Recensione di Viviana Trifari
Autore: Valérie Perrin
Editore: E/O
Traduzione: Alberto Bracci Testasecca
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 476
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi”. Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile permtutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.
Recensione
Come può, un romanzo che narra le vicende di una guardiana di cimitero, essere un inno alla vita?
Eppure Valérie Perrin riesce in questo miracolo, riesce a rendere leggero e brioso un luogo di morte, riesce a trasformare il cimitero in un posto pieno di vita.
La protagonista è Violette Trenet in Toussaint, (cognome che in francese indica proprio il giorno dei defunti) con una vita così difficile e piena di sacrifici, da bambina “oggetto” delle famiglie affidatarie a mamma “chioccia” e modello per la sua splendida creatura, luce dei suoi occhi: Léonine, avuta con Philippe, uno sfaticato figlio di papà, che nei primi anni le ha fatto credere che potesse essere amata e desiderata per poi tradirla con tante donne diverse e abbandonarla da un giorno all’altro senza il minimo riguardo.
Nella storia troviamo personaggi di contorno che rendono il romanzo “delicato e divertente”, pur facendo mestieri pesanti, come i becchini o i proprietari di pompe funebri.
Anche Violette è una donna piena di sorprese, sembra pacata e senza pretese invece ha “l’estate sotto l’inverno”
Un giorno nel suo cimitero arriverà Julien Seul (altro cognome che la dice lunga) a far prendere una piega diversa alla vita piena di abitudini e riti di Violette.
Da quel momento niente sarà più uguale a prima.
Non voglio dilungarmi sulla storia, perché è piena di colpi di scena e merita di essere scoperta dal lettore, inebriandolo e facendogli spuntare sul viso talvolta una lacrima, talvolta un sorriso.
Credo che sia il “mio libro” del 2019.
Leggerlo vi arricchirà e vi mancheranno Violette e i suoi personaggi una volta girata l’ultima pagina, forse vorreste passare a farle visita o forse no, visto il luogo di lavoro!
A cura di Viviana Trifari
https://www.instagram.com/librialvolo
Valérie Perrin
Valérie Perrin ha lavorato a lungo come fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi. Il suo romanzo d’esordio, è stato pubblicato in Italia da Nord nel 2016. Nel 2019 Cambiare l’acqua ai fiori viene pubblicato in Italia da E/O.
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