Dacci oggi il nostro…




Dacci oggi il nostro male quotidiano

Recensione di Leonardo Di Lascia


Autore: Massimo Rossi

Editore: Scrittura & scritture

Genere: narrativa

Pagine: 272

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Dalla polverosa Africa a una livida Treviso, il destino è in un paio di scarpette da corsa. Quelle di Akiki, un ragazzo dalla pelle scura che per sopravvivere deve rubare per altri. Da Treviso all’Oregon, il destino è in un corpo di Forze Speciali a cui un uomo, David, ha affidato tutto se stesso e sacrificato la sua famiglia. Una pista da corsa è il punto d’incontro di David e Akiki.
Entrambi conoscono il male nelle sue pieghe più profonde. Ma è un male troppo radicato, vivo e violento. Difficile oltrepassarlo, semplice restare intrappolati nelle sue spire. Sembra, però, che per ottenere il bene a volte l’unica via da percorrere sia proprio quella del male. È un fiume nero il nuovo e coinvolgente romanzo di Massimo Rossi, che travolge il lettore in un vortice di dubbi.

 

 

Recensione

Rossi ci racconta una storia intensa, una storia dei giorni nostri,  di cui sono protagonisti Akiki un giovane di colore scappato dalla sua casa e dalla sua terra e David un ex agente delle forze speciali che ha sacrificato la sua vita per l’arma.

Akiki, che vive di espedienti, fa amicizia con Josh il figlio di David.

Un giorno Akiki sparisce e David aiuta il figlio a ritrovarlo. Il ragazzo di colore viene scoperto a mendicare: è cambiato è morto dentro, è senza un piede, non più correre, lui che amava così tanto la corsa, può solo rimanere fermo lì.

Inizia così un viaggio all’interno dei disagi sociali del nostro millennio, tutto visto dagli occhi di questi personaggi David e Akiki e da quelli ingenui di Josh.

L’autore Massimo Rossi ci regala un romanzo nero, scuro a tinte molto forti, che vuole farci riflettere su un disagio noto a tutti ma che ormai è diventato quasi consuetudine, quindi nessuno ci fa più caso,

Rossi vuole farci ragionare, togliere la nostra maschera quotidiana e cercare di poter distinguere il male dal bene, al di fuori dei luoghi comuni.

Per questo mi sento di ringraziare l’autore oltre che per il suo testo scritto.

La storia, un viaggio all’interno dell’animo umano, è scritta in modo non convenzionale e con ritmo noir; ad ogni pagina ci si dovrebbe fermare a riflettere.

Massimo Rossi ci racconta l’uomo oggi.

Un libro da non sottovalutare e da leggere, per capire cosa sta accadendo intorno a noi.

 

 

 

Massimo Rossi


Massimo Rossi, veneto, è cresciuto leggendo libri, giocando a calcio sulle strade e smontando e rimontando orologi meccanici rotti, attratto dalla magia dei congegni che nascondono. Scarso come calciatore, esclude subito di poter un giorno diventare un giocatore professionista. Con gli orologi rotti, invece, non se la cava male, non ne aggiusta nemmeno uno, ma almeno riesce a rimontarli. Decide quindi che ingegneria fa per lui. Negli anni coltiva la passione per la fotografia e comincia a scrivere. Le pagine, una dopo l’altra, vengono completate e il suo primo thriller a tinte noir, L’ombra del bosco scarno, è pubblicato da Scrittura & Scritture nel 2012. Il buon riscontro da parte di critica e lettori lo convince a dedicare sempre più tempo alla scrittura. Così Massimo Rossi approda a un secondo libro, La luce nera della paura (Scrittura & Scritture, 2015) in cui il noir si incrocia con la spy story. Questo terzo libro è la riprova che il noir è la sua vocazione di scrittore.

 

 

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