Il divorzio non si addice…




Il divorzio non si addice a Enid Balfame

Recensione di Nadia Beggio


Autrice: Gertrude Atherton

Traduzione: Costanza Masetti

Editore: Edizioni LeAssassine

Collana:  Vintage

Genere: Giallo

Pagine: 320

Anno di pubblicazione 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. Sinossi:  Enid Balfame, una bella donna di quarantadue anni, è sposata da ventidue con un politico chiassoso e ubriacone, ben lontano dal suo modo di essere, impeccabile e controllato. È proprio grazie al comportamento irreprensibile che la signora Balfame suscita la continua ammirazione della piccola élite di Elsinore, cittadina a poca distanza da New York, dove si è ritagliata un ruolo di primo piano anche come fondatrice del circolo locale. Sarà però questa la sua vera natura o si tratta solo di una facciata di perbenismo, tipico di quel mondo wasp provinciale di cui lei sembra incarnare il modello irraggiungibile? E che influenze possono avere le nuove istanze emancipatorie delle donne che si fanno strada anche in una sonnacchiosa cittadina di provincia, dove giungono solo gli echi drammatici della prima Guerra Mondiale? Quali elementi giocheranno dunque un ruolo nella morte del marito della donna, colpito da una pallottola sul cancello di casa? Tutti interrogativi che troveranno risposta seguendo fino all’ultima pagina questa storia scritta nel 1916.

 

Recensione

”La signora Balfame aveva deciso di commettere un omicidio”

E’ l’incipit folgorante di un godibilissimo giallo vintage scritto nel 1916!

Ad Elsinore, una cittadina immaginaria ad una manciata di chilometri da New York, La Signora Balfame, mentre guardava assorta i soci del Circolo del Venerdi, in qualità di presidentessa, “capì un po’ scioccata che quella decisione si era fatta largo nella sua mente da mesi, forse da anni. D’altronde non aveva mai agito d’istinto”

Corre l’anno 1916…La Signora Balfame è snella, slanciata ed elegante nell’indossare indossare gli abiti in modo impeccabile. La Signora Balfame è irreprensibile e ha una volontà di ferro, mascherata però da quel comportamento composto, dolce, signorile e affabile tanto apprezzato dalle donne. La Signora Balfame ha quarantadue anni ed è sposata da ventidue anni con il Signor Balfame; Lui era alto e snello, con guance colorite e occhi scintillanti, il “buon partito” del villaggio, ma nel tempo il politico ostinato e furbo si è rivelato anche volgare e ubriacone. Quando ha cessato di amarlo? O da quando aveva cominciato ad odiarlo?

La Signora Balfane vive da sempre ad Elsinore, una tipica comunità della classe media, con tradizioni e vecchi legami di sangue variamente amalgamati, e, anche se in gran segreto disprezza i pregiudizi e il puritanesimo dei suoi  abitanti, è perfettamente conscia che per  ricoprire la posizione della  leader indiscussa “il divorzio non si addice” e quindi l’unica chance che Le  rimane per  diventare una “ rispettabile vedova” è in una parola composta da otto lettere scure e cupe, ma dal significato inequivocabile: OMICIDIO! L’occasione propizia per disfarsi dell’ingombrante marito si presenta dopo una scenata in pubblico del Signor Balfame al Circolo del Venerdì, ma l’imprevisto al premeditato omicidio al veleno è in agguato e così il Signor Balfame muore, mentre rincasa cantando, per un colpo di pistola proveniente dal suo stesso giardino. Chi ha ucciso il Signor Balfame? Noi lettori che dall’inizio di questa storia camminiamo fianco a fianco alla Signora Balfame sappiamo che, se è colpevole per la limonata avvelenata pronta sul tavolo della cucina, non è sua la pistola che ha esploso il proiettile mortale; eppure con l’ inarrestabile incalzare della stampa il dubbio si insinua tra gli abitanti della piccola cittadina e così la Signora Balfame diventa il bersaglio di un caso mediatico che troverà soluzione solo leggendo fino all’ultima pagina di questo giallo.

Correva l’anno 1916, ma l’età questo vintage proprio non la dimostra perché, nel secolo che ci separa da questo giallo-classico, ci siamo scrollati dalle spalle parecchi dei pregiudizi e conformismi che lo animano ma , sono di incredibile attualità alcune dinamiche raccontate; una tra tutte, i drappelli di innocentisti e colpevolisti fomentati da giornalisti rampanti che inseguono lo scoop senza curarsi delle conseguenze arrecate alle persone.

La modernità si respira negli intriganti personaggi femminili, che, l’occhio critico dall’autrice coglie e svela tra vizi e virtù. Donne del novecento che, sotto l’apparente tranquillità borghese, covano aspirazioni per emanciparsi nella società:

  • La Signora Balfame, in bilico tra l’apparire e l’essere. E’ attraente, perfetta , algida, ammirata, presa ad esempio per la tenacia e la dedizione che dimostra verso la condizione femminile o con lo studio approfondito della guerra che imperversa in Europa, è poi anche cinica e fredda calcolatrice pur di raggiungere i traguardi prefissati.
  • Le amiche della Signora Balfame, che, pubblicamente, la difendono a spada tratta pur di scagionarla mentre in privato covano dubbi sulla sua innocenza.
  • L’amica medico Anna Steuer, che non tollera uomini che umiliano e feriscono le donne, la giovane vignettista Alys Crumley  che cerca di affermarsi nel mondo del lavoro , e altre giovani donne che vestono alla moda , fumano e scalpitano poter diventare giornaliste di una famosa testata.

Gertrude Atherton con “Il divorzio non si addice a Enid Balfame” ha raccontato un’accattivante storia di provincia del primo novecento; da autrice donna, con ironia e schiettezza , ha tratteggiato donne senza tempo!

E gli uomini in questo giallo –vintage? C’è il giovane avvocato Rush Dwight e c’è il giornalista d’assalto Jim Broderick …ma per scoprire perché ruotano attorno alla bella e glaciale Signora BALFAME resta una sola cosa: leggere questo imperdibile giallo!

 

 

 

Gertrude Atherton


Gertrude Franklin Horn Atherton nacque nel 1857 e morì nel 1948. Fu una prolifica scrittrice americana dal carattere forte e indipendente, ma anche contradditorio. Di lei oltre ai romanzi ci restano racconti, saggi e articoli riguardanti la politica, la guerra e la condizione femminile. Alcuni dei suoi romanzi sono serviti come trame di film muti, tra questo anche Mrs Balfame che pubblichiamo con il titolo Il divorzio non si addice a Enid Balfame. Il libro risale al 1916, mentre il film è del 1917 e fu diretto da Frank Powell.

 

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