A cura di Valentina Cavo
Autore: Cristian Martinelli
Editore: 96, Rue de la Fontaine Edizioni
Genere: Thriller
Pagine: 282
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Kyle e Alec sono esploratori urbani, fotografi professionisti alla ricerca di scenari affascinanti per gli obiettivi delle loro fotocamere. Entrano più o meno legalmente in complessi industriali o vecchie scuole, va bene qualunque edificio purché abbandonato da tempo. La maggior parte delle volte, per fuggire da occhi indiscreti, lavorano sfruttando le ore di buio. Una notte s’imbattono in uno dei luoghi più raccapriccianti di New York: il manicomio Willard. Quando la Omicidi ritrova il cadavere di una giovane ragazza all’interno del manicomio, i primi sospetti ricadono su Alec. A incuriosire gli inquirenti sono alcuni suoi strani atteggiamenti dovuti, probabilmente, all’adolescenziale interesse per il mondo dell’occulto. Kyle, da poco lasciato dalla amatissima Amber, si ritrova confuso e indagato per concorso in omicidio. Verrà catapultato in un mondo a lui sconosciuto e dovrà lottare per salvare il suo amico e collega da un’ingiustizia. Allo stesso tempo, dovrà difendersi dalle infamanti accuse che l’agente Titus Bowman muove verso di lui. Per sua fortuna, non sarà solo.
Recensione
In una New York fredda e misteriosa si va alla scoperta di posti abbandonati da anni e si cerca di capire chi sia il maniaco omicida che da qualche tempo sconvolge non solo la città ma anche la vita di Kyle, un fotografo quarantenne che si trova davanti ad una dura realtà: il suo migliore amico Alec è in prigione con la gravissima accusa di aver tolto la vita ad una giovane donna.
Ma come si può credere che un amico fraterno – come Alec è per Kyle – possa aver fatto una cosa tanto orribile?
Quanto panico può generare e quanti dubbi possono assalire la mente, quando l’accusato è una persona così tanto vicina?
Questo è uno dei punti di forza di questo giallo: un tarlo che erode il cervello del lettore, dubbio dopo dubbio, timore dopo timore.
I colpi di scena e le scelte del protagonista sono tanti e tali che lo stesso lettore non sa più cosa aspettarsi, Kyle incontra e si scontra con così tante persone e luoghi sparsi per la città che a volte si arriva a pensare che sia il percorso sbagliato da seguire.
La fotografia è un altro punto fondamentale della storia, non solo perchè è la professione del protagonista ma anche e soprattutto perchè le descrizioni della città ricordano proprio quest’arte: proseguendo con la lettura, scena dopo scena, sembra proprio di essere all’interno di edifici abbandonati o comunque nei luoghi descritti con perizia dall’autore.
Cristian Martinelli, con questo suo primo romanzo, tesse una trama interessante che intriga il lettore mantenendolo curioso di voltare pagina alle pagine fino alla fine della lettura, al fine di avere la conferma dei suoi sospetti. Che siano poi veri o meno lo si scoprirà solo leggendo.
CaSO4 è un libro tutto da scoprire e che, già dal suo titolo, fornisce al lettore la possibilità di vestire i panni dell’investigatore e mettersi alla prova nel tentativo cercare di risolvere questo mistero tanto ingarbugliato quanto ricco di imprevisti.
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INTERVISTA
La complessità della trama di CaSO4 fa intuire un universo di idee e di spunti narrativi. Quali di queste idee ha dato origine al libro? Cosa ti ha ispirato per primo?
All’inizio non avevo chiaro che genere di romanzo volessi scrivere. Navigando in internet mi sono imbattuto in alcune foto che raffiguravano luoghi abbandonati. La scintilla è stata pressoché immediata. Quelle foto, oltre all’abbandono, trasmettevano angoscia e mistero. Ho pensato che scrivere un Thriller fosse il veicolo migliore per far viaggiare quelle sensazioni.
Una New York inusuale che mette in risalto luoghi abbandonati fa da sfondo a questa storia. Perché hai scelto di ambientare qui il tuo romanzo? È una città alla quale sei legato?
Non ho mai visitato New York, purtroppo. Ho cercato di descriverla partendo da alcune immagini, arricchendo la trama con quello che la mia immaginazione mi suggeriva. Ho scelto New York, in primis perché è una città che mi affascina e che regala infiniti spunti di riflessione, poi perché la vicinanza del manicomio Willard lo consigliava. Ero consapevole che la scelta di questa città potesse risultare ai più un clichè, ma ho voluto correre il rischio perché ero certo di potermi muovere in modo alternativo e inusuale rispetto ai classici film che si vedono in tv.
Kyle, il protagonista del romanzo, e il suo amico Alec sono fotografi. Io sono un’amante della fotografia. Ami anche tu questa forma d’arte?
Sono un estimatore di ogni tipo d’arte. La magia che scaturisce osservando e/o realizzando un’opera d’arte, qualunque essa sia, è il miglior carburante per vivere appieno la nostra vita. Credo che l’arte ci permetta di essere noi stessi e dia la possibilità di comunicare con gli altri senza dover necessariamente utilizzare la parola. Il “caso” ha voluto che la mia editrice conoscesse un fotografo professionista che gira il mondo alla scoperta di luoghi abbandonati. Lorenzo, questo è il suo nome, mi ha regalato un suo meraviglioso scatto che è diventato la copertina del libro.
Cristian Martinelli
Cristian Martinelli
Cristian Martinelli è nato a Montichiari (BS) e vive a Calcinatello, nella stessa provincia. Dopo l’istituto professionale, entra nella ditta paterna, di automazione industriale. Da sempre incline alla scrittura, dopo alcune esperienze ancora acerbe, approda alla pubblicazione con questo inquietante e appassionante CaSO4.