Il compimento è la pioggia




Recensione di Katia Montanari

e Leonardo Di Lascia


Autore: Giorgia Lepore

Editore: Edizioni e/o

Serie: Ispettore Gregorio Esposito #3

Pagine: 256

Genere: Thriller/Noir

Anno di pubblicazione: 2018

 
 
 
 

SINOSSI. È il 6 dicembre. Mentre in città proseguono i festeggiamenti in onore di San Nicola, una giovane donna viene uccisa in una piccola casa del centro storico di Bari e il compagno appare da subito irreperibile. Apparentemente potrebbe sembrare l’ennesimo caso di femminicidio, avvenuto all’interno di una famiglia disagiata, dove la difficoltà maggiore sembra essere rintracciare l’unico indiziato di colpevolezza. L’ispettore capo Gerri Esposito dovrà arrivare a mettersi contro la sua stessa squadra affinché la verità venga a galla e lui possa mantenere una promessa fatta a una persona davvero molto speciale.

 

 

RECENSIONE

Giorgia Lepore è tornata con un noir dalla trama intrigante e avvincente. E torna con lei anche Gregorio Esposito, già protagonista nei suoi I figli sono pezzi di cuore (2015) e Angelo che sei il mio custode (2016). Gerri, nonostante le lotte interiori e il tormentato passato, metterà le sue straordinarie capacità empatiche e la sua ossessione per la verità al servizio dei più deboli.

La Lepore opta per uno stile linguistico molto vicino a quello parlato, richiamando anche strutture sintattiche proprie del dialetto barese. Alcune parti di dialoghi sono proprio scritte in dialetto ma, anche per chi non lo conosce, è facile comprenderne il significato dal contesto. Questa scelta stilistica, a mio parere, risulta particolarmente azzeccata poiché, insieme a descrizioni dettagliate del territorio barese e di usanze e tradizioni del luogo, aiuta il lettore a immergersi nel contesto sociale e culturale del capoluogo pugliese.

Il delitto scaturisce all’ interno di uno scenario di degrado sociale: prostituzione, spaccio e maltrattamenti in famiglia sembrano coesistere, senza scontrarsi, con la forte religiosità e la voglia di verità e giustizia. Infatti è proprio mentre la città è illuminata, in festa, con la gente che si riversa per le strade a pregare e divertirsi in occasione della festa di San Nicola, che emerge la parte malata della società: come un fiume oscuro, invisibile ai più, che rompe gli argini, rendendosi manifesto e sconvolgendo la comunità.

Un noir scritto con grande maestria e con grande passione interiore, sentimenti tangibili per il lettore mentre sfoglia le pagine; la lotta interiore di Gerri e le promesse fatte – e forse non mantenute – creano un senso di attaccamento e di empatia con il protagonista.

Un noir che balza in vetta alle classifiche del nostro gradimento!

Giorgia Lepore, libro dopo libro, sta maturando sempre di più e sta mettendo tutta se stessa nei suoi romanzi.

Complimenti vivissimi.

 

 

Giorgia Lepore


è nata e vive a Martina Franca. È archeologa, ha collaborato con l’Università di Bari e insegna storia dell’arte presso il liceo Da Vinci di Fasano. Il suo romanzo d’esordio è stato L’abitudine al sangue (Fazi, 2009).
 

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