Recensione di Sara Ferri
Autore: Nicola Ronchi
Editore: Emersioni
Genere: Thriller e gialli
Pagine: 239
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. E se un’adolescente con forti disturbi della personalità, associati a un brutto angioma che le deturpa il viso, si innamorasse del proprio educatore? Maria è dolce, sensibile, educata, ma ha quel problema che ne compromette il comportamento. Alessio è troppo bello, dannatamente bello, e Maria decide di conquistarlo per mezzo di ciò che sa fare meglio: disegnare. Disegni, disegni, e ancora disegni, tutti per lui. Stesso tema: l’amore, il loro, quello di Maria e Alessio. Tutto bene, tutto nella norma. Fino a quando arriva una nuova educatrice, la bellissima Rebecca. Allora i disegni si fanno più cupi, più inquietanti, con tratti di matita graffiati a forza, con odio. La tensione sale e i disegni fanno da sfondo a una vicenda dai risvolti imprevedibili, che si complica pagina dopo pagina.
Recensione
Non tutto ciò che vediamo è come sembra
Questa frase, calza a pennello per un romanzo a metà tra un thriller psicologico e un romanzo che oserei definire “medico”.
Nelle prime pagine tutto ci lascia supporre una trasformazione del protagonista, Alessio, un giovane dal carattere forte, ma anche insicuro. Insicuro del proprio aspetto, agli altri risulta bellissimo, ma lui cerca dannatamente la perfezione.
Alessio, giovane dal arattere schivo, refrattario all’amore, ma anche dolce e tenero, capace di donare affetto sincero e calma a chi ne ha bisogno. Proprio come Maria e gli altri ragazzi del centro in cui viene assunto a lavorare come educatore. Ognuno di quei ragazzi, alcuni poco più che bambini, vivono un disagio perenne, dato dalla loro malattia, che li rende incompatibili con il mondo esterno, quello che esiste al di fuori della struttura in cui sono “ricoverati”.
Alessio entra nella vita di queste persone prepotentemente, anche se lui non se ne rende conto. Incapace di sentire l’empatia che è in grado di trasmettere, non si accorge dell’affetto che provano nei suoi confronti alcuni pazienti. È qui che una di loro, Maria, entra in gioco, facendo virare il romanzo verso una storia dai connotati romantici.
Il lettore, infatti, leggendo le prime pagine del libro, si troverà a chiedersi quale sarà l’impatto di Alessio sulla trama, che inizialmente ricorda quella di un romanzo di formazione. Infatti, in principio il protagonista ci racconta parte del suo vissuto, lasciando trapelare il disagio che egli stesso prova nel rendersi conto di quanto gli risulti difficile abbandonarsi agli affetti. Quanto poco percepisca “l’amore”.
Questo sentimento che egli sente prepotentemente esplodere in sé ogni qualvolta incontra una nuova ragazza, ma che scompare inesorabilmente dopo poco tempo. In questo contesto l’ingresso di Maria nella storia lascia presumere che Alessio possa cambiare, scoprendo di potersi affezionare a qualcuno che porta con sé una bellezza d’animo che all’esterno non appare. Ma anche qui, l’autore ci regala un nuovo cambio di rotta.
Quello che infatti sembrava essere appena sbocciato in Maria, questo sentimento forte e allo stesso tempo delicato, viene sradicato come una pianta avvizzita dall’arrivo di una nuova figura. Sarà sempre una donna a modificare il filo della trama, portando con sé tinte oscure.
Quello che si nasconde dietro un bel viso e maniere gentili in realtà è un disturbo ben celato. Un senso opprimente di inquietudine che risucchierà i protagonisti, fino ad un finale che l’autore lascia volutamente aperto, forse ipotizzando un seguito per questo romanzo.
Nicola Ronchi
Nicola Ronchi è nato a Firenze il 4 agosto del ’71. Appassionato di musica (quella acustica), cinema thriller e horror (tutto, soprattutto i b-movie degli anni ’70 e ’80), calcio (una sola squadra: la Fiorentina), all’età di sedici anni, complice la sua inseparabile chitarra, ha iniziato a comporre canzoni e a riproporle agli amici durante il periodo estivo, in spiaggia. Qualche anno dopo ha formato una cover band di Simon and Garfunkel insieme a un amico, esibendosi in vari locali di Firenze. Ancora oggi continua a suonare in due gruppi distinti: i Palché Band (rock/blues) e gli S.O.S. Bluegrass (country/rock). La passione per la scrittura, quella vera, avviene nel 2014 con C’ERA UNA VOLTA… LA STRAFAMIGLIA (Pagnini Editore), divenuto un vero e proprio cult fra i ragazzi delle scuole elementari di Firenze grazie al passaparola. La passione per il thriller però non diminuisce e nel triennio 2014-2016 pubblica quattro romanzi con Porto Seguro Editore: L’AMICA, IL SEGRETO DI ELENA, IL GIURAMENTO DI IPPOCRATE e LA STRADA DELLA FOLLIA. Nel 2017 apre una parentesi e cambia genere: non un thriller, non un vero romanzo ma un flusso di pensieri. Esce dunque per Edizioni Il Foglio la spassosa parodia del GIOVANE HOLDEN di Salinger: IL GIOVANE DOLMEN. Nel gennaio 2018 torna al thriller, per la collana Giallo e Nero di Mauro Pagliai Editore: IL TERAPEUTA, e l’anno successivo pubblica DISEGNI per Emersioni, casa editrice del prestigioso gruppo LIT. Molti suoi racconti compaiono in varie antologie, in alcune delle quali ne è anche il curatore. Ha fatto parte della giuria in premi letterari come LA CITTÀ DI MUREX (2016, 2017) e IN PUNTA D’INCHIOSTRO (2017, 2019). È inoltre uno dei soci storici del GRUPPO SCRITTORI FIRENZE, associazione culturale che si impegna a promuovere la scrittura in ogni sua forma per tutto il territorio.
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