False verità




Recensione di Giusy Giulianini


Autrici: Elisabetta Flumeri, Gabriella Giacometti

Formato: Formato Kindle

Genere: Thriller

Pagine:​​ 282

Pubblicazione: 2020 (Ottobre)

 

 

 

 

 

Sinossi. La giovane fisioterapista Chiara Colombo, per fuggire da una relazione violenta insieme al suo bambino, accetta l’ospitalità di un ricco e anziano paziente, Giulio Dalmasso. Ma l’uomo viene ucciso e per la polizia è lei la principale sospettata. La posta in gioco è altissima e Chiara rischia di perdere tutto. Disperata, chiede aiuto a Emma, cui Dalmasso si era rivolto prima di essere assassinato, senza però spiegarle il motivo della richiesta. L’investigatrice, affiancata dalla celebre giallista Kate Scott, crede nell’innocenza di Chiara, al contrario del vicequestore Andrea Del Greco, combattuto tra l’amicizia per Emma e la convinzione che abbia scelto il lato sbagliato della barricata. Chi è colpevole della morte di Giulio Dalmasso? Perché ha infierito con una rabbia inaudita? Emma e Kate devono fare appello a tutte le loro capacità intuitive e spingersi oltre le apparenze, alle radici dell’odio, dove si cela una verità sconvolgente e occultata a caro prezzo. Nessuno di loro è innocente. Chi ha ucciso potrebbe farlo ancora.  

 

Recensione

Un progetto davvero intrigante di scrittura seriale questo che, nel ciclo di Emma(Castelli) & Kate (Scott), ha coinvolto quattro scrittrici: Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti, collaudata coppia creativa che ha firmato oltre a False veritàanche il secondo volume della serie Chiedi al passato, Giulia Beyman, che ha inaugurato il progetto con E niente sia ed è autrice del quarto episodio Se nel buio, e Paola Gianinetto, con il terzo volume L’ultimo battito d’ali.

Per False verità, al quinto appuntamento della coppia investigativa Emma & Kate, mi aspettavo un light crime, invece Flumeri e Giacometti mi sorprendono con un giallo in piena regola, che si tinge di incalzanti sfumature thriller.

Emma Castelli, abbandonata la divisa, gestisce con successo la sua agenzia investigativa, tanto da essere convocata da Giulio Dalmasso, imprenditore comasco di primo piano nell’industria manifatturiera della seta.

All’appuntamento nella sua splendida villa liberty di Cernobbio, Emma però lo trova cadavere, vittima di un assassino che si è accanito su di lui con inusitata ferocia.  In attesa delle forze dell’ordine subito convocate da Emma, viene raggiunta sulla scena del delitto da Chiara Colombo, fisioterapista del defunto, e Lucia Pozzi, la governante cinquantenne con evidenti disturbi cognitivi.

Entrambe le donne rappresentano un palese esempiodella generosità di Dalmasso: Chiara, invitata a vivere nella villa con il figlioletto, per sottrarla alla violenza dell’ex convivente; Lucia, mantenuta al riparo dal proprio handicap e dai pericoli esterni dopo la scomparsa della madre, prima bambinaia e poi governante dell’industriale.

Alla notizia che è lei l’unica erede del defunto, Chiara vede accentrare su di sé i sospetti degli inquirenti e l’odio della sorella e del nipote del defunto. Si rivolge allora a Emma Castelli chiedendole aiuto per liberarsi di qualunque accusa e anche della persecuzione dell’ex convivente che minaccia di portarle via il figlioletto.

L’indagine sarà complessa, anche per il venir meno della consueta complicità di Emma con l’ex collega Del Greco, che sembra non vedere altro colpevole possibile a parte Chiara. L’apporto di Kate però, abilissima nelle ricerche in rete e dotata di un intuito spiccato, sarà decisivo a dispetto della sua agorafobia che la costringe tuttora tra le mura della pur splendida Villa Mimosa.

Come dicevo in apertura, un giallo classico, di solida trama e impeccabile indagine. Un giallo ben recitato da un nutrito cast di personaggi, credibili e convincentemente sviluppati nei rispettivi caratteri, uno quasi per ogni colpo di scena della storia. Da Chiara, smarrita nell’improvvisa solitudine che la assale dopo la morte del suo benefattore, a Lucia Pozzi, quasi una bambina nel suo attaccamento a Dalmasso e nelle sue furie improvvise; da Pietro Sacchi, l’ex convivente di Chiara, scaltro e violento manipolatore, a Liliana Dalmasso, sorella del defunto, avida di soldi e privilegi; da Adelina, la fedele segretaria dell’imprenditore che forse l’amava in silenzio, al nipote Massimo che custodisce più di un segreto.

Sopra tutti però, Emma e Kate: l’una istinto e l’altra razionalità, tratti sorprendenti e accattivanti soprattutto perché l’istintiva Emma è però in grado di condurre un’indagine di pieno rigore e la razionale Kate, per un trauma subito in passato, non riesce a vincere il timore di avventurarsi fuori dal suo microcosmo. Coppia ben riuscita comunque, che si compensa e potenzia a vicenda, senza mai perdere empatia e complicità.

Seducenti le atmosfere del lago, sul finire di un’estate di ombre e brividi improvvisi. Perturbante il temporale osservato da Kate attraverso le vetrate di Villa Mimosa, dove “cielo e lago, schermati dalla pioggia, sembrano confondersi uno nell’altro in un cupo amalgama di grigi”. Inquietante il bosco di Cernobbio, prima familiare e amico, che si trasforma “in ombre di creature mostruose che ti corrono incontro per ghermirti con becchi e mani adunche”.

Una scrittura fresca e trascinante, quella di Flumeri e Giacometti, densa di sollecitazioni visive – e non potrebbe essere diversamente vista la loro brillante esperienza nella scrittura cinematografica – e picchi di autentica tensione.  L’inseguimento nel bosco, la notte che si anima di presenze inquietanti nella villa di Dalmasso, la scoperta del luogo segreto, sono sì altrettanti classici del genere, ma proposti con vivacità ed efficacia del tutto originali.

Rancori attuali e colpe passate si intrecciano in un mistero coinvolgente, perfetto anche per una trasposizione televisiva. Una lettura davvero godibile, che mi spiace aver già terminato.

 

A cura di Giusy Giulianini

Giusy Giulianini è nata e vive a Bologna. Legge, molto e da sempre, e scrive un po’: recensioni e interviste agli autori di narrativa giallo-noir, sua passione inveterata, e qualche riflessione personale, in veste di racconto o di romanzo. Quest’ultimo, un thriller emotivo, è fermo al Capitolo XVII e chissà se si muoverà da lì? Se si dovesse descrivere con una frase, questa sarebbe ‘I libri sono il mio peccato e i noir il mio peccato mortale’.

 

 

 

Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti


Sono da anni una collaudata coppia creativa. Esordiscono come autrici di romanzi sentimentali e fotoromanzi, per poi passare a scrivere per radio, pubblicità e riviste. Pubblicano anche diverse guide per gli Oscar Mondadori e successivamente lavorano come sceneggiatrici televisive di lunga serialità. Affrontano generi diversi, dalla commedia al sentimentale, dal giallo al dramma in costume. Operano come editor e supervisori di fiction tv (Carabinieri, Cuore contro cuore, Orgoglio, Al di là dellago, Angelo il custode). Tengono corsi di scrittura creativa per insegnanti e alunni delle scuole elementari e medio superiori.  Dal 2013 sono tornate al mondo dell’editoria e hanno pubblicato con Sperling & Kupfer. I diritti del libro L’amore è un bacio di dama sono stati acquistati negli Stati Uniti, in Spagna, Germania, Regno Unito, Polonia, Francia, Bulgaria e Israele.

 

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