Recensione di Cristian Volpato
Autore: Johana Gustawsson
Editore: La Corte Editore
Genere: Thriller
Pagine: 320
Anno pubblicazione: 2016
Falkenberg, Svezia: viene ritrovato il corpo nudo e congelato di una donna sulla spiaggia di Olofsbo. Nel frattempo, a Londra, una nota profiler, la taciturna Emily Roy, indaga su una serie di omicidi di bambini i cui corpi sono stati selvaggiamente mutilati e che presentano le stesse ferite della vittima svedese: la gola squarciata, gli occhi rimossi e una misteriosa Y incisa sul braccio. Ma è strano per un serial killer cambiare sia preda che terreno di caccia. È quindi uno solo o ci sono più psicopatici al lavoro? Insieme ad Alexis Castells, una celebre scrittrice amica della vittima, la profiler cercherà di scoprire qual e il filo che unisce queste morti. Una mozzafiato corsa contro il tempo che porterà queste due donne a scavare in un passato oscuro, fino ad arrivare alle atrocità commesse a Buchenwald nel 1944.
La vicenda inizia da Falkenberg, cittadina della Svezia meridionale, situata nella contea di Halland. Il nome della città vuol dire “monte del falco”, animale che si ritrova nello stemma cittadino. Le radici di Falkenberg affondano nel Medioevo e il Tullbron, ponte della dogana costruito sul fiume Ätran, è uno dei monumenti più caratteristici della cittadina. Essa è una località turistica, famosa nel Paese per la sua costa e le spiagge dove, in questo romanzo, hanno avuto luogo diversi omicidi.
Emily Roy, considerata una delle migliori profiler in circolazione, è chiamata a fare luce su alcune efferate uccisioni avvenute a Londra, ma che ricalcano il caso svedese. La profiler, non molto socievole, taciturna e con un carattere alquanto ruvido che riesce a modificare a seconda delle necessità, sarà catapultata insieme ad Alexis Castells, nota scrittrice ed amica della vittima svedese, in questa indagine che porterà loro fino al periodo più orribile della storia umana, L’Olocausto.
Ed è proprio in quel periodo, e più precisamente nel campo di concentramento di Buchenwald nel 1944, che tutto ha inizio.La particolarità di questi omicidi riguarda il luogo dove sono avvenuti: il fatto che si tratti di due nazioni diverse costituirà un problema di difficile interpretazione. Le protagoniste dovranno risolvere un quesito molto ostico, cercando di capire se si trovano ad avere a che fare con un unico carnefice o con una coppia di assassini.
Oltretutto, la vittima svedese, molto conosciuta nel suo ambito lavorativo in quanto designer di gioielli preziosi per un importante azienda internazionale, quando si rifugiava in Svezia si isolava da tutti e da tutto.
Perciò quando la sua amica Alexis Castells si ritroverà all’interno dell’abitazione della vittima, resterà sorpresa perchè ciò che vedrà non rispecchierà affatto lo status symbol dell’amica.Durante le indagini le nostre protagoniste arriveranno a delle conclusioni errate ma la tenacia e la caparbietà di entrambe le riporteranno nella giusta direzione, e la rivelazione finale vi lascerà sbalorditi.Libro molto lineare, appassionante e scorrevole.
A mio avviso, l’intreccio tra gli omicidi odierni e ciò che successe nel campo di concentramento di Buchenwald è molto ben costruito e spetterà a Voi, con l’aiuto di Emily ed Alexis, capire il collegamento tra questi due elementi. Inoltre, i capitoli, essendo brevi, permettono di seguire l’alternarsi dei periodi storici raccontati senza perderne il filo, e allo stesso tempo ti fa crescere la voglia di non staccarti dalle pagine.
Johana Gustawsson
Nata nel 1978 a Marsiglia e con una laurea in scienze politiche, Johana Gustawsson ha lavorato come giornalista per la stampa francese e la televisione. Ha sposato uno svedese e ora vive a Londra. È stata la co-autrice di un best-seller, On se Retrouvera, il cui adattamento televisivo ha attirato oltre 7 milioni di spettatori la scorsa estate.
Acquista su Amazon.it: