Come sovvertire l’ordine…




Come sovvertire l’ordine costituito, trovare l’amore e vivere felici


Recensione di Cristina Bruno


Autore: Tina Caramanico

Editore: Indipendently Published

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 128

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. Professori disadattati, gioventù depressa, aneliti amorosi e sovversivi, escort discinte, virus misteriosi, alieni, giornalisti pavidi, adunate oceaniche, vecchi e giovani Presidenti, clima impazzito. Un romanzo breve e comico ambientato in una distopica società futuribile.

 

Recensione

Siamo in un futuro imprecisato, presumibilmente non troppo lontano, dove la società sonnolenta e intorpidita subisce un governo fantoccio composto da inamovibili personaggi. In questa dittatura soft la scuola ha perso ogni attrattiva.

Gli studenti, tutti promossi per definizione, ascoltano annoiati le lezioni o neppure ascoltano presi dalle chat del telefonino. In questa scuola riformata insegna il professor Anselmo Lanfredi che vorrebbe, nonostante tutto, spargere qualche lume di conoscenza per risvegliare gli alunni. Con sua grande sorpresa un giorno uno sparuto gruppo di discenti si organizza per organizzare una rivoluzione che rovesci il sistema e lo coinvolge nella missione. Nel frattempo degli alieni dalla pelle blu decidono di colonizzare il nostro pianeta in un modo bizzarro ma efficace…

In questo breve romanzo l’autrice sperimenta il genere distopico umoristico. I personaggi hanno tutti una dimensione caricaturale, volutamente eccessiva, come eccessive e sopra le righe sono tutte le situazioni in cui si trovano coinvolti. Ciò non toglie che le tematiche affrontate siano invece attuali e meritevoli di un’attenta riflessione. La società, descritta con toni così iperbolici e grotteschi, in realtà è molto simile alla nostra ed è partecipe degli stessi mali.

Da un lato abbiamo il professor Lanfredi protagonista di una scuola dell’inutilità, dove tutto è apparenza, il sapere è quasi pericoloso e i ragazzi vivono in una ignoranza che non si può scalfire e neppure mettere in discussione pena i rimbrotti di colleghi, dirigente e genitori. Gli insegnanti si sono così adeguati al sistema e vivono timbrando il cartellino senza preoccuparsi di quel che accade loro intorno. I ragazzi sono privi di interessi e di memoria che non sia a breve termine e il poco studio è per loro solo una noiosa routine.

Dall’altro abbiamo il governo retto da astuti manovratori che si nascondono dietro una figura simbolica, il Vecchio Presidente. La loro ragion d’essere è il potere per il potere senza alcuna preoccupazione per la società e i suoi reali problemi. In questo insieme composto da governanti e governati si inseriscono gli alieni blu portatori di un credo tantrico intenzionati a diffonderlo in tutto l’universo. Ma ecco che in un tale microcosmo strampalato e che sembrerebbe non avere speranza, contro ogni previsione, si fanno avanti dei ragazzi che escono, almeno per un momento, dalla loro bolla di ignavia e cercano di cambiare le sorti della società.

Non è semplice, non può esserlo, eppure è giusto che ogni nuova generazione provi a farlo, ciascuna a suo modo anche se poi i tentativi, più o meno maldestri, spesso non portano a nulla. Il sistema infatti è tale da annullare qualsiasi sforzo di metterne in discussione l’equilibrio e ogni perturbazione viene, prima o poi, riassorbita. È compito comunque dei giovani, di tutti i giovani, di essere “rivoluzionari” per portare, almeno per un po’, una ventata di freschezza e novità nel mondo troppo ben assestato dei “vecchi”.

Il romanzo è pervaso da echi distopici di ogni tipo. Ritroviamo il classico Orwell di 1984 o Animal Farm ma qua e là sembrano far capolino anche i terribili Blue Meanies, i Biechi Blu, di Yellow Submarine.

Non c’è una vera e propria fine ma un abbandono della narrazione con il ritorno a una presunta normalità.

La scrittura è pulita e piacevole, dal tono divertente e divertito di chi non si prende troppo sul serio e coinvolge il lettore nel suo gioco.

 

A cura di Cristina Bruno

http://fabulaeintreccio.blogspot.com/

 

 

Tina Caramanico


Tina Caramanico: nata a Taranto nel 1962 nel 2011 ha iniziato a pubblicare poesie e racconti. Il suo primo romanzo, “Un cattivo esempio”, ha vinto il premio “Romanzi in cerca d’autore” 2017 a cura di Mondadori-Kobo ed è stato pubblicato da Rakuten Kobo; il secondo, “Il prete nuovo”, è in libreria dal 1 novembre 2019; il terzo, “Come sovvertire l’ordine costituito, trovare l’amore e vivere felici”, dopo alcuni mesi su Wattpad (dove ha vinto i “Wattys Awards 2019”) è diventato un libro nel luglio 2020.

 

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