Intervista a Salvo Toscano




A tu per tu con l’autore

 

 


A tu per tu con Salvo Toscano per una bella ed interessante chiacchierata. Thriller Nord ha avuto il piacere di recensire “Una Famiglia Diabolica” e “L’uomo sbagliato

 

 

Come mai ha la scelta di basare il romanzo su un fatto di cronaca accaduto 10 anni prima rispetto al tempo della narrazione?

Mi piaceva l’idea del cold case. E ancora di più la possibilità di tornare sul tema degli errori giudiziari, che avevo già sviluppato in Insoliti sospetti.

 

Come nascono le sue storie, prende spunto da fatti accaduti realmente e poi li tramuta in romanzi oppure è tutto basato su pura fantasia?

Le mie storie nascono da un frammento di idea, il resto poi prende forma tutto attorno. Alle volte prendo spunto per il contorno, il contesto, qualche personaggio da fatti reali ma sono per lo più suggestioni, tutto viene fatto passare attraverso il prisma della mia fantasia.

 

Lei ha deciso di dare ai suoi romanzi due protagonisti, non un solo come fa Camilleri, o un gruppo come De Giovanni ne “i Bastardi”, come mai questa scelta?

Come racconto spesso nelle mie presentazioni, non avevo grande simpatia peri protagonisti. Quelli che sanno sempre cosa fare o cosa dire. Pensavo che un personaggio così mi avrebbe stancato presto e che dopo un paio di romanzi avrei voluto ammazzarlo. Con due, mi dissi, che magari si prendono un po’ in giro a vicenda, la cosa sarà più sopportabile. Ha funzionato.

 

Nella volontà di dare doppia voce nei suoi romanzi come mai ha scelto un giornalista ed un avvocato?

Perché quando li inventai mi dissi che c’erano in giro già troppi commissari. Ed era il 1999. Comunque, volevo che i miei personaggi facessero un lavoro per cui fosse plausibile avere a che fare con morti ammazzati.

 

Spesso il cinema, o meglio la televisione attinge dalla letteratura per produrre nuove storie e nuovi personaggi, Come vedrebbe la possibilità una serie tv tratta dai suoi romanzi?

La vedrei bene. Chissà, magari la vedono bene anche altri.

 

Lei è uno scrittore in un paese dove si legge pochissimo, cosa direbbe ad un giovane ragazzo di 14 anni per motivarlo ad affacciarsi al mondo dei romanzi e della lettura in generale?

Gli farei leggere l’incipit di un bel libro. Sperando che il resto venga da sé.

 

Ultima domanda di rito per la nostra Associazione: il genere del thriller nordico le piace? Ha qualche autore che le piace particolarmente?

Ho letto Stieg Larson e un paio di Jo Nesbo. Li ho apprezzati.

Salvo Toscano

Giuliana  Pollastro

 

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