Inverno Romano




Recensione di François Morlupi


Autore: Pablo Cerini

Editore: Independently published

Genere: Poliziesco

Pagine: 215

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. In una Roma a tratti quotidiana, a tratti inquietante e pervasa da presagi soprannaturali, si svolge questo remake della celebre storia di “Jack lo squartatore”. Liberamente ispirato al fumetto “From Hell” di Alan Moore, il romanzo ne riprende alcuni punti chiave, rivoluzionandone il contesto: non è più la nebbiosa Londra a fare da sfondo agli omicidi, ma la vicenda si snoda nelle piazze monumentali e decadenti della Roma dei nostri giorni. Protagonista del libro è ancora una figura insospettabile, un prete di una nobile e rispettabile casata dell’Aventino: Don Angelo, che ha perso la fede nella religione e ricerca il senso del dogma cristiano nell’antichità pagana. Suo antagonista è uno spacciatore da quattro soldi, Samuele, antieroe di periferia che si muove tra prostitute e cocaina, in uno scenario degradante che inietta la corruzione e l’atmosfera noir di un “Gomorra” nelle vicende del celebre serial killer. Un inquietante rito si staglia sullo sfondo della morte di alcune prostitute, e la chiave del mistero sembra essere un bambino, Giona, che non ha mai conosciuto la vera identità del padre. Samuele, il protettore delle donne che cadono nelle tenebre notte dopo notte, sente stringersi il cappio attorno a sé, e cerca di fare luce sul mistero delle morti. Ma la sua mente è distratta da un’altra giovane donna che ha conosciuto, Chiara, la mamma di Giona, con cui il criminale inizia imprevedibilmente una relazione, come in una sorta di disperata ricerca dell’innocenza perduta. Su Samuele indaga la polizia romana, che, per via dei suoi legami con le vittime, lo ritiene il principale sospettato degli omicidi. Ma il vero carnefice si aggira indisturbato nell’ombra, fino a che la sua scia di sangue non si interseca con la vita di Giona. L’incontro scatena la sfida con Samuele, che precipita nelle spire di un’antica presenza affamata di sangue, che sta risorgendo dai sotterranei della Roma esoterica…

 

Recensione

Da cittadino romano non ho saputo resistere al titolo dell’ultima fatica di Pablo Cerini. Mi ha colpito forse perché, a pensarci bene, il nome del libro sembra quasi un ossimoro. Infatti, la capitale italiana è associata la maggior parte delle volte all’estate e al sole torrido d’agosto e non certo al freddo e al gelo.

Le aspettative erano dunque molte e devo dire di non essere rimasto deluso. La storia risulta avvincente e sotto certi punti di vista anche molto interessante, complici i numerosi riferimenti culturali, artistici e storici piazzati in maniera intelligente nel libro. L’indagine è anche una scusa per poter raccontare altro, come Roma e i suoi sempiterni difetti e le sue meraviglie o dei protagonisti che ogni giorno affrontano il quotidiano con i loro mille problemi. Sotto questo punto di vista, il noir funziona e la realtà romana è descritta con precisione e realisticamente.

La trama verte su due storie parallele, quella di Don Angelo e di Samuele. Sono opposti in tutto e per tutto e normalmente, non dovrebbero possedere alcun punto di contatto. Ma il nostro Cerini ha pensato bene ad una trama articolata e strutturata dove tutto ha una logica e appartiene a un buon ingranaggio generale.

Certo all’inizio, il racconto in prima persona può far storcere il naso. E’ difficile per qualsiasi scrittore renderlo vivo e al tempo stesso non noioso ma, superate le prime pagine e i due punti di vista iniziali, ci si abitua e Cerini riesce a far immergere totalmente il lettore nel suo mondo letterario. L’introspezione dei due protagonisti è precisa e ottima; Don Angelo e Samuele sono messi a nudo e dipinti con maestria.

Lo stile è scorrevole e piacevole; la focalizzazione del narratore in prima persona permette al lettore di immedesimarsi con i due protagonisti e i loro rispettivi mondi circostanti. Mondi distanti anni luce all’inizio, ma lentamente un sottile legame che li unisce comincia a crescere e a svilupparsi. Il lettore sa dove l’autore sta andando a parare ma non ne rimane deluso. L’alternarsi dei due punti di vista non spezza la continuità; anzi questo mescolio ne rafforza il sottotesto e non fa altro che aumentare l’adrenalina nel lettore e la voglia di capire come finirà una simile storia.

Il colpo di scena finale risulta buono, così come ovviamente le spiegazioni simboliche e religiose, oggetto di studi da parte dell’autore; in quell’ambito non possiamo che rilassarci e affidarci alle sue esaustive, chiare e competenti delucidazioni.

A mio avviso, il libro necessitava di una cinquantina di pagine in meno per renderlo ancora più scorrevole e meno ridondante e alcuni comportamenti di Samuele mi sono parsi eccessivamente forzati.

Piccole pecche che però non intaccano il risultato: Inverno Romano è un buonissimo noir che non posso fare a meno di consigliare.

 
 

 

Pablo Cerini


lavora per molti anni come sviluppatore software, partecipando alla realizzazione di un videogioco pubblicato su una console Nintendo. Grazie all’attività di sviluppo siti web, si avvicina al mondo del copy writing, compiendo significative esperienze come content creator. Da anni affianca al lavoro di programmatore informatico anche una regolare attività di scrittore. La sua produzione letteraria conta numerosi racconti premiati a concorsi nazionali e pubblicati in antologie.

 

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