Recensione di Mirella Facchetti
Autore: Enrico Brizzi
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Pagine: 662
Data di pubblicazione: Mondadori (4 giugno 2019)
Sinossi. Intenzionati a celebrare degnamente i centocinquant’anni dell’Unità nazionale, quattro amici si portano in Alto Adige per intraprendere un grande viaggio a piedi alla volta della Sicilia. Il gruppo procede lungo strade e sentieri della provincia italiana, capaci di portare in dono volti, storie e accenti sempre diversi, e intanto fioriscono i segnali che indicano come inevitabile un appuntamento fatale al quale i nostri sarebbero lieti di sottrarsi. Sponsor dell’iniziativa è la rediviva Società Nazionale di Psicoatletica, la più antica organizzazione del Paese consacrata ai viaggi a piedi; la storia dei conflitti che hanno lacerato nei decenni la società, e l’Italia stessa, finirà per porre domande dimenticate, esercitando un’influenza diretta sugli eventi dell’odierna impresa. Nel libro che conclude la trilogia dedicata ai viaggi a piedi, Enrico Brizzi ci regala un ritratto dell’Italia di oggi e di sempre, e una grande avventura. Spalla a spalla con il narratore, il posato logista Cesare Maggi, il funambolico Max Montefiori e il Longobardo Elvio, il lettore va incontro alle domande senza tempo con le quali ogni uomo, prima o poi, è costretto a fare i conti: tappa dopo tappa, i camminatori si ritrovano a sondare i misteri che regolano l’amore e l’amicizia, il legame con il proprio passato e con la propria terra.
Recensione
Vi avviso subito, questo libro presenta una grande controindicazione: fa venir voglia di lasciare tutto, stabilire scrupolosamente una meta e iniziare a camminare, meglio se in compagnia, per raggiungere la meta prefissata.
Perchè, questo libro, è un viaggio attraverso il nostro Paese, i suoi dialetti, la sua gente, è un inno alla fatica, all’amicizia e alla bellezza di raggiungere il traguardo fissato.
È un salto nella storia passata, quella che ha portato all’Unità d’Italia, perchè Brizzi e i suoi compagni, con le loro imprese, celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia e ridanno, allo stesso tempo, luce e splendore alla Società Nazionale di Psicoatletica, la più antica organizzazione dedita ai viaggi a piedi, nata nel 1861.
Amicizia, storie personali che si intrecciano, ricerca interiore, sono tutti elementi che caratterizzano e danno un quid in più a questo “diario di bordo”. Se devo fare una critica e ricercare il classico “pelo nell’uovo”, ritengo che il romanzo sia un po’ troppo lungo e, soprattutto all’inizio, “appesantito” da salti temporali (il racconto dei viaggi dell’antica Società Nazionale di Psicoatletica) che rischiano un po’ di spiazzare il lettore e rendere non fluidissima la lettura.
A parte questi piccoli dettagli, ritengo però che il romanzo sia estremamente interessante e sicuramente troverà il favore di chi ama i reportage di viaggi, di chi ha voglia di un romanzo particolare, diverso dai soliti o, semplicemente, di chi vorrebbe lanciarsi nell’avventura dei viaggi a piedi e non trova mai lo stimolo giusto.
Qui troverà sicuramente l’input necessario per mettersi lo zaino in spalla e partire.
Niente più scuse!
Enrico Brizzi
scrittore italiano, è figlio di un professore di Storia moderna all’Università e di madre insegnante di scuola superiore. Frequenta da adolescente il Liceo “Galvani” della sua città (che diventerà storpiato in “Caimani” nel primo libro). Esordisce non ancora ventenne con il suo primo romanzo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, tradotto in ventiquattro paesi e divenuto film nel 1996. All’ingombrante esordio l’autore ha fatto seguire il tenebroso “Bastogne”. Nel 2003 ha sposato Cristina Gaspodini, già curatrice del volume “Il mondo secondo Frusciante Jack”. Fra gli autori italiani che più l’hanno influenzato, Brizzi ha sempre citato al primo posto Pier Vittorio Tondelli. Nell’aprile 2008 ha intrapreso un secondo viaggio sulle orme dei pellegrini medievali, durato oltre due mesi, fra Roma e Gerusalemme. Nel novembre dello stesso anno ha dato alle stampe per l’editore Laterza una raccolta di sette racconti dedicata alla propria città, dal titolo “La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco”, ristampata due volte nel giro di quindici giorni. La trilogia dedicata al viaggio si conclude nel 2011 con “Gli psicoatleti”. Tra gli altri suoi libri citiamo almeno “La vita quotidiana in Italia ai tempi di Silvio” (Laterza, 2010), “L’arte di stare al mondo” (Mondadori Electa, 2013), “Di furore e lealtà. La mia vita raccontata a Enrico Brizzi” (Mondadori, 2014, scritto con Vincenzo Nibali), “Il meraviglioso giuoco. Pionieri ed eroi del calcio italiano 1887-1926” (Laterza, 2015), “Il cavaliere senza testa” (Ponte alle Grazie 2018), “Il diavolo in Terrasanta. Viaggio per terra e per mare da Roma a Gerusalemme” (Mondadori, 2019).
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