Due come loro




Recensione di Mirella Facchetti


Autore: Marco Marsullo

Editore: Einaudi

Genere: Narrativa

Pagine: 208

Anno di pubblicazione: 2018

 

 
 
 
 
 
 
 

SINOSSI. Shep ha trentasei anni, un’ex fidanzata di nome Viola, della quale è ancora perdutamente innamorato, e una professione insolita. Si occupa degli aspiranti suicidi e lo fa per conto di Dio, all’insaputa del Diavolo, ma anche per conto del Diavolo, di nascosto da Dio. È lui a decidere di volta in volta chi salvare dalle fiamme dell’Inferno. Riceve ogni mese una lista con i nomi, il luogo, la data e l’ora del suicidio. Tutto sembra andare alla grande finché nella lista non compare il nuovo fidanzato di Viola: un avvocatuccio stempiato sulla quarantina, buon partito per il desiderio di sistemarsi di lei. Shep esulta all’idea di accompagnare alla morte il suo rivale, cosí da potersi riprendere Viola. Però gli balza in testa una domanda: perché una persona in apparenza senza segreti vuole ammazzarsi? È allora che comincia la sua indagine.

 

 

RECENSIONE

Due come loro è un libro ironico, dissacrante, surreale che sa alternare il sorriso a momenti delicati ed emozionanti.

L’impatto, devo ammetterlo, è stato un po’ “traumatico”. Non conoscevo l’autore e il suo stile irriverente, così, leggere, da una parte, di un Dio che fa feste a tema, aperi-party e che ha la sindrome del “questo l’ho inventato io” di baudiana memoria (e direi che ne ha tutte le ragioni, in fondo…); e, dall’altra, di un diavolo riflessivo, che ogni tanto entra in modalità Masterchef e che sa anche dare buoni consigli (ma che poi commette il male, così… gratuitamente, perché… lui, in fin dei conti, è il male) è un po’ spiazzante. Ma una volta superato il disorientamento iniziale, ed entrata nell’ottica del surreale, non ho saputo resistere e ho divorato il libro.

Quello che mi ha colpito nel corso della lettura è che, nascosto dietro al velo della leggerezza, dell’ironia e di una scrittura spumeggiante (che dire di un Dio che ha mollato, a tre esami dalla laurea, la facoltà di Psicologia perché “parole sue, lo annoiava la mente degli umani”; di un Dio che anche quando sbaglia, ad esempio, un colore, ha ragione perché “tanto i colori li ho inventati io”, o di un diavolo che vorrebbe solo guardarsi in santa pace Don Matteo?), si cela un romanzo sul senso di colpa che non ti abbandona e sulle fragilità che minano l’esistenza. Un romanzo sull’incapacità di lasciarsi alle spalle il passato e, soprattutto, sull’incapacità di convincersi che, comunque siano andate le cose, c’è un futuro che ci aspetta e che questo futuro ce lo meritiamo anche.

Shep è un bellissimo personaggio, ma anche i protagonisti secondari sono, a mio avviso, tutti azzeccati e lasciano il segno. Ho adorato la figura dello psicologo (a cui si rivolge Shep), famoso a livello internazionale per aver elaborato un nuovo metodo di analisi in cui si parla mentre si fanno cose (tipo montare mensole, costruire armadi). Terapia che non ha un nome preciso e che è conosciuta con un nome molto tecnico: “parliamo e intanto facciamo cose”. Bellissima, poi, la figura della svampita Melinda (la sua apparizione alla fine e le sue parole, le frasi “richiamate”… momento fantastico). Viola, beh… in poco righe e con pochi gesti e parole, l’autore ha trasmesso tutto l’amore che c’è stato (e forse c’è ancora) tra lei e Shep.

Coniugare ironia e leggerezza con temi e personaggi profondi e complessi non è facile, bisogna equilibrare le diverse componenti in modo perfetto e, a mio avviso, Marsullo l’ha fatto, e l’ha fatto alla grande.

Sicuramente Due come loro, non rimarrà l’unico libro dell’autore nella mia libreria.

 

 
 

Marco Marsullo


Marco Marsullo è nato a Napoli nel 1985. Nel 2009 esce il suo primo libro Ho Magalli in testa, ma non riesco a dirlo (Nobus Edizioni), una raccolta di racconti dal tema surreale e grottesco. Nel 2013 pubblica il suo romanzo d’esordio Atletico Minaccia Football Club (Einaudi Stile Libero), che riceve nello stesso anno il Premio Hermann Geiger Opera prima. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache (Einaudi Stile Libero), Dio si è fermato a Buenos Aires (Laterza Editore), I miei genitori non hanno figli (Einaudi Stile Libero), Il tassista di Maradona (Rizzoli), Due come loro (Einaudi Stile Libero). Collabora come editorialista alla Gazzetta dello Sport.