai thriller attuali: crudele, devastante, non risparmia nessuno. Non adatto ai più sensibili, a momenti sentivo dolore anche io.
Birdman uccide, le sue vittime fanno parte dello stesso giro, subiscono le stesse torture e Caffery, tormentato ispettore alle prede con un passato oscuro, rincorrerà questo spietato assassino, ricostruirà piano piano le sue motivazioni.
I capitoli si alternano sadicamente fra la visuale di Caffery e quella di Birdman, mente malata, sadica, tormentata e impossibile da controllare.
Metodico e ossessivo parte da un solo omicidio per farsi trascinare all’inferno e uccidere ancora, estasiato e drogato da tutti i procedimenti, dalle sue manie.
Trascinerà anche noi in questa processione sadica di eventi, non mancheranno i colpi di scena e l’epilogo finale non sarà da meno, non vissero felici e contenti
Mo Hayder
Mo Hayder (Essex, 1962) è una scrittrice britannica. Figlia di uno scienziato, abbandona gli studi per recarsi a Londra a lavorare come cameriera. Abbandonata anche questa professione, si trasferisce a Tokyo, in Giappone. Qui lavora come giornalista per una piccola testata, finché non decide di lasciare tutto e recarsi negli Stati Uniti d’America. Dopo aver studiato ed essersi laureata in cinematografia e girato alcuni film, ritorna a Londra, dove trova lavoro come guardia di sicurezza. Questo lavoro le permette di avere quel tempo libero che cerca per portare a termine un progetto: scrivere un romanzo. Nasce così il thriller Birdman, suo esordio letterario.
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