Recensione di Leonardo Di Lascia
Autore: Roberto Delogu
Editore: Nutrimenti
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Emiliano Bardanzellu è un uomo qualsiasi, è nato a Cagliari, fa il cameriere ma ha studiato scienze politiche, la sua vita è semplice, la sua quotidianità ordinaria, come è semplice e ordinario l’apparente motivo per cui una sera uccide sua moglie, rea di aver, per l’ennesima volta, compattato una bottiglia di plastica da riciclare. Crac ha fatto la bottiglia e quel suono, terribile e intollerabile, ha provocato un black out. Emiliano non si difende al processo, non si dichiara innocente, perché non ricorda cosa è successo in quegli attimi di buio. Chi leggerà la sua storia, i suoi anni nelle carceri sarde, gli uomini con cui ha condiviso celle e pasti caldi, la sua infanzia, le sue perdite, potrà credere fino in fondo alla sua versione dei fatti? Un romanzo che ci interroga sul senso di colpa, l’intenzionalità dei gesti e la capacità di dimenticare, anche i nostri peggiori misfatti.
Recensione
Breve ma intenso. Un libro che ci porta dentro la testa e la vita di Emiliano Baldanzellu. All’apparenza una persona come tante, un cameriere che si accontenta di vivere una vita come tante, senza colpi di scena.
Ma un colpo di scena, accade!
Uccide la moglie. Un omicidio scatenato da un black out, da un suono fastidioso, l’accartocciarsi di una bottiglia di plastica.
Quel rumore della plastica che cambia forma da bottiglia a rifiuto scuote qualcosa nel sistema nervoso di Emiliano, qualcosa di forte, qualcosa di intollerabile, qualcosa di così forte da uccidere. Una insignificante bottiglia di plastica.
Da qui Roberto Delogu ci porta nella testa di Baldanzellu, ci porta al processo, dove lui non dichiara la sua innocenza. Ma Emiliano è veramente colpevole? Lui non ricorda nulla.
Delogu ci porta nelle carceri sarde, e ci porta nella vita della vera Sardegna, ci fa conoscere dei personaggi tipici dell’isola e di come il loro pensiero fortemente radicato nell’isola non verrà scalfito da nulla.
Un libro di forte impatto antropologico edemotivo, un libro a tinte scure, dove il lettore non potrà mai essere indifferente a nessuna delle 128 pagine.
Il finale è un colpo di teatro, che rende Delogu un grande conoscitore del genere e di cosa il lettore vorrebbe leggere. Un libro completo e non banale.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere dopo averlo letto….vi aspetto.
Roberto Delogu
è nato a Cagliari nel 1967, è avvocato e pescatore. Ha pubblicato tre romanzi: La sincerità è un’inutile cattiveria (Madrikè, 2010), L’anno di vento e sabbia (Hacca, 2013) e L’amore come le meduse (Hacca, 2016).
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