Recensione di Manuela Fontenova
Autore: Andrea Gerosa
Editore: Andrea Gerosa
Genere: thriller
Pagine: 255
Anno pubblicazione: 2014
Quando viene trovato il cadavere di una giovane modella, deturpato da ferite che riportano alla memoria una serie di delitti commessi circa 15 anni prima, l’ispettore Luca Veloso, stenta a credere che il Maestro, sia tornato a mietere vittime. Eppure sembra proprio lui, il modus operandi è il medesimo e la nuova ondata di violenza rischia di risucchiarlo nel vortice di un doloroso passato mai veramente superato.
La tipologia delle vittime è la stessa, giovani e bellissime modelle, e l’assassino nella sua imprevedibilità costringe le forze dell’ordine a lottare contro il tempo, affinché nessun’altra ragazza cada nelle sue mani. Una proficua collaborazione tra polizia e carabinieri, un viaggio nella nostra penisola, partendo da Verona, alla ricerca di un uomo che sembra divertirsi a seminare terrore e morte, seguendo le tracce dei granelli dei sabbia che il killer lascia su ogni sua preda. Una bustina di plastica trasparente con della sabbia, posizionata nella bocca delle ragazze uccise, è l’indizio che dà il via al gioco, una sfida rivolta direttamente a Veloso, che dopo anni torna ad affrontare l’ombra di un criminale che l’ha segnato per sempre. Ma da dove iniziare?
La sabbia è il filo su cui si snoda la vicenda, e non solo perché è l’elemento chiave dell’indagine. Andrea Gerosa infatti riesce a fondere nella storia anche nozioni scientifiche su questo meraviglioso ma forse poco conosciuto materiale. Ci introduce nel mondo del collezionismo, che abilmente lega agli eventi della sua storia.
Un thriller costruito ad hoc: c’è tutto ciò che ci si aspetta di trovare. Un protagonista ben caratterizzato, Luca Veloso, commissario di polizia dal passato travagliato ma profondamente devoto al suo lavoro…
“Doveva esserci certo una buona dose di pazzia nell’aver scelto il mestiere del poliziotto, ma alla base di quella scelta insensata c’era uno spiccato senso di altruismo e sana ambizione; c’era la volontà di servire degli sconosciuti che ci vivevano intorno, per donare loro la tranquillità che meritavano. Nulla che avesse a che vedere con la follia delle persone cui davamo la caccia che invece, con il loro comportamento criminale, procuravano agitazione, disordine e ansia, fino ad arrivare alla peggiore delle sensazioni che un uomo possa trovare: la paura”.
Notevole anche la protagonista femminile, il Tenente dei Carabinieri Camilla Dell’Angelo, indispensabile per la risoluzione del caso…
“Me ne parlavano come di una donna piuttosto impegnata nell’Arma, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche nel dribblare i corteggiamenti dei colleghi. Sembrava a lei importasse solo la carriera e di ciò non potevo che compiacermi”
Tutti i personaggi sono ben definiti, così come lo è l’intero romanzo. Un punto di forza di questo scrittore è proprio la chiarezza e la linearità nello stile. La scrittura è limpida, fluida ed immediata. Ogni dettaglio, ogni luogo, ogni prova, tutto è spiegato minuziosamente. Ho particolarmente apprezzato in questo senso, che sin dalle prime pagine venga data la parola all’ispettore Veloso per raccontare la propria storia personale. Non succede, come in altri romanzi, che le vicende passate del protagonista si debbano ricostruire pagina dopo pagina, cercando di unire tutte le informazioni. No, Gerosa mette subito le carte in tavola, i suoi personaggi non hanno segreti per il lettore, che segue la storia senza intoppi.
Personalmente avrei preferito personaggi meno stereotipati, che si allontanassero un po’ dai cliché (dell’ispettore ad esempio) tipici di questo genere, ma tutto sommato il libro è godibilissimo e ben scritto, la storia avvincente e sempre coerente. È importante sottolineare come l’autore abbia scelto una strada rischiosa e non facile, pubblicando da solo i suoi romanzi. Sì, romanzi, perché i lettori hanno premiato la sua intraprendenza permettendogli di continuare la serie dell’ispettore Veloso con altri due capitoli “Oscura Memoria” e “Anime mute” (quest’ultimo uscito da pochi giorni). Quindi tanto di cappello ad uno scrittore che, senza una casa editrice alle spalle, sta portando avanti un progetto ambizioso.
Non ho letto ancora il secondo capitolo, ma so da fonti certe che le novità saranno tante così come i cambiamenti, e non meno importante la notizia non ufficiale di una futura e auspicabile collaborazione con la casa editrice Eclissi.
Le premesse ci sono, il personaggio ormai si è fatto conoscere dai lettori, non posso non augurare un grande in bocca al lupo ad Andrea Gerosa, in attesa di leggere una nuova avventura dell’ispettore Veloso.
Andrea Gerosa
Andrea Gerosa nasce a Verona nel 1965 e attualmente vive con la famiglia a San Martino Buon Albergo, a pochi chilometri della città natale. Giunge alla scrittura dopo una vita passata a lavorare con i numeri e una passione per la lettura (thriller in particolar modo).
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