Intervista a Lars Kepler




A tu per tu con l’autore


 

 

 

 

 

L’Ipnotista, pubblicato in Italia nel 2010, è il vostro primo thriller scritto a quattro mani, ed è stato un successo mondiale. L’Ipnotista è anche il primo libro di una serie che ha per protagonista l’Ispettore Joona Linna.

Leggendo questo libro, ero consapevole di essere di fronte all’apripista di una nuova grande serie thriller, ma curiosamente ero incerta su chi sarebbe stato il personaggio che ne sarebbe diventato assoluto protagonista, se Joona Linna o il Dottor Erik Maria Bark. Quale era il vostro progetto? Sapevate già che JoonaLinna sarebbe stato il vostro futuro protagonista assoluto, o la storia vi ha condotto a questa scelta? Tra l’altro il personaggio di Erik Maria Bark torna nel vostro quinto romanzo, “Nella mente dell’ipnotista”…Abbiamo pensato subito che il nostro protagonista dovesse essere un personaggio che si potesse sviluppare in tutte le direzioni, al quale potesse capitare qualsiasi cosa. E abbiamo immaginato fin dall’inizio che dovesse essere Joona Linna.Il personaggio di  Erik è molto interessante e  può entrare nella storia anche a causa del suo lavoro.Ma Joona Linna  essendo Commissario  è la figura preposta a risolvere i casi e deve essere  pertanto fisiologicamente il personaggio centrale.Ogni libro, però, può anche essere considerato a sé stante, in quanto contiene  lcontienediversi personaggi principali, anche nuovi, che sviluppano e completano la storia in se stessa.

 

Il personaggio di Joona  risulta incredibilmente umano, assolutamente vero. Ha i suoi punti di forza e ha le sue debolezze e fragilità. Durante la lettura è impossibile non sentire empatia e  restarne indifferenti. Partendo a ritroso da L’ipnotista, passo dopo passo procediamo nella storia di  Joona Linna, ma di fatto non ci dicono nulla di più di ciò che lui voglia farci sapere, costringendoci a tante congetture ma nessuna certezza. Fino a “La testimone del fuoco”, dove le rivelazioni sul suo passato affiorano prepotentemente. La sua storia personale ci travolge e da lì è impossibile non essere al cento per cento al suo fianco.Com’è nata l’idea di creare un commissario con queste caratteristiche? C’è qualcosa di vostro in lui?    

Vorremmo  essere come lui, come Joona Linna. Lui è tutto quello che non siamo, molto coraggioso, tenace, testardo. Però nello stesso tempo non sappiamo tanto di lui. Tu hai detto molto bene,  rimanemisterioso, anche se  noi proviamo sempre una grande empatia per tutti i nostri personaggi, anche per quelli negativi. Non ci interessano personaggi che siano solo dei mostri, tutti hanno dei lati umani da esplorare, ed è quello che ci affascina. Comunque, attraverso i romanzi, il personaggio di Joona Linna si è avvicinato sempre di più a noi, e ci sembra che in Lazarus  riesca a rivelare anche più che nei romanzi precedenti alcune cose di sé. Noi vorremmo che lo facesse sempre di più e ci fa piacere sapere che tu la pensi allo stesso modo.

 

 

Il grandissimo successo dei vostri romanzi è collegato a diversi fattori: scrittura talentuosa, suspense ininterrotta, malvagità  irredimibile dei criminali, profonda sensibilità e umanità dei “buoni”. Quale di questi aspetti è più “partita” di Alexandra e quale di Alexander?  

Noi condividiamo tutto, dalla prima all’ultima parola, facciamo insieme anche ogni ricerca necessaria per scrivere il libro e leggiamo i rapporti del medico legale che ci possono essere utili. Prima di cominciare a scrivere abbiamo già una visione piuttosto chiara di quello che sarà il libro, di dove andremo a parare, perché pianifichiamo molto bene tutto, infatti ci vogliono mesi per imbastire l’intelaiatura della trama. Lavoriamo completamente insieme, in simbiosi, e il risultato è perciò un mix di tutti e due.

 

Ho sempre prestato particolare attenzione ai nomi. Mi riferisco al vostro ultimo thriller “Lazarus. E’ risaputo che Lazzaro è una figura dei Vangeli molto importante, gravemente malato morì, ma Gesù Cristo gli fece il miracolo di farlo risorgere. D’altro canto anche Giona è un famoso profeta biblico. Anche la sua storia è per certi aspetti una storia di Resurrezione. Rigurgitato dal ventre della balena è tornato alla vita. Senza rivelare troppo della trama del vostro ultimo libro, si può dire che il concetto di “resurrezione” sia in qualche modo centrale e molto significativo. Cosa ne pensate delle connessioni da me notate riguardo a nomi e tematiche? Perché è così importante il concetto di “resurrezione” nella parabola esistenziale di Joona Linna? E perché adesso, in questo particolare momento della sua vita?

E’ verissima questa corrispondenza che hai trovato nei nomi. Praticamente in ogni libro avviene una sorta di resurrezione di Joona, ogni libro per lui è un uscire dal ventre della balena per risolvere i suoi casi. Deve accettare la sua missione. E allo stesso modo, anche Jurek Walter, il suo antagonista, deve accettare la propria, questo è molto chiaro. Così come è chiaro che Jurekrappresenta il contraltare oscuro di Joona.

 

 

Il percorso  di Joona Linna, è sempre stato chiaro nella vostra idea, o lo “scoprite” romanzo dopo romanzo? Se è così, potete darci qualche indizio circa il futuro di Joona nel prossimo romanzo?

Il prossimo libro in realtà inizia dove termina Lazarus … però è impossibile dire qualcosa perché altrimenti questa storia nuova svanisce. In ogni caso anche in questo libro scopriremo qualcosa in più di Joona, perché in realtà non sappiamo molto di lui e quindi dobbiamo immaginarcelo nel futuro. Vorremmo conoscerlo meglio e sempre di più, perché gli scrittori, si sa, non sanno tutto dei loro personaggi, li scoprono man mano. Per questo noi scriviamo dieci ore al giorno, per scoprire cose nuove dei nostri personaggi. Ed è questa la magia della scrittura.

 

Lars Kepler come lettori: qual è il vostro genere e Autore preferito? Tra gli italiani?

E’ molto difficile fare un’ unico nome. Leggiamo Elena Ferrante, Umberto Eco, e amiamo i classici Dante, Ovidio. Amiamo moltissimo la lettura  in generale. I libri sono la nostra vita e ci troviamo a volte a leggere anche quattro libri contemporaneamente. I libri sono come il cibo, come la musica, ci sono tanti sapori, tanti stili. L’Italia ha tutto: Autori, letteratura, pittura, cibo e la amiamo.

Lars Kepler

Ascoltare Lars Kepler equivale a rimanere incantati da un talento immenso che passa attraverso le loro voci per arrivare alle pagine. E trovarsi di fronte due Autori che  nella loro grandezza non hanno perso un minimo della voglia di raccontarsi e di confrontarsi e, fortuna  per i  lettori, di scrivere.

Sabrina De Bastiani

Felice di aver fatto da portavoce per la seconda domanda a  Loredana Cescutti , grande lettrice dei romanzi di Lars Kepler.


Sabrina De Bastiani

 

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