Recensione di Anastasia Frollo
Autore: Gianni Farinetti
Editore: Marsilio
Pagine: 353
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Sinossi. Lo sceneggiatore Stefano Guarienti, giunto da Roma nel buen retiro dell’ Alta Langa Piemontese, propone al sindaco grossolano e volgare di un paesello – tra il serio ed il faceto – di organizzare per Capodanno un roboante ballo in maschera nel cadente castello locale. Volendosi accattivare il favore della cittadinanza, il sindaco coglie l’occasione con ben pochi indugi buttandosi a capofitto nei preparativi della grande festa. L’idillio però viene rotto dall’assassinio del rozzo sindaco proprio nel mezzo del ballo che doveva significare la sua autocelebrazione. Il panico prende il sopravvento tra i paesani in maschera, ma la risoluzione del giallo è dietro l’angolo: uno sceneggiatore e un maresciallo, questa è la coppia solo all’apparenza improbabile che si farà in quattro per scovare il responsabile del terribile delitto.
Il Ballo degli Amanti Perduti è un romanzo giallo atipico, considerando che il delitto – evento di rottura caratteristico del genere – avviene già oltre la metà della narrazione.
In precedenza, infatti, Farinetti concede ampio spazio all’introduzione ed alla caratterizzazione di un gran numero di personaggi dalla natura più varia: sono infatti descritti minuziosamente, a volte forse con una dovizia tale da rallentare eccessivamente il flusso narrativo.
In seguito alla scoperta del delitto, i fatti si succedono con un che di grottesco, di assurdo, portando la narrazione su un genere abbastanza difficile da identificare, in bilico tra l’onirico e la Commedia Umana con le sue stratificazioni sociali.
L’ambientazione regionale è curiosa e riveste una notevole importanza nel complesso dell’opera, che presenta anche dei dialoghi in dialetto stretto non di immediata comprensione per i non autoctoni.
Questo libro particolarissimo rappresenta un mix di generi, tra il giallo, il romanzo di riflessione e quello d’amore. Da leggere assolutamente se siete alla ricerca di un’opera eclettica, tale da cavalcare diversi generi narrativi in maniera delicata e riflessiva.
Gianni Farinetti
Gianni Farinetti (Bra, 24 novembre 1953) è uno scrittore italiano. Copywriter, sceneggiatore e regista (ha realizzato alcuni documentari e cortometraggi), Gianni Farinetti ha esordito in narrativa nel 1996 con il romanzo Un delitto fatto in casa, con cui ha vinto il Premio Grinzane Cavour, Il Première Roman di Chambery e il Premio Città di Penne. Nel 1998 ha vinto il Premio Selezione Bancarella con L’isola che brucia. I suoi romanzi sono tradotti nei maggiori paesi europei. Vive fra Torino e l’Alta Langa. È il fratello maggiore del filosofo Giuseppe Farinetti.
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