Recensione di Leonardo Di Lascia
Autore: Tim Baker
Traduttore: Alfredo Colitto
Editore: SEM
Genere: thriller/spy astory
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2018
SINOSSI: Ciudad Real, in Messico, è l’inferno delle maquiladoras, gli stabilimenti di proprietà straniera dove la forza lavoro viene impiegata sottocosto in condizioni di sfruttamento prossime alla schiavitù. Ai margini di questa città operaia, sorta lungo la frontiera con gli Stati Uniti, ogni anno vengono uccise centinaia di donne. Omicidi brutali, inspiegabili. La polizia indaga, o finge di indagare. Ma nessuno vuole che la verità venga fuori davvero. Fuentes è un poliziotto diverso dagli altri. Duro, ostinato, si è messo in testa un’idea rischiosa: mettere fine all’interminabile massacro delle ragazze che arrivano in questa terra di confine inospitale e violenta da tutto il Messico, disposte a lavorare per pochi dollari al giorno vivendo sul filo sottilissimo di un sogno. Mentre la polizia corrotta e senza scrupoli chiude sbrigativamente le indagini una dopo l’altra, Fuentes va avanti senza ripensamenti. Ha più di un motivo per sospettare che molti suoi colleghi siano sul libro paga di El Santo, il più sanguinario tra i signori del narcotraffico. Eppure non tutti all’inferno sono in vendita. Fuentes condivide il rischio della sua impresa con Pilar, un’attivista sindacale giovane ed esuberante, impegnata, con l’aiuto di un piccolo gruppo di compagni, a organizzare nelle fabbriche azioni contro lo sfruttamento delle operaie. Nonostante l’avversione di Pilar nei confronti della polizia messicana, i due indagano insieme sotto traccia.
RECENSIONE :
Quando esce un libro di questo tipo il primo pensiero va subito a Don Winslow. Città senza stelle va affiancato al Potere del cane e al Cartello perché è un libro che affronta le stesse tematiche in modo così originale e personale che leggerlo insieme agli altri due esalta la bellezza di tutti questi romanzi.
Tim Baker si è superato e ha superato il confine tra il thriller e la narrativa. Ci mostra un Messico molto attuale dove i narcos comandano non solo lo smercio della droga ma anche un ampio strato sociale e lavorativo, perché i soldi ricavati dal contrabbando devono essere rinvestiti…
Le maquiladoras, i famosi stabilimenti lavorativi, sono teatro di morti cruente di donne, oltre che dello sfruttamento dei dipendenti; la polizia ha sempre fatto finta di nulla, fino a quando Fuentes ha deciso di prendere la situazione di petto e indagare. Fuentes è un personaggio che alla fine del libro mancherà: abile nell’investigazione e introspettivo, ma con un’anima e una voglia di giustizia molto spiccate. Pilar, la sindacalista eroina femminile del romanzo, lotta all’interno delle fabbriche per cercare di dare dignità ai lavoratori: uno spirito libero e sopra le righe.
L’ambientazione messicana è molto realistica e riesce a far venire fuori il marcio della società e dei cartelli; l’indagine sulle ragazze morte è ben strutturata e incolla il lettore alle pagine del libro; le altre storie sono ben intrecciate e portano tutte a un unico, intenso, finale.
Un libro che quando si inizia non si riesce ad abbandonare e una volta finito lascia come un vuoto. Un romanzo assolutamente da leggere, e forse anche rileggere.
Tim Baker
Nato a Sydney, in Australia, Tim Baker si è trasferito a vent’anni in Italia per poi vivere in Spagna e successivamente in Francia, dove ha lavorato all’ambasciata australiana di Parigi. Il lungo sonno è il suo primo romanzo ed è stato pubblicato in Inghilterra da Faber. L’autore vive attualmente nel Sud della Francia.
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