Il sepolcro di Encelado




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Michele Giannone

Editore: Dark Zone

Genere: Mistery/Suspense

Pagine: 270

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Una I e una V vergate col sangue sulla parete di un appartamento accanto al cadavere di un uomo. Ma a Rocca Etnea l’eco di quell’omicidio appare destinata a spegnersi presto. Luca Barresi era il contabile di un clan locale: prima o poi avrebbe fatto una brutta fine, lo sapevano tutti. Dario Greco, sostituto procuratore originario di Rocca, si è visto affidare il fascicolo. Delle indagini, in realtà, non gli importa molto. Ha lasciato il paese anni prima, ma adesso il caso Barresi gli offre il pretesto per tornare e affrontare i fantasmi del passato. Quando al primo omicidio ne segue un altro, ancora più brutale, Greco si rende però conto che a Rocca un pazzo sta colpendo seguendo un macabro rituale. Sul biglietto rinvenuto sul luogo del delitto, infatti, l’assassino ha lasciato scritto un nome: Enceladus. Chi si nasconde dietro questo personaggio mitologico? E qual è il nesso tra gli omicidi e l’eruzione dell’Etna ormai prossima? In un paese che teme di vedersi cancellato dalla lava, tra gente abituata all’omertà, Greco si trova così ad affrontare una difficile corsa contro il tempo per scoprire l’identità dell’assassino e fermarlo prima che sia troppo tardi.

 

Recensione

La casa editrice Dark Zone ha fiuto nello scegliere bravi autori e intricate trame che catturano il lettore e non lo lasciano per un secondo. Quel fiuto di cui sopra non è venuto meno con Il sepolcro di Encelado dove il mistero avvolge la lettura e travolge il lettore che deve per forza seguire la storia fino alla fine pensando, ad un certo punto, a possibili risvolti.

Con una scrittura lineare e senza pretese l’autore trascina il lettore all’interno del suo libro, catturandolo con la sua trama mistery che lo porta a risolvere degli enigmi creati ad arte.

All’interno della narrazione troviamo la storia del mito di Encelado, che viene spiegata per far chiarezza sulle origini del personaggio che prese parte allo scontro tra dei e titani ed ebbe la peggio; la fantasia nell’ideare personaggi che l’autore muove egregiamente come se fosse uno scrittore provetto alla costruzione della sua ennesima creazione, anche se col fantasy ha già confidenza; troviamo anche la suspense propria dei thriller, le descrizioni su personaggi, omicidi e vittime come nel giallo, le indagini proprie del poliziesco il tutto guidato dagli enigmi che scaturiscono dalle domande che si pone il personaggio principale.

Dario Greco un sostituto procuratore che torna nel suo paese natale, Rocca Etnea, per l’indagine su un misterioso e raccapricciante omicidio. All’inizio il mistero sembrava risolto dall’evidenza visto che la vittima aveva dei legami con dei criminali…ma un altro omicidio farà prendere a Dario, e non solo, un’altra strada. Il lettore scarta la prima ipotesi e indaga insieme al personaggio, ma arriva alla soluzione solo verso la fine.

Bravo l’autore a non dare troppi input che potrebbero svelare troppe cose e rendere la trama meno interessante, al contrario Giannone è come un pifferaio magico che si fa seguire ipnotizzando il lettore attraverso la sua scrittura.

Dalla realtà dell’inizio, data dal lavoro di Dario, dalla sua scorta e dalla triste presenza di clan, si passa a un intreccio con leggende e miti che vengono fuori in seguito al risveglio dell’Etna e alla sua pericolosa colata che potrebbe investire e divorare un intero paese.

Il personaggio principale è stato costretto a tornare in un paese che aveva volutamente lasciato per due situazioni che gli avevano lasciato l’amaro in bocca e un’incapacità nel risolverle, quindi durante la storia Dario cercherà anche di dar voce ai suoi due grandi rimpianti.

E anche se all’inizio al lettore Dario potrà sembrare il classico superficiale al quale lanciare qualcosa visto che avrebbe liquidato l’indagine senza approfondire, in seguito lo rivaluta e lo comprende. Solo dopo il secondo agghiacciante delitto le indagini virano verso una nuova pista e tu vuoi scoprire qual è? Anche perché non saranno solo due…Buona lettura!

 

A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

 

Michele Giannone


Michele Giannone è nato quasi mezzo secolo fa (come ama/odia dire lui stesso) a Pozzallo, in Sicilia, dove lavora come impiegato in un’azienda privata. Vive in un paese vicino, Modica. Sposato e padre di due bimbi di nove e sei anni, coltiva la passione per la scrittura sin da quando, per la prima volta, mise mano a penna e carta. Fantasy e giallo i due generi con cui si è sempre cimentato. Ha pubblicato due romanzi di genere fantasy: “Il segreto di Krune” (Dario Flaccovio Editore – 2007) e “La caduta di Krune” (Dario Flaccovio Editore – 2009), oltre al racconto “Il ditirambo di Samarat” nell’antologica “Sanctuary (Asengard Edizioni – 2009).

 

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