Recensione di Marco Lambertini
Autore: Åsa Larsson
Editore: Marsilio
Pagine: 400
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2010
Si tratta del secondo libro con protagonista Rebecka Martinsson coadiuvata dall’ispettore Anna Maria Mella. In un piccolo paese vicino a Kiruna all’interno della locale Chiesa, viene rinvenuta orrendamente uccisa un parroco locale Mildred Nilsson, l’omicidio è avvenuto la notte del solstizio d’estate e dopo tre mesi a settembre è ancora insoluto e senza alcuna ipotesi di soluzione. Proprio in quel periodo la diocesi di Kiruna chiede aiuto ad un grande Studio Legale di Stoccolma, dove lavora, o meglio sopravvive ancora profondamente segnata dalla precedente indagine Rebecka Martinsson. Proprio perché Rebecka è originaria di quei luoghi accompagna un avvocato dello studio e poi decide di fermarsi soprattutto perché vuole capire cosa sia successo alla Predicatrice.
Ben presto grazie a lei la polizia viene a conoscenza di attriti e di minacce verbali e non solo che la vittima aveva subito. La storia si snoda intorno ai flash back che dipingono sia Mildred Nilsson sia tutti gli altri personaggi. Nonostante sia un libro corale il personaggio che più colpisce è il paesaggio estremo del Nord della Svezia e come lo stesso sia fondamentale nello sviluppo della trama e soprattutto dei personaggi.
In un finale drammatico la verità verrà a galla lasciando comunque parecchia amarezza in tutti e personaggi coinvolti.
Mildred Nilsson (di Marco Lambertini)La vera protagonista del romanzo è la donna uccisa nelle prime pagine – è come se il suo spirito aleggiasse sul luogo, continuasse a parlare con le persone che l’hanno conosciuta, cosa che avviene tramite diversi flasback.
Mildred Nilsson era una donna dal potere carismatico, attiva, interessata, straordinaria, capace di radunare intorno a sé altre donne, incoraggiandole a non soffrire passivamente, a non essere sempre vittime, usando anche strumenti di pressione spesso sul filo della moralità e legalità.
Inevitabilmente questo porta ad una tensione nei rapporti con gli uomini del luogo, sia gli altri parroci che i laici, tensione che poi sfocerà nell’omicidio. C’è un altro dettaglio interessante per noi lettori di un paese cattolico: Mildred reclamava una maggiore presenza delle donne nella Chiesa, cosa che sembrerebbe invece già avvenuta nella chiesa Svedese, forse non è ancora cosi.Rebecka Martinsson – Anna Maria Mella (di Giusy Ranzini)
Sia in “Tempesta solare” romanzo d’esordio dell’autrice svedese Åsa Larsson, sia in “Sangue versato”, le protagoniste sono una coppia di donne investigatrici: l’avvocatessa fiscalista Rebecka Martinsson e l’ispettrice di polizia Anna-Maria Mella. Sono due donne dalle vite complementari, ognuna delle quali rappresenta un punto di vista sull’indagine, ma anche un modello di esistenza.
Rebecka entra subito nel cuore del lettore ed è questo uno degli elementi di forza dell’autrice. Una splendida figura femminile piena di fragilità, ma che nasconde una personalità forte e penetrante che le consentirà di superare prove terribili.
Anna-Maria Mella, una sorta di Marge Gunderson del film culto dei fratelli Coen “Fargo”, ispettore di polizia della piccola città di Kiruna. E’ una donna dalla vita molto stabile, con un marito e quattro figli. E’ una figura un po’ anomala rispetto alle poliziotte svedesi che hanno sempre qualche problema nel rapportarsi con gli altri.
I due personaggi femminili, hanno entrambe un’ottima caratterizzazione e sono ben delineati nella personalità e nei rispettivi ruoli.
Sono donne che si rivelano, pagina dopo pagina, con le loro debolezze ed è proprio questo il motivo per cui entrano subito in sintonia con il lettore.
Åsa Larsson
Åsa Larsson – (Uppsala, 28 giugno 1966) è un avvocato e scrittrice svedese. Avvocato fiscalista di professione, esercita dal 2003 anche il mestiere di scrittrice. La fortunata serie di gialli che l’ha resa famosa è stata tradotta anche in italiano, pubblicata dalla casa editrice Marsilio e vede come protagonista l’avvocatessa Rebecka Martinsson.
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