A tu per tu con l’autore
A cura di Cinzia Passaro
Ciao Massimo Villa, innanzitutto devo confessarti che, dopo aver letto il tuo libro, ho dovuto affrontare un periodo di assoluto riposo per smaltire il vortice di immagini, anche sensoriali, fatte di musica, colori e situazioni che mi hanno lasciata in uno stato di realtà allucinata e psichedelica. Scherzi a parte ho apprezzato molto il tuo stile innovativo e la tua scrittura magistrale e talentuosa.
Il tuo romanzo esce qualche giorno prima dello scoppio della guerra in Ucraina, sei stato anticipatore di quello che sta avvenendo a Kiev. Hai fatto un salto temporale come i tuoi protagonisti? Cosa ti ha spinto ad ambientare il tuo romanzo a Kiev, unita da un wormhole all’America?
Diciamo che creando una Repubblica nell’est Europeo e dovendo poi avere una location vicina e suggestiva per ambientarci una narrazione parallela, mi sembrava Kiev decisamente adatta, vista la sua bellezza architettonica. Per il resto è stata solo una coincidenza, anche se è ovvio che il rischio c’era, data la sempre presente importanza strategica dell’Ucraina agli occhi di Putin, è non certo dal 2022.
Difficile incastonarlo in un genere : Poliziesco? Fantascienza? Azione? Più che leggere un film, nella testa del lettore, sembra di assistere a un film ricco di molteplici riferimenti cinematografici, storici e discografici. Nelle tue intenzioni come lo possiamo definire e a che tipo di lettore consigliarlo?
Non ha un genere predefinito, va a pescare in un insieme di passioni nerd che sono presenti nella mia vita. È indubbiamente un thriller di azione che deraglia molto frequentemente in altri contesti, ma avendo sempre due elementi bene in mente: la narrazione cinematografica e l’umorismo. Poi è figlio dei suoi tempi, dove si gioca al pc mentre sul secondo schermo si guarda una serie Netflix.
Il personaggio principale è un ipocondriaco cronico. Hai personificato le malattie: l’ansia, l’asma molto teatrale con la falce, in particolare Humphrey Bogart che raffigura un raffreddore che prendi a revolverate. Qual è il tuo rapporto con le malattie?
Mi hanno dato dell’ipocondriaco per diverso tempo, ma penso di aver trovato una sorta di equilibrio. Sono un ipo-consapevole, in pratica. Mi sembrava comunque carino visualizzare un elemento che volenti o nolenti fa parte delle nostre vite. Tutti abbiamo un rapporto particolare con le nostre magagne fisiche.
Ci sono personaggi pescati nella storia, altri presi dai videogame e altri ancora di pura fantasia. Tutti però sembrano rappresentare le umane debolezze, con momenti ironici, paradossali, dal ritmo serrato e talvolta caotico, quanto ti sei divertito a scrivere questo romanzo?
È la cosa principale. Mi devo divertire a scrivere. Se mi diverto mi viene voglia di vedere “come va a finire”, e allora continuo il racconto. Altrimenti lascio tutto lì e mi do a qualcos’altro. E sicuramente mi sono fatto un sacco di risate a scrivere sia questo che il precedente “Frigo Leader”.
Un coniglio cattivissimo, alto più di trecento metri, truccato come Alice Cooper, creato da un dittatore come arma di distruzione di massa. Un poliziotto strampalato, un figlio genio, una moglie tutta da scoprire, un agente, che da solo distrugge Kiev, un trombettista polacco luciferino e tanti altri ancora. I tanti personaggi funzionano perfettamente. Cosa ti ha ispirato la loro creazione? O anche loro sono spuntati dal nulla attraverso un wormhole?
No, c’è un po’ di tutto. Dalle persone con cui ho a che fare quotidianamente fino a parenti, amici, personaggi di serie tv, film o videogiochi. E poi anche la mia passione per la storia. Alla fine li metto tutti in un frullatore e li esaspero, aggiungendoci qualche vezzo da attore hollywoodiano degli anni ’40. Insomma, vengono fuori dei pazzi scatenati.
Sullo stesso genere, hai in programma un terzo romanzo dopo Frigo leader e Tutti i conigli feriscono? Hai altri progetti diversi?
La prossima cosa che uscirà sarà una biografia di un gruppo metal, a Luglio. Poi curerò una raccolta di racconti di fantascienza ambientati a Genova, tra cui ci sarà anche la “vostra” Sabrina De Bastiani in coppia con Daniele Cambiaso. Per quanto riguarda un terzo capitolo, sì, avevo iniziato a scrivere qualcosa di assolutamente assurdo. Vedremo se vedrà mai la, luce…
Massimo Villa
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