Come sciacalli senza cuore




Recensione di Angela Musmeci


Autore: Alberto Alessi

Editore: 0111 Edizioni

Genere: Thriller

Pagine: 156

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Il 5 aprile del 1994, il giorno della morte di Kurt Cobain, cinque persone che con la letteratura hanno poco o niente a che fare, decidono di fondare una casa editrice. La loro strategia è semplice: chiedere agli autori di pagare per essere pubblicati. Il sistema funziona, gli scrittori accettano e sembrano pure essere dotati di talento, le vendite vanno a gonfie vele, ogni libro, che sia un saggio, un thriller, un romanzo epistolare, diventa un caso editoriale. Purtroppo, ogni volta che un autore riesce a trasformare il proprio sogno in realtà, ovvero il proprio manoscritto in libro, muore. Superando la struttura e la narrazione convenzionali, l’autore compone la trama come un mosaico, alternando la classica narrazione a frammenti di opere, articoli di giornale, lettere, recensioni, verbali di polizia ecc. Come sciacalli senza cuore non è soltanto uno spietato atto d’accusa contro il fenomeno dell’editoria a pagamento, ma una critica sociale di ampio respiro.

 

Recensione

***SEI UNO SCRITTORE?

HAI UN MANOSCRITTO NEL CASSETTO E NON SAI COME PUBBLICARLO?

RIVOLGITI A NOI!

Comincia proprio così: cinque soci mettono su una casa editrice e cercano in breve tempo, due anni in tutto, di affermarsi nel mondo editoriale grazie a manoscritti inediti di alcuni aspiranti scrittori. Questi ultimi, lusingati dagli ottimi feedback ricevuti, pur di veder realizzato il loro sogno, sono disposti ad autofinanziare la pubblicazione.

Il meccanismo sembrerebbe doversi inceppare da un momento allaltro ma, misteriosamente, ciascuno scrittore, subito prima (o subito dopo) luscita del libro, muore. Gli affari della casa editrice (che nel corso della storia cambia tre volte ragione sociale) vanno a gonfie vele e, i cinque soci, noncuranti delle tragedie che colpiscono tutti i loro autori, procedono con la promozione e la presentazione dellopera, non disdegnando, addirittura, in qualche caso, di rivendicare la paternità di questultima.

Se da un lato, la struttura e lo stile sono decisamente innovativi (bellissima lidea degli anagrammi che celano prestigiosi nomi della letteratura mondiale) in cui il filo del discorso viene inframmezzato da verbali, contratti, e-mail, telefonate eccetera; ho trovato, dallaltro, si voglia passare il termine, un eccessivo sfoggio di erudizione, nellinserire per ogni autore interi capitoli del loro manoscritto. A parer mio disturbano la lettura perché sono troppo lunghi e interrompono la narrazione.

Possiamo leggere tutta lopera come una denuncia dello spietato mondo delleditoria: gli sciacalli senza cuoredel titolo, infatti, non sono altro che i cinque soci che lucrano sulle tragedie accadute agli scrittori, senza scrupolo alcuno e traendone esclusivamente soddisfazioni personali, profitti e notorietà.

Daltra parte, bisogna anche considerare che lautore distribuisce equamente le colpe, mostrandoci come, anche gli scrittori, pur di pubblicare il loro libro ed avere un momento di gloria e potersi fregiare del titolo di AUTORE, sono disposti un poa tutto: si lasciano lusingare e raggirare arrivando a sborsare lintera cifra per la stampa, la promozione, la pubblicazione e, finanche, acquistare un predeterminato e stabilito per contratto -numero di copie.

Anche se il messaggio finale non è propriamente positivo, il lettore non deve lasciarsi scoraggiare, questa è una storia e, come tutte le storie, non è lunica faccia della medaglia! 

 

 

 

Alberto Alessi


nato a Castelfranco Veneto il 20 aprile del 1984, abita a Cittadella (PD). Nel giugno del 2010 si laurea a pieni voti in Lettere e Filosofia all’università di Padova. Il suo esordio letterario avviene nel 2015 con Due novelle rockn’roll, due romanzi riuniti in un unico volume, pubblicato da Lettere Animate. Nel luglio 2017 esce il suo secondo romanzo, dal titolo In basso, agli inferi, un incrocio tra il film Apocalypse Now e il romanzo distopico 1984 di George Orwell. Nel 2019, il suo Come sciacalli senza cuore è un manifesto del suo rapporto con la letteratura e insieme una sottile quanto spietata critica alleditoria a pagamento. Anarchico per vocazione e animalista per coscienza, suona e canta nel gruppo rock L’Amor Violento.

 

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