Il lato nord del cuore




Recensione di Sabrina De Bastiani


Autore: Dolores Redondo

Traduttore: Marcella Uberti-Bona

Editore: DeA Planeta Libri

Genere: thriller

Pagine: 670 p.

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Il lato nord del cuore è il luogo più desolato che esista.

«Dolores Redondo è la regina del thriller letterario»Carlos Ruiz Zafón

 

Sinossi. È l’agosto del 2005, e Amaia Salazar è una giovane e brillante detective in forza alla Policía Foral della Navarra, quando raggiunge il quartier generale dell’Fbi a Quantico per partecipare a un seminario riservato agli ufficiali della Europol. Sotto la guida dell’agente speciale Aloisius Dupree, Amaia e colleghi studiano il caso di un serial killer con una perversa predilezione per le catastrofi naturali e la tendenza a inscenare rituali di una precisione liturgica. A sorpresa, Amaia si ritrova cooptata nella squadra investigativa diretta a New Orleans alla vigilia del peggior uragano della storia recente, con l’obiettivo di battere l’assassino sul tempo e sventare i suoi piani di morte. Ma una telefonata proveniente dal paesino di Elizondo, nella valle del Baztán, risveglia i fantasmi della sua infanzia, costringendola a fare i conti con i ricordi e con la paura. E ad affrontare ancora una volta “Il lato nord del cuore”.

 

 

Recensione

 “Amaia vuole dire ‘fine’, ‘la fine’. Altri dicono che è il nome della prima madre. La madre di tutti. Il principio e la fine.”

Il lato nord del cuore”, prequel alla fortunata  trilogia del Baztán, ciclo con protagonista l’ispettore di Polizia Amaia Salazar, è, come ci ha abituato Dolores Redondo, voce dalla timbrica e dal tono inimitabili ed inconfondibili nel panorama del thriller mondiale,  un romanzo ipnotico e fuori dai parametri classici che hanno decretato e continuano a sancire il successo del genere.

Di fatto tutta la trilogia

“(…) è sempre stata fuori dagli schemi e ha una sola opzione, fare di questo la propria forza.”

Cosa che Redondo interpreta alla perfezione costruendo storie potentissime, accompagnandole con una scrittura al contempo scabra ed evocativa, non mancante di poesia ma anche di rara, concreta efficacia, e garantendo così, al passo che contrappunta le pagine,  l’andamento di una grande  narrazione alla Marquez, alla Allende, declinato in chiave ispanica.

Per intenderci ampio respiro e poca urgenza, interiorità e ricordo.

Elementi che di primo acchito potrebbero risultare totalmente in antitesi con la gestione della suspense, dell’imminenza, del thrilling.

Ma Redondo, che innesta l’elemento magico, il folklore spaventoso o salvifico attingendo alla smisurata tradizione del Baztán,  nella realtà piu’ tangibile

“Ci sta dicendo che nel Baztàn credono ancora alle streghe?”

“Non è questa la domanda, piuttosto dovremmo chiederci se ci sono ancora streghe nel

Baztàn …”

riesce anche in questa magia e  rende non solo possibile tale fusione di elementi e canoni inversi,  ma assolutamente catturante.

Si tratta di  magia buona, non a caso l’autrice ha trascorsi nel mondo dell’alta gastronomia, che sta nel curare un romanzo come un buon piatto. Seguirne la cottura  a fuoco lento ove occorra, a fiamma viva per gli ingredienti che lo richiedano.

Così come la Piperrada, celebre piatto della cucina basca che può essere un  contorno ma anche, con l’aggiunta di altri elementi, un piatto unico, e che  riproduce i colori della bandiera dei Paesi Baschi, così i romanzi di Redondo mettono in scena tutta la scala cromatica del thriller, garantendo un’ esperienza di lettura unica e riuscitissima.

Un thriller irrituale che si fonda  sul rito.

Laddove ci si addentri nella storia di Amaia Salazar, e se non è accaduto ancora, accadrà presto

“Io non sono qui per caso, vero?”

“Perché, lei crede nelle casualità’”

si capisce subito che è proprio la storia a dettare il tempo della lettura, inutile voler far le corse a divorare le pagine travolti dai colpi di scena sapientemente disposti, ben presto ci si accorgerà di essere intrappolati in una tela di ragno, chiamati ad assecondarne i ritmi e i percorsi.

Non fa eccezione dunque, anzi,  questo magnifico ed immaginifico Il lato nord del cuore”, che si snoda tra il natio Baztán, che Amaia vorrebbe associare ad un  passato sepolto  ma che sgomita e si impone sul suo presente, e da Quantico si sposta a New Orleans, nell’occhio del ciclone di un uragano, nell’epicentro di una cittadina che ha  nell’esoterismo e nelle credenze magiche il suo dna più profondo.

La natura sembra ribellarsi agli uomini e fare il gioco di un perverso assassino seriale coprendone le mosse, sparigliandone al vento le tracce

“Quello che cerchiamo è un demonio, e la sua più grande astuzia è farci pensare che quanto abbiamo davanti agli occhi è una cosa diversa da ciò che è veramente.”

Ma Amaia Salazar già una volta è stata salvata dalla tempesta, ed è l’unica che può ascoltarne la voce, annusarne la direzione.

“Perché fa di tutto per essere la paglia?”

Lei lo guardò con espressione confusa.

“Paglia nella paglia. Conosco uomini e donne pronti a uccidere pur di essere l’ago nel pagliaio. E molti che non lo sono affatto, tentano a tutti i costi di sembrarlo. Ma lei lo è, lei è l’ago nel pagliaio. (…)” “Lei non riesce a confondersi con lo sfondo, Salazar. E la cosa più probabile è che non ci sia mai riuscita (…)

Il lato nord del cuore” è il compiersi del destino di questa grande protagonista.

Quello dei lettori è di restarne totalmente e meravigliosamente compromessi e avvinti.

 

 

 

 

Dolores Redondo


Dolores Redondo Ha studiato Legge, poi ha deciso di diplomarsi chef e di aprire un ristorante di cucina basca. Ha iniziato la sua carriera letteraria scrivendo racconti e storie per bambini.  Nel 2009 ha pubblicato il primo romanzo: Los privilegios del ángel. Il guardiano invisibile (pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 2013) è il primo romanzo della trilogia del Baztán. Accolto con grande favore dalla critica internazionale fin dalle primissime fasi di pubblicazione, è tradotto in 12 lingue. Tra gli altri suoi romanzi: Inciso nelle ossa (Salani, 2016), Tutto questo ti darò (DeA Planeta, 2017), Offerta alla tormenta (Salani, 2019) e L’uomo delle ombre (Piemme, 2020).

 

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