Cento secondi in una vita




Recensione di Giulia Manna


Autore: Andrew Faber

Editore: Rizzoli

Genere: narrativa

Pagine: 140

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Il signor Rebaf non è un libraio come tanti. Primo, perché la sua libreria si chiama La Piccola casa della musica e del libro. Secondo, perché chiunque può entrarci, sedersi al pianoforte e strimpellare la colonna sonora della giornata. Terzo, perché a tenergli compagnia nelle lunghe ore tra gli scaffali non è un aiuto libraio ma Mademoiselle Ansia, da anni fedele al suo fianco insieme a un nutrito gruppo di mostri e paure. Di poesia Rebaf sa poco o nulla – anche se crede fermamente che la bellezza conquisterà il mondo – e l’unico ritmo di cui si (pre)occupa è quello del proprio cuore, ballerino imprevedibile che da troppo non danza più per amore. Fino a quando, in un pomeriggio qualunque di febbraio, fanno la loro comparsa in libreria un paio di calze bellissime che avvolgono le gambe bellissime di una donna bellissima. Luisa, coltivatrice di canapa e divoratrice seriale di hamburger, è una cliente della Piccola casa, e nel momento esatto in cui gli si avvicina per chiedergli dove può trovare un’antologia della Szymborska, Rebaf si rende conto che è tempo di mettere in discussione l’ormai rodata convivenza con i suoi mostri. E di ricominciare ad annusare il profumo dei versi, soprattutto quelli d’amore. Perché in fondo è proprio la poesia l’aria fresca che ci fa uscire dall’apnea delle nostre vite e tornare finalmente a respirare.

Recensione

Confesso di aver sentito parlare dell’autore per il libro “Non ho ancora ucciso nessuno”, ma di non averlo ancora letto.

Ho scelto “Cento secondi in una vita” affidandomi alla sinossi ed alla necessità di portare con me un libriccino breve in borsetta. Mi sono innamorata di questo libro. Ho preso un sacco di annotazioni, cosa che non faccio quasi mai, ma era pieno di frasi stupende che meritano di essere rilette.

L’autore unisce prosa, poesia ed una storia di rinascita tramite l’amore più puro, senza cadere nel banale e nel mieloso. Linguaggio semplice, delicato, poetico, ironico, sensuale, accurato ed al passo con i tempi.

Avete mai toccato il fondo?

L’ansia, la paura, problemi di salute hanno rischiato di prevalere sulla mente?

Ecco, il Signor Rebaf sta passando un brutto periodo. Il suo cuore sta facendo brutti scherzi ed il suo carattere ansioso non aiuta.

Finché nella sua libreria non arriva Luisa che per fortuna, cito testualmente il libro, è una coltivatrice di canapa e non una direttrice di banca. Essendo bancaria, confermo che Luisa per essere un personaggio così passionale e divertente non poteva assolutamente fare il mio mestiere.

Complimenti all’autore.

E’ un fenomeno raro, in questi tempi, sentir uomini parlare di poesia riferendosi al profumo dei versi e d’amore, pensando ad un bacio sulla faccia come ad una delle cose più emozionanti del corteggiamento.

Stare insieme è un miracolo. Stare insieme è il senso di ogni vita. Ma a volte diventa impossibile. I motivi sono talmente tanti che a elencarli verrebbe fuori una noiosa lista interminabile. Chi ci è passato almeno una volta lo sa. Sa cosa significa provare amore. Senza potere amare. E non c’è il più forte. E non c’è il più debole. Non c’è chi scappa. Non c’è chi resta…Lasciate il vostro silenzio a chi vi dirà di non aver lottato abbastanza. Fategli pensare pure che sia così. Alcuni addii sono splendide dichiarazioni d’amore. Forse questo è l’unico modo che esiste per comprendere e accettare. Forse questo è l’unico modo per spiegarlo”.

Solo chi è stato capace di vivere e comprendere veramente un amore può essere arrivato a questa conclusione.

Andrea Zorretta


Andrea Zorretta (Roma 1978) – per i nemici Andrew Faber – nasce a Roma in tempi non sospetti. Selvaggiamente influenzato dagli innumerevoli viaggi compiuti a bordo di una punto 1.2 a GAS unitamente all’amore per il tempo perso, decide un giorno di dare una svolta alla sua vita, incominciando un percorso di psicoterapia intensiva. Non potendo più permettersi dopo poche sedute l’onerosa parcella dello spregevole psicologo, nel freddo inverno del 2013, inizia a scrivere poesie. Ha pubblicato di­versi racconti per la casa editrice Gemma Edizioni, comparendo nelle raccolte uomini su carta ed {n}vite. Pubblica nel 2016 con Miraggi Edizioni un libro dal titolo confortante: Non ho ancora ucciso nessuno, che in poche settimane giunge alla centottantottesimilionesima ristampa rendendolo, di fatto, più ricco del Cardinal Bagnasco.Tiene reading e concerti presso circoli letterari, teatri, scuole, bagni pubblici e non, in un tour costante che abbraccia per intero lo stivale. Sogna spesso di parlare con Charles Bukowski. In tanto sono 80 000 i suoi followers. Collabora con il format online ArtSpecialDay, curando una rubrica settimanale di poesia.Tiene reading e concerti presso circoli letterari, teatri, scuole e bagni pubblici, in un tour costante che abbraccia per intero lo Stivale, accompagnato all’occorrenza dal Maestro – nonché amico di vecchia data – Giorgio Amendolara. A dicembre 2016 è il momento du un successo a teatro con Marco Mazzocca in P-Factor (di Faber-Mazzocca-Sarcinelli).

 

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