Glock 17




Glock 17. La pazienza dell’odio

Recensione di Chiara Alaia


Autore: Emanuele Bissattini

Editore: Round Robin Editrice

Genere: Noir, Thriller

Pagine: 324

Anno di pubblicazione: 2017

 

 

 

 

Sinossi. “Lo chiamano il Gatto perché ha sette vite. Ne ha già consumate cinque. Roma, quartiere Primavalle: il Gatto è Ettore, il killer dell’ultima corsa. Se perdi quella, a casa non torni. Mai più. L’ordine nella sua officina è quello che si è imposto nella vita. Ogni attrezzo ha il suo posto perché ogni chiave ha la sua funzione. E se la donna che gli hanno chiesto di rintracciare ha un guinzaglio al collo come un cane, il Gatto riporta l’ordine delle cose nell’unico modo che conosce: vendetta. Un affare mai a buon mercato, neanche per Francesco, il broker della mala salito sull’ultima corsa per salvare la sorella. Accanto al Gatto c’è Sigmund, un camaleonte che trova quiete dietro al banco di fiori di fronte a Regina Coeli. Sigmund è Il Tedesco, ma la sua terra è il suo passato, e i suoi ricordi sono la sua condanna con fine pena mai. Roma non è la città Eterna. Roma è il buio che prende forma quando la luce è solo un lumicino acceso di fronte a un volto che si nasconde e attende. Fermo e senza respirare. La notte è il territorio di caccia che non t’aspetti. E i cacciatori diventano prede che non si accorgono di quanto reale possa essere il male.”

 

 

Recensione

Si intitola “Glock 17. La pazienza dell’odio” l’avvincente esordio letterario di Emanuele Bissattini, pubblicato da Round Robin.

Primo episodio di una trilogia che ha come protagonista Ettore, detto il “Gatto”, non stupisce che questo romanzo sia stato selezionato per l’edizione 2017 del Premio Scerbanenco, uno dei più importanti riconoscimenti letterari per il giallo e il noir. Con una doverosa premessa: se siete appassionati del giallo classico, questo libro non fa per voi.

Glock 17 è un noir in piena regola. E non solo per le atmosfere cupe che evoca, in cui l’odore della polvere da sparo si mescola a quello del sangue, i ricordi e gli incubi notturni a un presente fatto di squallore e di miserie umane, senza speranza.

In questo contesto si muove Ettore il “Gatto”, il protagonista del romanzo. Non un detective, non un poliziotto, avvocato o giornalista ficcanaso. Piuttosto antieroe moderno, la cui infanzia è stata spezzata, segnata in modo indelebile dall’omicidio del padre e dallo stupro della madre.

Ettore è un giustiziere solitario, un killer per professione assetato di vendetta, con una propria morale e un obiettivo ben preciso: mettere, per quanto possibile, le cose a posto. Per gli altri, ma anche per se stesso.

Giustizia e ingiustizia, bene e male, assumono così un senso diverso, personale, che va riletto alla luce della visione del mondo di Ettore e dell’odio che arma la sua Glock, la pistola che prima di lui apparteneva al padre.

Sopra le righe è pure la struttura del romanzo. Glock 17 ha una natura cinematografica, si sviluppa in soggettiva, per giustapposizione di sequenze. Gli eventi – o meglio gli episodi – si susseguono a un ritmo serrato, narrati in prima persona dalla voce del protagonista. Scelta coraggiosa, ma efficace, in cui la storia di Ettore emerge gradualmente, man mano che il lettore viene trascinato nella sua mente.

Lo stile di Bissattini è semplice, asciutto e conciso. Capace di racchiudere in poche parole un intero universo di immagini, in cui l’ambientazione rimane sullo sfondo, presente ma non invadente. Quello della Roma cara all’autore, la Roma delle periferie e dei personaggi che le animano, come Sigmund il “Tedesco”, l’aiutante di Ettore. O Lucilla, la sua protetta, che lavora nell’officina usata dal “Gatto” come copertura.

Con queste premesse, le aspettative per i prossimi romanzi della trilogia non possono che essere alte.

 

 

 

Emanuele Bissattini


Emanuele Bissattini, scrittore noir e autore, si occupa di story telling, scrittura creativa, sceneggiatura e copy writing. Nasce giornalista d’inchiesta sociale – il Manifesto, L’Espresso e Il Messaggero – e da allora il gusto per le periferie non lo ha mai abbandonato. Nel 2017 ha pubblicato per Round Robin Editrice il suo romanzo d’esordio “Glock 17, la pazienza dell’odio”, primo volume di una trilogia, seguito nel 2018 da “47. L’oscurità del Golem”. Sempre per Round Robin è co-autore de “Il Buio, la lunga notte si Stefano Cucchi” (2018), graphic novel, che apre le porte sul caso di cronaca che ha sconvolto l’Italia.

 

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