Recensione di Maria Sole Bramanti
Autore: Dario Crapanzano
Editore: Mondadori
Pagine: 210
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Milano, 1953: una giovane e bella infermiera viene trovata in un cantiere con il cranio sfondato.
L’ispettore Mario Arrigoni, coadiuvato dal suo staff del commissariato di Porta Venezia, dovrà far luce su questo delitto; e non sarà cosa facile.
Non aspettatevi le indagini della scientifica o gli inseguimenti a cui siamo ormai abituati; questo è un giallo d’altri tempi. Arrigoni ed i suoi ragionano sugli indizi, parlano, riflettono, montano e smontano ipotesi.
D’altra parte, negli anni ’50, non si poteva fare molto di più.
Ed ecco, proprio gli anni ’50 sono i veri protagonisti di questo romanzo, e la Milano del Dopoguerra, che cerca di rinascere al meglio.
Per riflettere, Arrigoni passeggia per le strade del quartiere di Porta Venezia, portandoci alla riscoperta di un tempo lontano: il tempo dei cinema con l’avanspettacolo e delle Lambrette.
Il giallo passa decisamente in secondo piano rispetto all’ambientazione e alla storia; il commissario, attraverso i suoi ricordi, ci fa riscoprire quel tempo in cui per le strade passavano gli arrotini, i materassai e gli spazzacamini. È un libro pieno di buoni sentimenti e valori: la famiglia prima di tutto, ma anche la fede in un partito e il rispetto tra colleghi.
Sono uomini di altri tempi, i protagonisti di questo romanzo. E se anche la trama gialla si evolve un po’ lentamente, come ammette Arrigoni stesso “la nostra inchiesta che non va avanti di un centimetro neanche a spingerla”, è bello tuffarsi in quelle atmosfere, in quei ritmi di vita che ormai sono persi. Arrigoni è davvero un uomo amabile, con la sua passione per i libri e il cibo, con la sua vita semplice e le serate passate a giocare a canasta con la figlia.
Un libro da leggere se si amano i gialli un po’ retrò, i noir in stile Simenon, per intenderci; se non si cercano troppi colpi di scena e si vuole passare qualche ora sul divano, con un sigaro acceso e un buon bicchiere di marsala, proprio come il nostro commissario.
Dario Crapanzano
Dario Crapanzano è nato a Milano, dove si è diplomato all’Accademia di Arte Drammatica di Esperia Sperani e laureato in Giurisprudenza, Dario Crapanzano ha lavorato a lungo nel settore pubblicitario.
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