Recensione di Giusy Ranzini
Autore: Rita Carla Francesca Monticelli
Editore: Rita Carla Francesca Monticelli
Pagine: 268
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2014
Il quasi cinquantenne detective a capo di una squadra scientifica di Scotland Yard, Eric Shaw, si trova a investigare insieme alla detective Miriam Leroux sulla morte di un pregiudicato, ucciso con due colpi di pistola: uno al collo, in uno stile simile a quello di una inusuale esecuzione, ma preceduto da uno all’inguine, che sembra avere una connotazione più personale.
La sua attenzione sul lavoro è, però, spesso distratta dalla presenza di una criminologa della sua squadra, Adele Pennington, oltre vent’anni più giovane di lui, per la quale si rende conto di avere un interesse extra-professionale, peraltro non ricambiato.
Nel frattempo i dettagli di un delitto molto simile vengono descritti in uno dei tanti blog anonimi sulla rete, della cui esistenza la polizia londinese è completamente all’oscuro. L’autrice del blog si firma col nome Mina, come una delle vittime di un caso di Shaw di molti anni prima.
Ultimamente, nella stampa e critica italiana e straniera, è stato messo in rilievo l’ottimo periodo per i thriller scritti da autrici donne. Sta riscuotendo molto successo sia Il domestic noir, sia la tendenza femminile a dare molta meno importanza alla figura del super eroe poliziotto, permettendo la nascita di storie alternative, diverse dallo standard.
L’incipit del romanzo catapulta subito il lettore nel vivo della storia e l’attesa va crescendo nelle pagine successive, dove si inseriscono le vicende dei personaggi che si intersecano con quelle del protagonista, l’investigatore Eric Shaw.
“È buffo come, quando sei piccola, le persone ti sembrino più grandi di quello che sono in realtà. Ai miei occhi, mentre osservavo le sue scarpe da sotto il letto, quell’uomo mi era parso un gigante. Quando poi me lo sono ritrovata davanti, dopo vent’anni, mi sono resa conto di quanto fosse, invece, decisamente basso”.
La storia si svolge nell’arco di 20 anni e l’autrice è riuscita, in modo egregio, a gestire la linea temporale; la trama é piuttosto semplice, ma ben congegnata ed è costruita intorno a tre personaggi: Il detective Eric Shaw, la sua figliastra Miriam e la bella Adele.
Nei personaggi della storia, contano di più le sfumature che i contorni ben definiti e l’autrice mantiene una posizione neutrale sulla loro etica.
Il risultato è un finale che sorprende, ma, allo stesso tempo, ti dà delle risposte parziali e ti lascia il desiderio di proseguire con la lettura del seguito, “Sindrome”.
Rita Carla Francesca Monticelli
Nata a Carbonia nel 1974, Rita Carla Francesca Monticelli vive a Cagliari dal 1993, dove lavora come scrittrice, oltre che traduttrice letteraria e scientifica (Anakina Web). Laureata in Scienze Biologiche nel 1998, in passato ha ricoperto il ruolo di ricercatrice, tutor e assistente della docente di Ecologia presso il Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia dell’Università degli Studi di Cagliari. Amante del cinema, ha mosso i primi passi nella scrittura cimentandosi nella realizzazione di soggetti cinematografici e sceneggiature originali, oltre che di fan-fiction (tra cui “La morte è soltanto il principio”, il romanzo fantasy di argomento egiziano, ispirato al film “La Mummia”, disponibile in ebook dal marzo 2012). Dal 2009 si occupa di narrativa. Tra il 2012 e il 2013 ha pubblicato la serie di fantascienza “Deserto rosso”, composta da quattro volumi disponibili sia separatamente che sotto forma di raccolta: “Deserto rosso – Punto di non ritorno”, “Deserto rosso – abitanti di Marte”, “Deserto rosso – Nemico invisibile”, “Deserto rosso – Ritorno a casa” e “Deserto rosso (la serie completa)”. Grazie alla pubblicazione di questa serie è stata indicata da Wired Magazine come una dei dieci migliori autori indipendenti italiani e ciò le è valso la partecipazione come ospite al XXVII Salone Internazionale del Libro di Torino e alla Frankfurter Buchmesse 2014. Sempre nel 2014 ha pubblicato il thriller “Il mentore” e il romanzo di fantascienza “L’isola di Gaia”. Quest’ultimo è ambientato nella stessa linea temporale di “Deserto rosso” e insieme a esso, e ad altri romanzi futuri, fa parte di una serie fantascientifica denominata Aurora. Nel 2015 ha pubblicato il thriller “Affinità d’intenti” (maggio) e il romanzo di fantascienza “Per caso” (novembre).