Recensione di Francesca Petroni
Autore: Enzo Soresi
Editore: UTET
Pagine: 234
Genere: Saggistica
Data di pubblicazione: 31/03/2005 – ebook 17/10/2013
Sinossi. Possiamo riappropriarci della nostra salute. Siamo abituati a considerare il corpo come qualcosa di separato da noi: un organismo il cui “star bene” viene sempre più delegato a medici e specialisti di varia natura. Eppure, ricorda Enzo Soresi ne Il cervello anarchico, il nostro benessere non deve di necessità passare attraverso la medicalizzazione: «Assumersi la responsabilità della propria salute significa in primo luogo adottare uno stile di vita che innalzi il livello di resistenza alle malattie». Un invito, dunque, ad ascoltare con attenzione il nostro corpo, a riavvicinarsi alle sue esigenze e non trascurarne i segnali, che siano essi di natura psichica o fisica. Come dimostrano le ultime scoperte della Psico-neuro-endocrino-immunologia, il nostro organismo è infatti un’unità, un insieme indiviso di mente e corpo la cui crescita armonica dipende dalla comprensione del legame fra eventi cognitivi, emotivi e fisiologici. E il cervello è il luogo dove tutti questi fattori si incontrano: nel suo sviluppo giocano un ruolo importante le nostre emozioni; pensieri e convinzioni si ripercuotono sulla nostra capacità di provare dolore; e anche lo stress psicologico, se da una parte ci aiuta a fornire prestazioni efficienti, è tuttavia in grado di determinare l’insorgere di varie patologie. Attraverso l’analisi di diversi casi clinici, raccontati con la passione e la competenza di un medico che da più di cinquant’anni è all’avanguardia nella ricerca scientifica, Enzo Soresi costruisce un libro rigoroso eppure coinvolgente, approfondito ma scorrevole, invitandoci a riflettere sulla complessa ed eccezionale macchina organica che ciascuno di noi, come individuo, costituisce.
Recensione
“L’esperienza di un’opera medica è molto simile a un componimento sinfonico”.
Quello che il professor Soresi racconta nei primi anni duemila è oggi oggetto della più seria ricerca filosofica, neurobiologica e medica.
Il rapporto mente/corpo come un unicum indivisibile che disintegra il dualismo cartesiano viene raccontato con linguaggio accessibile e scorrevole, portando come esempi gli innumerevoli casi che l’eminente primario ha seguito in carriera.
Forse, in alcuni punti, le ipotesi sono un po’ spinte, in particolare dove l’autore sembra ricondurre molte delle patologie tumorali a problemi psicologici o traumi.
Dopotutto chi non ha vissuto qualche problema personale a volte anche grave? Se a ognuno dovesse venire un tumore (o una malattia autoimmune) per questo motivo, il genere umano sarebbe a due passi dall’estinzione.
Più importante e forse anche più sostanziale nel libro, però, è la luce in cui viene posta la cura anche psicologica del paziente, determinante nel cammino della cura e nei risultati veicolati dai protocolli terapeutici più avanzati.
Oltre che un racconto dettagliato dei casi più significativi, troviamo in queste pagine riflessioni importanti sulla vita, sulla morte e sui problemi etici più pressanti in questi tempi in cui la tecnologia rischia di annullare ogni rapporto empatico.
Come guardarci attraverso lo scorrere del tempo?
Cosa siamo?
“Lo sperimentare la vita e noi stessi diventerà il vero progetto di autocompimento ed ecco il motivo per cui più invecchieremo e più ci saremmo sperimentati, considerando la vecchiaia non certo come un momento di decadenza bensì un continuo aggiornamento del nostro esperimento”.
Consiglio questo libro alle menti curiose, a chi vuole iniziare a indagare il complesso filo che lega corpo e mente da un punto di vista medico e professionale che non perde umanità e calore nel racconto.
Se siete fumatori o anche solo ipocondriaci, va somministrato con cautela.
Enzo Sorsi
A cura di
Enzo Soresi
Enzo Soresi, medico chirurgo, specializzato in malattie polmonari ed oncologia clinica, ha sviluppato tutta la sua carriera presso l’ospedale di Niguarda occupandosi prevalentemente di neoplasie polmonari e pubblicando su questo argomento oltre 150 lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali. Dimessosi dal primariato di pneumologia nel’98 si occupa prevalentemente di prevenzione delle malattie fumo correlate. E’ presidente della Associazione Sanità senza fumo (Istituto Europeo di Oncologia ) e segretario della Associazione Octopus.Libero studioso di neurobiologia ha scritto un libro edito dalla UTET (2005) dal titolo “Il cervello anarchico”.