Il giogo dei ruoli




Recensione di Sara Zanferrari


 

Autore: Saveria Chemotti – Mario Coglitore

Editore: Il Poligrafo

Genere: narrativa

Pagine: 206

Anno di pubblicazione: ottobre 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Che fatica la coppia! Dopo l’idillio iniziale, la relazione si complica e tutto va negoziato di continuo; il rapporto di potere, spesso implicito, si sbilancia a favore di uno dei due, mentre all’altro non resta che subire un ruolo che non si è mai scelto. Cosa potrebbe raccontarci Mileva Maric del suo doloroso e controverso matrimonio con Albert Einstein? Chi, tra Cyrano de Bergerac e Rossana, avrebbe potuto cambiare il proprio destino amoroso? E che dire della rinuncia di Sibilla Aleramo all’amore – un amore furibondo, fondamentalista, totalizzante come quello per Dino Campana – per non venirne schiacciata? Le rivisitazioni di questo libro, maliziose, filologiche e serissimamente giocose, partono tutte da un amore spericolato per le storie: lette, raccontate, tramandate; storie che conosciamo, spesso, come se le avessimo vissute in prima persona e che sono la base su cui gli autori hanno costruito un dialogo continuo e polifonico. Quasi come in un doppio a tennis, autori e personaggi si scambiano diritti e rovesci, volée e smash, per esplorare, in una vera e propria “partita dell’immaginazione”, la resistenza di quelli che per comodità chiamiamo classici, ma che dovremmo, invece, considerare amici.

 

Recensione

Destini incrociati si chiama la nuova collana del Poligrafo, curata da Saveria Chemotti. E proprio di destini incrociati parliamo in questo primo, interessantissimo volumeIl giogo dei ruoli”: 18 coppie famose, 36 vite che si incrociano, in un modo o nell’altro, in maniera del tutto inusuale, ma soprattutto sbilanciata, dove uno predomina, l’altro subisce.

Qui ci troviamo davanti a un “gioco”, altresì chiamato “giogo”, un ‘divertissement a 4 mani e 2 sessi, Chemotti stessa con Mario Coglitore, che giocando sui ruoli maschile e femminile quanto mai schematici e dettati dalle convenzioni, li sfidano, li ribaltano, li scuotono, li trascendono. Per farlo utilizzano un metodo assai originale: lasciano che a parlare siano i protagonisti e ne escono davvero delle belle.

Una sinfonia ironica e spesso pungente, dove gli autori danno voce a 18 coppie famose, in alcuni casi realmente vissute, in altri si tratta di personaggi di libri o tv; il tutto suddiviso in tre capitoli chiamati ‘tempi’, come in un componimento musicale. E all’inizio di ogni monologo dei 36 personaggi una piccola, deliziosa, introduzione tratta da canzoni, poesie, testi, una vera chicca, che ci accompagna gentilmente sull’uscio alla scoperta di chi troveremo ‘al di là’ della soglia.

Se, con una certa, forse, ovvietà, i due autori si dividono fra loro i personaggi in base all’appartenenza al medesimo sesso, tuttavia alla fine di ogni ‘tempo’, i ruoli si invertono: lui parlerà per lei, lei parlerà per lui, e così dunque per tre volte. Operazione tutt’altro che facile, potremmo pensare, eppure sembrano essersi piuttosto divertiti nel calarsi nel personaggio di sesso opposto, perché l’esito è strepitoso. In particolare, la Jane di Coglitore (di Tarzan e Jane) e il Quasimodo di Chemotti (di Esmeralda e Quasimodo) sono imperdibili, ma è lEsmeralda di mano maschile a colpirmi in assoluto più a fondo:

La bellezza talvolta è una maledizione. […] Sono nata libera e la libertà è stata per me una cattiva confidente. Quando ho capito che la prigione dello spirito era ciò che mi veniva chiesto in continuazione, non ho saputo ribellarmi. E ho rincorso stupidamente follie d’amore, se di amore si è mai trattato, soltanto perché speravo in un riscatto definitivo”.

Molte sono le coppie indimenticabili, per esempio, della letteratura: Paolo e Francesca, Rossana e Cyrano, Ulisse e Penelope, ma anche fra gli autori, Simone de Beauvoir e Jean Paul Sartre o addirittura fra l’autore e la sua protagonista, Emma Bovary e Gustave Flaubert.

Risulta forse qui più esplicito il gioco degli autori: che cosa si direbbero Emma e Gustave se si parlassero?

Ad Emma sarà andato bene il ruolo che il suo autore le ha affibbiato? O piuttosto avrebbe voluto poter scegliere un finale diverso? E allora, facciamoglielo dire una buona volta il suo pensiero!

Psicologia fine, passioni travolgenti, spesso ribellione (mi riferisco per lo più, da donna, alle eroine!), punti di vista ribaltati, grande eleganza e cultura letteraria squadernati inaspettatamente sotto forma di ironia sottile. Insomma, un libro davvero originale, inaspettato, che provoca, che fa sorridere, per palati fini e fini spiriti.

Una serie di riflessionia quattro mani in un retrobottega sui rapporti fra maschile e femminile, nei quali piuttosto che la belligeranza, specie ad una certa età, forse tornano più conto indulgenza e divertimento. E così facendo, forse, alleggerire un po’ i gioghi…

 

A cura di Sara Zanferrari

 poesiedisaraz.wordpress


 

 

Saveria Chemotti, Mario Coglitore


Saveria Chemotti ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea e Letteratura italiana di genere e delle donne presso l’Università di Padova. Ha scritto numerosi saggi sulla narrativa e la poesia del Novecento italiano e dedicato molte ricerche alla storia e alla scrittura delle donne. Ha pubblicato i romanzi: La passione di una figlia ingrata (2014), Ti ho cercata in ogni stanza (2016), Siamo tutte ragazze madri (2018) con l’editrice L’Iguana; A che punto è il giorno. Racconti (Apogeo, 2019); Quella voce poco fa (Iacobelli, 2019). Per Il Poligrafo dirige la collana “Soggetti rivelati. Ritratti, storie, scritture di donne”. Vive e lavora a Padova.

Mario Coglitore ha insegnato Relazioni internazionali e Storia contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Attualmente collabora con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Area di Filosofia politica. Ha scritto monografie, saggi e articoli di argomento filosofico, storico e storico-culturale. Sul versante della narrativa con Cleup ha pubblicato: Tris. Per una teoria dei sussurranti (pamphlet semi-serio) (2016) e In seconda fila. Schizzi d’autore (2020). Per Il Poligrafo è uscito Viaggi coloniali. Politica, letteratura e tecnologia in movimento tra Ottocento e Novecento (2020).

 

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