Recensione di Leonardo Di Lascia
Autore: Alessandro Canale
Genere: giallo
Editore: Marsilio Farfalle
Pagine: 317
Anno Pubblicazione: 2017
Duilio Sciobbica detto Mortaretto («perché se pijo fòco faccio i bòtti» spiega lui), attrezzista saltuario a Cinecittà, gestore con la moglie ex prostituta della trattoria Ventre de Vacca, ladro dalle mani d’oro a cui nessuna serratura resiste, è un uomo assennato e prudente. Eppure, dodici anni fa ha realizzato un leggendario controsgobbo, anticipando – peraltro senza saperlo – una grossa rapina già programmata da altri; e se si è salvato dalle vendette è solo perché è fnito cinque anni in galera per tutt’altri motivi. Mai più vorrebbe riprovarci, ma di fronte al rischio che la sua nuova rispettabile vita di oste, marito e padre vada in fumo, ci riprova. Finendo per imbattersi in un Male molto più orribile di qualsiasi furto, e ritrovandosi imprevedibilmente – ma con gusto – nei panni del giustiziere. Si respira, in questo romanzo di Alessandro Canale dalla trama virtuosisticamente ingegnosa, l’aria allegra e morale, cinica e pietosa, della migliore commedia all’italiana. E ci si innamora di una folla di personaggi.
Il libro di Alessandro Canale è una goccia in mezzo al mare, un’opera che tutti dovrebbero scoprire e iniziare a leggere perché si viene catapultati in una commedia quasi teatrale tipicamente italiana.
Trovo difficoltà nel fare la recensione perché è così spiazzante, che non posso far altro che sollecitarne la lettura: quando si chiude l’ultima pagina, si apre un vuoto. I personaggi ti entrano dentro e ti circondano, dandoti la possibilità di immergerti nel loro mondo, diventano degli amici, e le vicende che li riguardano ci coinvolgono come se fossero nostre.
Il controsgobbo è un libro che è riduttivo catalogare tra i gialli, perché ci sono storie di uomini ed episodi di tutti i giorni, che possono avere una sfumatura di giallo, ma che in realtà fanno parte della vita vera.
Romanzo da non farsi scappare.
Alessandro Canale
è nato a Roma nel 1958. Copywriter e direttore creativo in ambito pubblicitario, è anche autore teatrale. Ha pubblicato Razza Canara (Fernandel 2000), Beoti gli ultimi (Fernandel 2002), Porcodìghel (Garzanti 2010), e ha partecipato alla raccolta Scontrini (Baldini Castoldi Dalai Editore 2004).