Il segreto di Annette




Recensione di Fiorella Carta


Autore: Melissa Campisi

Editore: Self

Genere: Narrativa 

Pagine: 80

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

Sinossi. Chi sarà mai Annette Romano, donna misteriosa che piomba in un lampo nella vita del solitario Italo Provvedi? Come mai tutti a Roma inorridiscono al pensiero di questa nuova coppia?  Giudicano Annette, ma perché? Qual è il segreto che nasconde e come cambierà la vita di Italo?

 

Recensione

Un romanzo breve, una chicca in cui l’autrice è stata capace di rendere al meglio l’atmosfera.
Un uomo solitario, rassegnato, reduce dalla Grande Guerra, affronta il suo dolore e quello altrui nella solitudine di un periodo di stallo prima della nascita del fascismo.
L’assenza d’amore viene colmata dall’arrivo della misteriosa Annette che provoca una rinascita, un entusiasmo in Italo, che nessuno comprende, che nessuno appoggia.
Così nascono i dubbi e sebbene l’amore fra i due regali loro momenti di sole, le nubi sull’identità di Annette aleggiano nei pensieri di Italo.
Un finale forse prevedibile, ma ciò che incanta è il percorso, questo clima perfettamente riuscito, un protagonista tormentato e unico.
Un esordio molto carino che potrebbe essere sviluppato in un romanzo lungo, perché la trama è originale e il tema della guerra e di tutti i suoi strascichi ha sempre il suo fascino se descritta correttamente.

 

 

Intervista

Com’è nato il personaggio disincantato e originale di Italo Provvedi?
Italo Provvei, come non ha potuto non notare chi ha letto il libro, soffre di terribili acufeni. Sono questi fischi incessanti che può udire nelle sue orecchie, derivanti da un trama alle stesse subito in guerra. Nella realtà io stessa per un periodo di tempo ho sofferto di acufeni, gli otorini non sempre conoscono il motivo per cui compaiono (sono ancora sconosciute cause e rimedi), come si può immaginare però sono molto fastidiosi. In quel periodo ho pensato: “voglio un personaggio che soffra la stessa cosa” da lì una serie di “brainstorming” con me stessa durato due o tre giorni mi ha portato a sviluppare l’idea dell’intera storia.

 

Raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura.
Non so di preciso come sia nata, ma so che è nata durante il periodo delle medie. Ho conservato ancora in una chiavetta i miei primi tentativi di scrivere un romanzetto, naturalmente un fallimento
derivante dalla giovane età. Ho ripreso poi questa passione durante gli anni universitari, decisa a coltivarla e a migliorarmi sempre più

 

Progetti in corso? E una domanda difficile: il tuo libro preferito? Quello in cui ti rifugi, che ti ha dato più ispirazione e che regaleresti a chi ami.
Per quanto riguarda i progetti in corso, sto continuando a scrivere e a lavorare ad altre storie.
Per quanto riguarda il libro preferito, ho tre libri del cuore. Ma ve ne citerò solo uno, quello che può entrare nei gusti di più persona e che è “in classifica” da più tempo. Si tratta di “Sai tenere un segreto?” di S. Kinsella. Non è un libro che contiene un messaggio importante al quale prestare attenzione. È un libro divertente, che intrattiene che per qualche motivo continuo a leggere e rileggere negli anni. Lo posseggo dagli anni delle medie e a quei tempi non penso di esagerare nel dire di averlo letto almeno 10 volte. Siccome ha un linguaggio frizzante che arriva a tutti, lo regalerei sicuramente.

 

A cura di Fiorella Carta

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Melissa Campisi


nasce il 20 agosto 1997 a Agropoli. Frequenta il liceo delle scienze umane e si laurea in educatore sociale e culturale presso l’Alma Mater Studiorum a Bologna. Appassionata di scrittura e lettura fin da piccina, si è cimentata con entusiasmo nella stesura del suo romanzo d’esordio “Il segreto di Annette”

 

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