Recensione di Marina Toniolo
Autore: Diego Rossi
Editore: Amazon
Genere: fantasy, mistery
Pagine: 142
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Mi chiamo Linda Stark e sono la prima donna a essere stata eletta Presidente degli Stati Uniti. Da quattro ore un numero è comparso sulla Luna. Un numero che è uscito fuori dal nulla: venticinque, sulla Luna, enorme, visibile a occhio nudo da Washington a Pechino.
Quanto è grande?
Più dell’Africa e dell’Europa messe insieme! Nel mondo tutti stanno aspettando il mio discorso, e io mi sono chiusa nel bagno della sala ovale, a parlare con unospecchio… Non faccio che pensare a quando ero piccola e avevo paura del buio. Mio padre, per educarmi, mi chiudeva in camera la sera, svitando una lampadina.
Dormi, mi diceva.
Piangevo.
Cresci, il buio non ti fa niente.
E poi, dopo quelle parole, sentivo i suoi passi che scendevano le scale.
Una notte, tremando, ho alzato le coperte e mi sono accorta che c’era una bella Luna splendente fuori dalle tende, luminosa, sicura di sé.
La Luna, dicevo, la Luna mi tirerà fuori da questa brutta storia.
È così che ho iniziato a cercarla. Ogni sera alla stessa ora, per farmi forza, cercavo la Luna.
E adesso? Cosa sta succedendo lassù?
Recensione
Alle volte si ha la piacevole sorpresa di una storia fresca, scorrevole e intrigante. In un libro che passerebbe quasi inosservato in una libreria si nasconde un gioiellino di mistery e fantascienza che ha il grande pregio di riportare i lettori all’infanzia, quando tutto è misterioso e i segreti dell’universo sono svelati dai libri di Verne.
Qui c’è l’autentica passione di uno scrittore che, con notevole cultura e maestria, ci accompagna in un nuovo viaggio dalla Terra alla Luna. In una notte d’estate un misterioso numero compare sulla superficie lunare, milioni di persone restano con il naso all’insù chiedendosi se la fine del mondo si sta avvicinando.
Un gruppo di scienziati con la Presidente Stark andranno in missione per comprendere la vera natura del messaggio. Da Galileo a Verne, dai Goldsteinai viaggi Apollo, seguiamo una storia che parte dall’antichità per arrivare a un prossimo futuro. Qual è la minaccia che incombe? Raziocinio e istinto troveranno un equilibrio?
Leggendo sono stata travolta da innumerevoli sorrisi: erano tutti i ricordi delle storie fantastiche lette da piccola che qui trovano un gradevole punto di incontro. E’ una storia ottimista ma non buonista; è la fusione tra yin e yang, è la conferma che l’uomo non è solo cervello ma qualcosa di molto più complesso e eterogeneo.
I personaggi sono tutti ben tratteggiati con un fine pennello che evidenzia i chiaroscuri di ciascuno.
Consigliato? Sì, perché abbiamo bisogno sempre di nuove sfide da superare e perché la fantasia deve essere sempre presente per stupire e spingere l’immaginazione.
Notevole.
A cura di Marina Toniolo
https://ilprologomarina.blogspot.com/
Diego Rossi
è un appassionato di fantascienza, gli piace leggerla, immaginarla e provare a raccontarla. Gli scrittori di fantascienza sono poeti e visionari, realisti e impressionisti. La fantascienza non è razzista, non è aristocratica, non è snob. Si scrive su carta ingiallita e riciclata, ha le copertine di Chichoni, di Thole e di Kidd, porta gli occhiali a specchio, ed è libera dalle convenzioni. La fantascienza è licenza, licenza di mentire, di dire la verità, di immaginare il futuro e di ripensare il passato. Citando Jonathan Lethem: “Quello che rende la fantascienza stupenda e complicata è quel misto di speculazione e di favoloso: la fantascienza è al tempo stesso narrativa di pensiero e narrativa di sogno.” Il primi romanzi di fantascienza che ha letto da ragazzo sono stato Dune. Frank Herbert, Jack Vance, Poul Anderson…Per lui resterà sempre questa la fantascienza più cara, anche se la sua biblioteca si arricchisce costantemente di autori straordinari. Recentemente si sta appassionando al percorso Gibson-Sawyer-Doctorow. La scrittrice che non vorrebbemai smettere di leggere è Ursula K. Le Guin. Un autore francese che gli ha dato moltissimo è René Barjavel. Come italiani storici cita Garelli, Aldani e Catani, geniali. Nutre una incondizionata ammirazione per Ugo Malaguti e i suoi Slan, e il suo mito di oggi come curatore è sicuramente Charles C. Finlay di F & SF. Arrivando ai fumetti, il suopersonaggio Disney preferito nasce da due leggende italiane, Guido Martina e Elisa Penna, era il 1969 quando crearono Paperinik. Come regista, segue con ammirazione Michael Bay.
Acquista su Amazon.it: