Recensione di Matteo Maggio
Autore: Barbara Bottalico
Editore: Delos Digital
Genere: Thriller
Pagine: 71
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Romanzo breve (71 pagine) – Non tutti nella capitale sbocciano i fiori del male. Qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi, qui in paese. Sant’Ilario, 1980. Salvatore, giovane compagno di Ada, si lancia in mare da una rupe: tra le braccia stringe il loro bambino, il piccolo Alessandro, che muore annegato. Salvatore giura che è stato solo un terribile incidente, ma Ada non gli crede e non le resta che scappare altrove per lasciarsi alle spalle il dolore. Sant’Ilario è travolta da tre omicidi, tutti legati a Salvatore. Chi sta tracciando un cerchio di sangue così accurato, che man mano si stringe attorno all’uomo? Ada è costretta a tornare al paese natio e ad affrontare i fantasmi del passato per scoprire la verità su quanto è accaduto trentanove anni prima…
Recensione
Se questo libro fosse un film sarebbe di sicuro un cortometraggio. Non solo per le poche pagine che compongono quest’opera, ma soprattutto perché la Bottalico riesce ad esprimere l’essenziale di una storia che solitamente viene racchiusa in un numero di pagine almeno quattro volte superiore.
Il contesto è quello degli anni ‘80 ed il piccolo paese di Sant’Ilario viene sconvolto da un avvenimento alquanto raro: Salvatore, padre di famiglia da poco tempo, decide di gettartsi da una rupe con in braccio il piccolo Alessandro, primogenito nato dall’unione con Ada. Mentre Salvatore miracolosamente si salva, Alessandro perde la vita gettando il paese nello sconforto più cupo e nero.
L’azione si sposta ben presto a 40 anni di distanza con Ada che ha ormai cambiato radicalmente vita avendo trovato in Angelo il secondo marito da cui ha avuto diversi figli. A seguirla l’amica di sempre Chiara.
Ma mentre la vita a Bari trascorre con apparente calma e dimenticati (all’apparenza) i fatti del passato, arriva l’eco di alcuni omicidi che rigettano nel terrore Sant’Ilario.
Ada si troverà costretta a rivivere i fantasmi di un passato che aveva ormai sepolto e dimenticato, ritrovandosi legata ancora una volta a Salvatore, quell’ex marito che aveva tanto odiato per aver portato via per sempre la vita del piccolo Alessandro.
Ma chi si cela dietro gli atroci omcidi?
E perché proprio a 40 anni di distanza? La risposta arriverà ben presto! E se in un primo momento può sembrarvi tutto molto veloce e frettoloso, vi renderete conto che Barbara Bottalico è riuscita a tessere un’avvincente trama in poco spazio.
Non lasciatevi ingannare dalle poche pagine perché questo thriller all’italiana merita davvero un’attenzione ben più ampia rispetto alla lunghezza stessa del romanzo.
Barbara Bottalico
è nata nel 1987 a Bari, dove si è diplomata al Liceo delle Scienze Sociali e dove attualmente vive e lavora. Tre suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie horror Orrore al sole (2016), Orrore al sole (2017) e Z di zombie (2017). Con Delos Digital ha pubblicato Il Palazzo, Il Tramonto Di Venere e People, nella collana Futuro Presente, oltre a un racconto per l’antologia Dark Graffiti. Tra le sue tante passioni c’è l’ascolto di musica per violino: in particolare reels irlandesi e greensleeves. Amante della lettura e della scrittura fin da bambina, spazia dall’avventura all’horror alla fantascienza, ma ama anche il mainstream, e adora Isabel Allende e Anne Rice.
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