Recensione di Anthony Brigida
Autore: Lorenzo Maria Pugi
Editore: Porto Seguro Editore
Genere: Gialli/Thriller
Pagine: 163
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. In una Firenze dei giorni nostri, l’ispettore di polizia Riccardo Navarro si trova a indagare su dei misteriosi casi di omicidio di addetti ai Servizi Sociali, esecuzioni estremamente meticolose portate a termine con un fucile Sako. Vessato dal suo superiore per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, dovrà scoprire il filo conduttore che collega tutti quei morti portandolo sulla strada calcata dal colpevole. All’attento scandaglio degli indizi si sommano scoperte personali e intrecci amorosi del protagonista e dei suoi collaboratori.
Recensione
Nella vita a volte bisogna provare a cambiare le proprie abitudini e guardare oltre al proprio naso o uscire come si dice dalla propria “comfort zone”. Questo potrebbe portare ad emozioni negative, certo, ma delle volte può portare emozioni positive. Ed è quello che è successo a me leggendo Lorenzo Pugi con il suo Il caso Sako.
Con questo giallo, Pugi, racconta le avventure dell’ispettore di polizia, Riccardo Navarro. Ironico, donnaiolo e atipico nel suo modo di approcciarsi a lavoro. Affiancato dal suo vice ispettore, Angelo Costanzo, segnato dai sensi di colpa per la perdita dei due fratelli dopo lo scoppio di un’autobomba a causa di un suo errore quando erano nell’esercito, con il quale ha un ottimo rapporto e che non si risparmia a tirargli qualche frecciatina ironica, creando un duo ben affiatato.
A loro si aggiungera Vera Landini, donna seducente e brillante, la quale condividerà molto di più della sola indagine con l’ispettore Navarro.
In una Firenze dei giorni nostri, Navarro e i suoi collaboratori dovranno indagare su dei misteriosi casi di omicidio. Le esecuzioni estremamente meticolose sono portate a termine con un colpo di fucile SAKO e le vittime lavoravano tutte nel campo sei servizi sociali.
I nostri protagonisti dovranno trovare una soluzione al caso il prima possibile perchè il tempo a loro disposizione non è molto, visto le pressioni dei loro superiori.
Cosa spinge l’assassino a colpire le proprie vittime? Vendetta personale o macabro divertimento?
L’ispettore Navarro con il proseguo dell’indagine scoprirà molto di più che l’identità dell’assassino.
Il caso Sako, è proprio come un proiettile di un fucile di precisione. Una volta presa la mira e aver sparato il colpo, va dritto all’obiettivo. Non si perde in congetture anzi corre dritto alla conclusione senza troppi fronzoli.
Questo però porta a vivere le vicende narrate, i rapporti tra i vari protagonisti e anche i dialoghi tutto troppo velocemente e in maniera sbrigativa senza approfondire magari qualche elemento della trama o i rapporti tra coloro che danno vita a quanto stiamo leggendo.
Nonostante la gran velocità della trama non mancano i colpi di scena. I pochi intrecci sono comunque ben fatti.
La lettura è piacevole, non impegnando molto. La poca profondità toglie quella marcia in più al libro non rendendolo perfetto.
Good Shot!
A cura di Anthony Brigida
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Lorenzo Maria Pugi
classe 1989, è insegnante di latino e greco presso un liceo di Firenze, dove vive. Laureato in lettere classiche e specializzato in filologia, ha sempre perseguito la passione per la scrittura; per Porto Seguro Editore ha publlicato “Tempo scaduto” e altri racconti.
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