Recensione di Fiorella Carta
Autore: Howard Fast
Editore: Edizioni e/o
Pagine: 480
Genere: Narrativa
Anno Pubblicazione: 2015
Se volete capire le fondamenta del sogno Americano avvicinatevi a una delle opere di Howard Fast e, oltre a non rimanere delusi, scoprirete i retroscena di un clichè sempreverde, rimarrete affascinati dalla sua prosa sublime, dalla capacità di trascinarvi nella grande realtà della terra delle grandi conquiste.
Attenzione però a non scambiare questo grande romanzo, il primo di una saga, per una mera descrizione dei fatti.
La profondità psicologica che si nasconde dietro i personaggi principali ci pone di fronte a riflessioni sempre attuali: per quanto i soldi possano regalare potere e fama, niente e ripeto niente, nobilita e arricchisce l’uomo come la serenità della propria coscienza e l’animo colmo d’amore.
Inizierete il viaggio con la famiglia Lavette, affronterete la povertà, la tragedia e la libertà di sognare e di veder realizzate le proprie ambizioni, per rendersi conto, infine, che senza amore e amicizia i soldi sono sabbia che scivola via dalle mani, sospinta dal vento della superficialità.
Un percorso lungo un’epoca, dalla fine del 1800 fino ai primi anni 30, che ha visto l’America protagonista, nel bene e nel male, di grandi rivoluzioni, progresso, involuzioni.
La vita degli Immigrants di Howard Fast ci dimostra che mettere radici della propria vita in un paese a cui non appartieni è difficile, ora forse impossibile, ma quell’ America lì, nelle vesti di una città in crescita come San Francisco, ci ricorda che, una volta, la speranza era l’unica vela che poteva portarci lontano.
Howard Fast
(New York, 1914 – Old Greenwich, 2003) è stato uno degli scrittori americani più amati e prolifici del secolo appena trascorso. La sua sterminata produzione conta più di 80 volumi fra romanzi, saggi, pamphlet e memoir. Fra le sue opere più importanti, oltre alla saga in sei volumi della famiglia Lavette che inizia con Il vento di San Francisco, ricordiamo Spartacus (da cui venne tratto il celebre film di Kubrick con Kirk Douglas), L’ultima frontiera e Il cittadino Tom Paine.