Il male non dimentica




Recensione di Anastasia Frollo

Autore: Roberto Costantini

Editore: Marsilio Editori

Pagine: 525

Genere: Thriller – Noir

Anno Pubblicazione: 2014

 

 

 

 

 

 

 


Tripoli, 31 Agosto 1969. “Italia era lì, davanti a me.
Mi voltava le spalle e guardava il mare, i suoi piedi a solo mezzo dal precipizio.
Quel mezzo metro spaccava in due la sua vita e la mia.
Un passo indietro o in avanti avrebbe cambiato tutto. […]”

“Ci siamo” mi sono detta.
E’ arrivato il momento di rispondere all’interrogativo che ha perseguitato Michele Balistreri per tutta la vita. Dare un volto all’assassino di sua madre Italia.

Libia, estate 1969.
Italia precipita da una scogliera.
Suicidio o delitto?
Muammar Al Gheddafi rovescia la monarchia prendendo il controllo del Paese.
Che ne sarà della Libia?
Roma, estate 2011.
Mentre la Primavera araba scuote il Medio Oriente e la Libia precipita nella guerra civile, il feroce omicidio della giovane Melania Druc e di sua figlia riporta alla memoria di Balistreri ricordi che aveva cercato in tutti i modi di cancellare.
Il terzo capitolo della trilogia è custode di risposte che Balistreri ha cercato per tutta la vita, che sia pronto o meno, poco importa.. Questa volta non potrà sfuggire ai suoi fantasmi.

Costantini chiude la trilogia con questo romanzo ricco di spunti di riflessioni per il lettore riguardo ad esempio la redenzione, l’omertà, la vendetta..
I colpi di scena non sono tanti quanti quelli presenti nei primi due episodi, ma restano comunque incredibili (in particolare verso la parte finale).
Sembra infatti che lo scopo di Costantini non sia quello di creare suspense nel lettore ma piuttosto sviluppare una storia e lasciarla evolvere nella maniera più naturale possibile.
Alcuni passi tratti da “Alle Radici del Male”, infatti, vengono qui riportati forse per rispolverare i ricordi del lettore riguardo le vicende del secondo romanzo.
Il passato quindi si unisce al presente, un vincolo indistruttibile come quello che unisce tutti e tre i romanzi della trilogia rendendola una sola grande storia.
Finalmente ogni personaggio ha quel che si è meritato, in positivo o in negativo, tanti segreti svelati e tante risposte a domande che disturbavano sia il protagonista che il lettore curioso ed appassionato alla storia di Michele Balistreri.
Nonostante io trovi difficile descrivere questo romanzo e dare un giudizio che sia puramente oggettivo, di una cosa sono certa: il finale della trilogia è immenso, proprio come il maestro Roberto Costantini.

 

Roberto Costantini


Roberto Costantini. Ingegnere, consulente aziendale, ha lavorato dodici anni per società italiane e internazionali nel campo impiantistico e ha conseguito il Master in Management Science a Stanford (California). È oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna anche al Master in Business Administration.
Tu sei il male (Marsilio 2011), il primo volume di una trilogia (Alle radici del male, 2012; Il male non dimentica, 2014) con protagonista Michele Balistreri, è il suo romanzo d’esordio, un thriller che prima ancora della pubblicazione è diventato un caso editoriale internazionale, già opzionato per il cinema e in corso di traduzione nei maggiori paesi europei.
In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 e Negoziazione. Come trasformare le tecniche negoziali in abilità istintive con Raffaele Carso nel 1998. Nel 2016 pubblica con Marsilio La moglie perfetta.