Dritto sui denti




Recensione di Anna Sonatore


Autore: T. Sarafian

Editore: Jolly Roger

Genere: Gialli,Thriller

Pagine: 206

Anno di pubblicazione: 2018

 

 

 

 

 

Sinossi. La violenza è dentro di noi. Assieme all’amore, alla ragione, alla speranza. È una parte di ciò che siamo e, in questo tempo di civiltà (perdonate l’iperbole), è qualcosa che ci incuriosisce e ci affascina come non mai, perché non la conosciamo a fondo, non la viviamo quotidianamente, non abbiamo confidenza con lei. “Dritto sui denti” raccoglie otto storie pulp che sono otto tuffi in un mondo in cui non sopravviveremmo una giornata; il modo più intenso e sicuro per fare una vacanza oltre la legge, oltre la morale, oltre il giudizio etico, oltre la sopportazione fisica. Il diavolo è nei dettagli e qui la totale immersività e verosimiglianza dell’esperienza è garantita. Da cosa? Dal fatto che T. Sarafian, in questo mondo, ci ha vissuto per un bel pezzo. E lo ha lasciato tutto intero. Se vi riconoscete nei personaggi e nei fatti narrati, l’editore declina ogni responsabilità in proposito.

 

Recensione

Credo l’umanità si divida sostanzialmente in due categorie, pecore e lupi. Si viene al mondo col proprio ruolo determinato geneticamente. Ma mentre i lupi non possono evolversi (anche perché non ne hanno necessità), le cosiddette pecore, si. Avviene di rado e dolorosamente, ma il risultato è quel che chiamo “il cacciatore”piò rompergli il culo, ai lupi, in quanto si tratta del risultato di una transizione a seguito di circostanze estreme,oltre che di un preciso atto di volontà”.

Leggere questo libro è stata letteralmente un’avventura. Otto storie di pura violenza e sinceramente ne sconsiglio la lettura se si è facilmente impressionabili.

Uno stile unico, un linguaggio di strada misto a espressioni da fumetto dall’inizio alla fine, Sarafian ha dato vita a una piccola perla. Ci troviamo in Italia, Trieste per la precisione, anche se avrete difficoltà a crederlo. Tutto il libro pullula di Slavi, gangster, sequestri di persona, polizia corrotta e personaggi dalla moralità discutibile ma con il cuore spezzato.

É un’immersione totale in un mondo parallelo al nostro ma reale e tangibile. “Il prossimo, che dovremmo amare come noi stessi, presumibilmente riamati, è fin troppo spesso pronto a azzannarci; porgere l’altra guancia, se proprio vogliamo, si può fare solo una volta, giacché ne abbiamo due. La violenza ci accompagna dalla culla alla tomba.”

Dritto sui denti è degno di questo titolo, ogni pagina letta arriva forte e colpisce in pieno.

Sarafian getta luce sulle ripercussioni del passato sul presente.

Un chiaro disegno di come le frustrazioni, le violenze e le ingiustizie subite nel corso della vita, segnano una persona e quel che poi sarà.
 

 

 

 

T. Sarafian


L’autore si firma T. Sarafian e di sé rivela che fa l’istruttore di Krav Maga, un sistema di combattimento nato per addestrare l’esercito israeliano, e vive in una città “dell’estremo nord est al confine con la Slovenia”.

 

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