A tu per tu con l’autore
A cura di Anastasia Frollo
Mi piacerebbe partire da “La moglie perfetta”, suo ultimo romanzo, perché è il primo in assoluto che ho letto. Uno dei personaggi principali è Bianca Benigni, moglie apparentemente impeccabile e PM estremamente ligio al dovere. A cosa è dovuta la scelta di una professione come quella del magistrato per un personaggio come Bianca?
Bianca Benigni è una persona molto intelligente e si può definire anche parecchio secchiona.. Quindi diventare magistrato richiede grandissimo impegno e costanza ed è per questo e per motivi giallistici che ho fatto di Bianca un magistrato.
Mi ha colpito in modo particolare il rapporto tra Nicole Steele e Scarlett Steele: complicità tra sorelle versus competizione femminile. Si può considerare questo un macrotema del romanzo tanto quanto il tema della vita coniugale?
Il tema principale del libro è il rapporto coniugale, infatti è un libro per coppie dove si percepisce questo rapporto tra l’equilibrio, la complicità la competizione.. Comunque il rapporto tra le due sorelle come descritto nel libro è pur sempre un sentimento forte tra due persone dello stesso sangue ed è un rapporto che anche non essendo ci coppia è molto importante.
“Tu sei il male”, suo romanzo d’esordio, oltre ad essere ricco di colpi di scena ed incredibili intrecci narrativi, delinea un’immagine estremamente accurata dell’Italia nei primi anni ottanta e nei primi anni del 2000. Il “Male” che ha descritto in quel preciso periodo lo ritrova negli stessi ambiti anche al giorno d’oggi?
Gli anni 80 sono gli anni in cui l’Italia è cambiata, un cambiamento riguardante la percezione dei valori..Si passa infatti dagli anni ‘70 dove le ideologie erano il vero e proprio motore della società agli anni ‘80 in cui gli stessi valori si sono scardinati e abbiamo iniziato a pensare solamente al successo e al denaro.
Roberto Costantini
Il 1982 e il 2006 sono due cardini temporali del romanzo, ma anche date che noi tutte ricordiamo per le vittorie della nostra nazionale ai mondiali di calcio. Lei è un tifoso? Perché la scelta di questi due anni in particolare?
La scelta dei due mondiali è avvenuta per la costruzione del giallo, hanno quindi una funzione narrativa. Il primo omicidio avviene nel 1982, dove tutti sono distratti a guardare la partita Italia – Germania, e lo stesso accade nel 2006.. Mi riferisco alla distrazione della gente! Ma non fatemi dire altro per coloro che non hanno letto il libro.. evitiamo spoiler!
La Libia, paese dove è nato e dove ha vissuto – se non erro – per 18 anni, fa da sfondo alla prima parte di “Alle radici del male” trasportando il lettore in un’ambientazione completamente differente da quella della capitale. Considera ancora lì le sue radici? Tornerebbe ancora a Tripoli dopo tutto quello che ha passato a causa del Male o è un capitolo “chiuso” della sua vita?
Non ho nessun rimpianto per la Libia, sto bene in Italia e precisamente a Roma dove vive la mia famiglia. Nelle prime 400 pagine di “Alle radici del male” troviamo fatti che permettono al lettore di capire cosa è successo in Libia, come Gheddafi si sia insidiato e come si è sviluppata la storia libica fino ai giorni nostri con la caduta della dittatura di Gheddafi. Molti lettori mi hanno scritto ringraziandomi per aver inserito questa parte di storia libica perché non tutti hanno ricordi di come iniziò la dittatura del colonnello.
Ne “Il male non dimentica” come giustifica la scelta della ripetizione di frasi già riportate nel romanzo precedente?
Ne “Il male non dimentica” c’è un giallo che proviene dai libri precedenti.. Queste ripetizioni servono a rinfrescare al lettore cos’ è successo precedentemente.
Nel terzo e ultimo romanzo della trilogia finalmente il tormento di Michele Balistreri causato dal fatto di ignorare il responsabile della morte della madre Italia finalmente arriva al capolinea. Ha mai avuto un tormento tale da accompagnarla per così tanto tempo
Qualcosa è successo..
Incontreremo ancora una volta il commissario Balistreri? Ha in mente anche solo un vago progetto?
Incontreremo di nuovo Michele Balistreri, ma lo incontreremo sempre in modo diverso e in età diverse.. Nella trilogia Balistreri è invischiato nelle sue storie personali e vediamo come il suo carattere si è formato in base alle sue vicissitudini.. Già ne “La moglie perfetta” abbiamo un Balistreri diverso, che risolve un caso da poliziotti. Cambia quindi il contesto e il coinvolgimento stesso. Poi indipendentemente dai personaggi ognuno deve scrivere quello che sente.
Conosce o ha mai letto nordici?
Ne ho letti perché leggo molti gialli e thriller, ovviamente Larsson è di un livello superiore, poi ci sono Mankell e Adler-Olsen.
Roberto Costantini
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